L’assessore Filippo Saltamartini risponde personalmente attraverso i social ai tanti quesiti che gli sono stati sottoposti in questi giorni a dir poco intensi per le Marche alle prese con una crescita importante della curva dei contagi. «I vaccini Moderna e Pfizer scarseggiano – ha precisato – dobbiamo vaccinare ancora 90mila over 80». Poi annuncia: «Sta per essere conchiuso un accordo con i medici di base (in giornata notizie al riguardo) e questi sanitari sapranno ben distinguere le priorità per soggetti tra i 60 e i 70 anni, i fragili e i pazienti da vaccinare a domicilio». Conclude ringraziando uomini e donne che lavorano nella sanità «che è già cambiata in questi 5 mesi». Saltamartini scrive alle 6 del mattino, dichiarando di avere iniziato a lavorare già dalle 4 e riporta prima di tutto le classifiche di vaccinazione, in risposta a quanti hanno accusato la Regione di procedere a rilento.
Secondo lo schema diffuso dal governo, le Marche sono appena sopra la media con un 72,7 % di dosi somministrate. L’assessore invita a consultarle in risposta alle critiche dell’opposizione. Poi passa ad analizzare la situazione delle vaccinazioni nel dettaglio premettendo che ci sono 2 linee di vaccinazione.
La prima con Pfizer e Moderna destinata in primo luogo alle persone fragili che hanno più di ottanta anni e a coloro che sono fragili per la loro condizione patologica, indipendentemente dall’età (es. sla, cardiopatici, in dialisi, neoplastici ecce cc.). La seconda linea, con AstraZeneca per i dipendenti dei servizi pubblici fondamentali. Si è iniziato il percorso con gli insegnanti, le forze dell’ordine, della protezione civile e simili. «La differenza tra le 2 linee è che mentre vi è una grande disponibilità di AstraZeneca (ne abbiamo 38.000 dosi da somministrare nei prossimi 15 giorni al ritmo di 2.500-3000 al giorno), Moderna e Pfizer scarseggiano. Per fornire dei dati: la priorità 1 con Pfizer-Moderna sono gli ultra 80. Ne abbiamo vaccinati fino a ieri 30.297 su 133mila circa. Ne dobbiamo vaccinare altri 90mila, ma i vaccini non sono a disposizione per tutto il target adesso. Ne arrivano a settimana dai 10mila ai 18mila. Siccome i tempi non saranno brevi da ieri abbiamo inserito anche i fragili che seguono terapie negli ospedali. E ieri abbiamo vaccinato circa 60 pazienti in dialisi, poiché frequentando ospedali possono concretamente assumere il Virus. Il problema, in questo caso, non è il sistema (chi e quando farà la vaccinazione) bensì l’indisponibilità per tutte queste categorie del farmaco. Ne abbiamo una quantità minimale» . Nel lungo post, l’assessore prosegue rispondendo ai vari quesiti che gli sono stati posti in questi giorni.
Quando verranno vaccinate le persone over 80 a domicilio (Pfizer- Moderna)?
Queste persone verranno vaccinate dai Medici di Medicina generale, dal personale dei distretti, dalle Adi. In questo momento, non ci sono i vaccini a disposizione. Dai prossimi giorni, si inizierà con gradualità, secondo le disponibilità. Non è possibile stabilire oggi il giorno e il mese perché non sappiamo quale sarà la fornitura di questi farmaci per aprile e maggio.
Quando verranno vaccinate le persone fragili con più patologie?
Vale la risposta precedente. Abbiamo iniziato da chi è in cura presso gli ospedali, ma il fronte è piuttosto vasto ed i vaccini assolutamente pochi. Dobbiamo esaurire la copertura per chi precede in questa classifica, cioè gli over 80 e sappiamo che finora ne abbiamo vaccinati 30.000 su 133.000;
Perché i fragili e le altre categorie di età tra 60 e 70 anni non possono prenotarsi?
La prenotazione on line nella piattaforma, deve poter informare il cittadino circa il giorno, la sede e l’ora della vaccinazione. Se la regione (come tutte le altre in Italia) non conosce quanta fornitura arriverà e quando, è impossibile evidentemente avviare percorsi di prenotazione.
Tuttavia sta per essere conchiuso un accordo con i Mmg ( in giornata notizie al riguardo) e questi sanitari sapranno ben distinguere le priorità. Tuttavia, anche in questo caso c’è il limite della mancanza di Pfizer-Moderna.
Non appena conosceremo la programmazione delle forniture avvieremo le piattaforme di prenotazione per le categorie che necessitano questa programmazione.
Perché il numero verde 800936677 non è informato, su alcune questioni, come la vaccinazione dei fragili ?
Ho invitato alcuni cittadini a rivolgersi al numero verde. In questi giorni il servizio verrà rinforzato, perché ritengo che i cittadini debbano avere una risposta, non cercare di elemosinare l’informazione.
Sarà chiaro a questo punto, che molte informazioni dipendono dall’evoluzione della situazione della fornitura dei vaccini. Solo alcune richieste possono essere soddisfatte. Se l’Italia avesse intrapreso la strada della produzione, probabilmente non saremmo a questo punto. Quando 2 mesi fa lancia l’idea furono in molti ad irridermi. Ma dico questo senza alcuna polemica. Speriamo che ci sia la possibilità di acquistare altri vaccini o di aumentare la fornitura di Pfizer-Moderna.
Prenotazione dei docenti e professori universitari da 65 a 70 anni.
Questo personale deve essere vaccinato con Pfizer-Moderna e segue il target degli ultra 80 anni e quello dei fragili che sono centinaia di migliaia.
E’ impossibile stabilire adesso quando verranno vaccinati, perché dipende dalla fornitura.
Quando verranno vaccinati i dipendenti pubblici?
Tutto il personale dei servizi pubblici deve essere vaccinato con AstraZeneca. Sulla base delle forniture, come detto, questo obiettivo risulta davvero prossimo.
Conclude con un paragrafo intitolato provocatoriamente “Le bugie dell’Assessore”.
«Ognuno di noi ha una storia. Io a 63 anni ho una storia personale. Non mi sono improvvisato in politica. Quando scrivo per informare i cittadini, lo faccio con cognizione di causa sulla base di elementi tratti dalle amministrazioni. Può accadere che il programma non sia perfettamente rispettato. Ma si tratta di un problema di gestione che appartiene ai dirigenti. Se poi ci sono dei dirigenti che invece di fare i dirigenti fanno altro o sono inefficienti sarà quello un compito successivo individuarli. In via generale sento di esprimere apprezzamento e gratitudine per migliaia di donne e uomini della nostra sanità. Che è già cambiata dopo 5 mesi».
(a.p.)
I 70/79 anni sono spariti?
Non ho capito perché i dipendenti pubblici abbiano la priorità rispetto a chi lavora da un anno ininterrottamente nei supermercati venendo a contatto ogni giorno con centinaia di persone!
Francesca Marinozzi anche io la penso come te, pur essendo un dipendente pubblico, ma credo sia più semplice individuarci e comunque, vediamo sicuramente meno persone, ma stiamo al pubblico anche noi. Io non capisco la direttiva che vuole dare la precedenza ai detenuti...non basta vaccinare chi potrebbe portarglielo??
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In effetti le stesure dei piani vaccinali creano diversi interrogativi. Si capisce poco come si sia arrivati a certe scelte.
Fonte: Quotidiano.net
Roma, 4 marzo 2021 – Le regioni (presunto) modello della sanità hanno scelto il Drugo come loro super consulente. Ci deve essere per forza l’indolente zampino del pigro protagonista del ‘Grande Lebowski’ dietro alcune delle imbarazzanti campagne vaccinali organizzate dai nostri governatori. Perché mentre le microzone rosse e arancioni scuro spuntano in tutta Italia veloci e fastidiose come le macchie della scarlattina, i vaccini di AstraZeneca restano nei frigoriferi. I dati del ministero della Salute parlano chiaro. In totale sono state somministrate appena il 28,5% delle dosi consegnate.
Da febbraio, quando è arrivato il via libera per il vaccino sviluppato a Oxford, sono state eseguite 431.253 iniezioni sulle oltre 1,5 milioni possibili. È chiaro che qualcosa non sta funzionando. Vaccinarsi non è obbligatorio e molte categorie (professori e forze dell’ordine in primis) non hanno fatto mistero di considerare AstraZeneca – efficace al 62% contro l’infezione – una soluzione di serie B rispetto a Pfizer e Moderna, che raggiungono una protezione del 94-95%. Ma il siero del colosso anglo-svedese protegge al 100% dalle forme gravi. E allora stupisce che molte regioni siano così indietro con la campagna vaccinale. La Basilicata, stando ai dati del ministero, sarebbe addirittura a zero dosi inoculate, sperando che si tratti solo di un errore di comunicazione. L’Emilia-Romagna ieri ha fatto sapere di aver somministrato 8.459 dosi. Si tratta del 7,8% delle fiale consegnate. Un traguardo non proprio da festeggiare, visto che solo Marche, Calabria e Basilicata hanno fatto peggio. Anche il Veneto e la Lombardia, considerate tra le regioni top per quanto riguarda la sanità, si fermano rispettivamente al 14,8% e 17,9%. Risultati davvero poco lusinghieri, se paragonati a quelli della Toscana, che con il 68,3% guida la classifica. La Campania, che secondo il ministero della Salute nel 2020 è risultata la seconda peggior regione d’Italia per quanto riguarda il servizio sanitario, si piazza addirittura al quarto posto per vaccini AstraZeneca effettuati.
Posso andare a comperare una dose in Israele, facendomela iniettare poi da mia moglie?