I controlli dei Nas
Controlli dei Nas nelle mense di ospedali e case di cura in tutta Italia. I controlli hanno interessato 992 punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, pari al 34%, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 230mila euro di sanzioni pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di adeguata pulizia e funzionalità.
Nel corso delle verifiche sono stati eseguiti anche numerosi tamponi di superficie e campioni per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio, quali superfici di lavoro, vassoi e acqua utilizzata per la preparazione dei pasti.
Nelle Marche sono state controllate 35 mense e punti di cottura, operanti in strutture ospedaliere, case di cura e residenze protette. In particolare 12 nella provincia di Ancona, 8 in quella di Macerata ed altrettante a Pesaro, 6 in provincia di Ascoli ed una in quella di Fermo.
In 18 casi sono state riscontrate carenze strutturali consistenti nel distacco di parti di intonaco, dissoluzione di continuità nella pavimentazione, annerimento e presenza di fessurazioni nelle pareti. In pochissimi casi sono state rilevate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di umidità.
Al gestore di una mensa della provincia di Macerata è stata contestata una sanzione amministrativa di mille euro per non aver provveduto ad effettuare le pulizie ordinarie. E’ stata trovata sporcizia diffusa sul pavimento relativa a residui di lavorazioni pregresse. I gestori delle mense non risultate in regola sono stati segnalati all’Autorità sanitaria che provvederà ad emanare le relative prescrizioni per il ripristino delle condizioni igienico – sanitarie.
Nel Maceratese i Nas hanno svolto controlli anche nelle mense scolastiche con sanzioni per 3.500 euro.
Questo succede perché danno tutto in appalto a privati e alla fine questi sono i risultati
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