Incentivi di produttività e arretrati:
l’Ast pronta a pagare 9,2 milioni
ai 630 dirigenti in servizio

MACERATA - L'intesa con le forze sindacali è stata raggiunta ieri sera. Il commissario straordinario Draisci rende noto che gli emolumenti arretrati saranno pagati al personale in servizio con le mensilità di giugno e di luglio

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Antonio Draisci

di Luca Patrassi

Due importanti accordi di contrattazione integrativa aziendale sono stati siglati, ieri pomeriggio, tra la delegazione trattante dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza. A darne notizia è l’Ast che sottolinea come gli accordi interessano una platea di 630 dirigenti in servizio: con il primo accordo, il contratto integrativo parte economica 2022, saranno pagati circa 1,5 milioni di euro a titolo di incentivo di produttività, mentre il secondo, il contratto integrativo stralcio residui 2020-2022, permette di pagare circa 7,7 milioni di euro di fondi residui rispettivamente degli anni 2020, 2021, 2022.

«Vorrei sottolineare come gli accordi raggiunti siano il risultato di un serrato lavoro ai tavoli preposti portato avanti dai rappresentanti delle sigle sindacali e dai nostri uffici amministrativi, – dice il commissario straordinario dell’Ast Antonio Draisci   ai quali riconosco l’impegno e la concretezza impiegati nel perseguimento dell’obiettivo. La direzione aziendale ha già assunto l’impegno di mettere in pagamento le quote di residui del 2020 e 2021 con gli stipendi di giugno, mentre l’incentivo di produttività 2022 con gli stipendi di luglio». Quando si parla di dirigenti il pensiero corre alle figure di vertice delle aziende, amministrativi o direttori di unità ospedaliere che possano essere, i cui compensi annuali superano i 120mila euro. In realtà l’Ast specifica «che l’accordo stralcio sui residui consente di valorizzare, in particolar modo, i dirigenti inquadrati nei livelli più bassi di incarico professionale. Questi ultimi, soprattutto nel triennio preso in considerazione dall’accordo (2020-2022) e caratterizzato dall’emergenza pandemica e dalle gravi difficoltà di reclutamento di nuovo personale, hanno contribuito con spirito di abnegazione e sacrificio alle attività dei reparti e delle strutture, in completa sinergia e collaborazione. I dirigenti, anche al di là dell’effettivo inquadramento e degli obblighi contrattuali, hanno consentito in questo modo di assicurare tutte le attività necessarie, nonostante il contesto difficile e straordinario in cui si sono trovati ad operare». «L’accordo integrativo anno 2022, oltre al risultato economico sopra evidenziato, – sottolinea il dirigente delle Risorse Umane Fabrizio Trobbiani  stanzia le risorse e pone le basi per il rinnovo e la valorizzazione di tutti gli incarichi dei dirigenti dell’area sanitaria. In merito è stato già aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con l’impegno di giungere ad una definizione entro il corrente mese di aprile».

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