di Federica Nardi (foto Fabio Falcioni)
«Aspettavamo questo momento da tanto tempo, finalmente mia madre potrà rivedere le amiche». Giovanni Menichelli siede insieme alla madre anziana, Lidia Manzi, in una delle sedie colorate sotto il gazebo posizionato all’ingresso dell’oratorio Santa Madre di Dio a Macerata. Oggi per lei e per quasi altre 300 persone è il V-day. Un giorno di speranza, con l’inizio della vaccinazione di massa in tutta la regione per gli over 80 che prevede la somministrazione a circa 3mila persone al giorno.
Giovanni Menichelli e Lidia Manzi
Menichelli immortala anche il momento con un selfie, mentre intorno a lui prosegue il via vai ordinato di anziani, accompagnatori, vigili urbani e operatori sanitari che da stamattina ben prima delle 8 stanno assicurando che tutto fili liscio, dai parcheggi fino alla vaccinazione in sé. Presente anche l’assessore regionale Filippo Saltamartini, che oggi farà il giro di tutti i punti vaccinali marchigiani. «È un momento molto importante per la sanità pubblica, finalmente diamo risposte in una pandemia che ha creato moltissimi lutti – dice l’assessore – e soprattutto tante preoccupazioni per i nostri genitori, i nostri nonni, le persone più fragili. Oggi parte questo strumento importante, saranno 3mila al giorno i vaccini che somministreremo nei prossimi 21 giorni e poi con la medicina territoriale saremo in grado di vaccinare anche le persone che non possono accedere ai punti vaccinali. Poi nei prossimi giorni illustreremo delle corsie nei punti vaccinali per il personale della scuola e della sanità e per il personale delle forze dell’ordine cui verrà somministrato il vaccino Astrazeneca. Quindi finalmente parte la macchina organizzativa e se avremo i vaccini, in pochissimi mesi, saremo in grado di proteggere una larga fascia di popolazione». Saltamartini racconta che oggi il clima è di ottimismo e speranza: «E’ stato bellissimo perché una signora orgogliosa mi ha detto: “Io sono stata la prima perché mia nipote mi ha prenotato un secondo dopo l’apertura dell’hub”, altri hanno detto: “dopo il richiamo potremmo tornare a giocare a bocce”, è una cosa bellissima, quando si fanno queste cose, riprende la voglia di vivere, cerchiamo di pensare positivo e che anche questa passerà, come passano tute le vicende negative della vita».
Le persone sono arrivate già alle 7,30 per i primi vaccini delle 8 ma l’organizzazione ha subito assorbito eventuali code e non ci sono né problemi né assembramenti. Al vociare sommesso di chi aspetta di entrare o di chi esce e si siede per la finestra di controllo post vaccino, si accompagna la filodiffusione della messa nella chiesa dove è in corso un funerale e il fracasso degli operatori addetti a rompere le fialette di vaccino Pfizer che dopo l’uso vanno rotte (come da procedura, restano solo i tappi). «Abbiamo vissuto sospesi, quindi va bene», dice Amelia Bracalente che ha appena fatto il vaccino accompagnata dalla figlia Teresa Dezi. «Sono contenta di essermi vaccinata, non me lo aspettavo così presto – spiega Bracalente -. Ho un figlio che vive insieme a me e lavora quindi sono contenta perché con il vaccino mi sento più protetta, altrimenti stai sempre con l’ansia. Da quando ci sono state le chiusure inoltre non vedo più la mia amica che andavo a trovare tutti i giorni, però ci siamo sentite al telefono». Oggi ci si vaccina anche in coppia. È il caso di Annamaria Cipolletta e Silvano Ercoli, marito e moglie di 81 e 86 anni, che raccontano che è andato «tutto bene, l’abbiamo fatto pensando ai più giovani. Le cose, se ci sono, c’è da farle – sentenzia Ercoli -. Il progresso va avanti». Gli addetti al vaccino si raccomandano di andare a vaccinarsi con abiti che permettano di sollevare la manica per ricevere la puntura agevolmente (ad esempio con una maglia a maniche corte sotto gli altri vestiti). La vaccinazione, che prosegue fino alle 20, domani va in pausa e riprende lunedì anche se non è escluso che domenica prossima il punto sarà aperto.
Il vescovo Nazzareno Marconi con il comandante della municipale Danilo Doria
Il vescovo Nazzareno Marconi con l’assessore regionale Filippo Saltamartini
Finalmente una bella notizia, la giusta prevenzione per una generazione che tanto ha fatto per noi tutti. Invece di trovare sempre il difetto per creare polemica, dovremmo gioire per il rispetto che dobbiamo tutti, per questi nonnini, che oltre a ciò che hanno costruito ,rappresentano anche un un'importante ammortizzatore sociale e la nostra storia . Mia mamma è prenotata per il 4 Marzo e sarà una giornata di festa
Per fortuna che raccomandano dopo il vaccino di rispettare le regole di distanziamento e mascherina comunque.
Stefano Ciavaglia vero!!! Già pensano a giocare a bocce e vedere le amiche...!!! Cmq avrei invertito la rotta... prima vaccinare i 30/40 contemporaneamente con le persone anziane... ma PRIMA DI TUTTO le persone immunodepresse ad esempio...
Certificando che ai fini della qualità della vita (che dovrebbe essere il motivo per cui ci si vaccina), non cambia nulla. Utilissimo.
E come mai che ci sono 12 infermieri contagiati nonostante il vaccino anti covid?
Vincenzo Coppola il vaccino non previene il contagio, previene l'insorgere della malattia. La gente non ha capito questa differenza.
Infatti una volta vaccinati ...su con la mascherina e non assembramenti perciò cosa cambia ? Comunque lo puoi prendere...comunque lo puoi attaccare...comunque nessun cambiamento....tutto come prima....alla faccia del menomale ora sto apposto
...e che poi il vaccino coprirebbe per 5 - 6 mesi, e le varianti successive? Come siamo stolti!!
Evviva un grazie speciale a don Carlos che si è impegnato e ha messo a disposizione tutto per i nostri genitori o nonni!!
Hanno le idee un po' confuse!
Eccola da dove arriva la terza ondata non hanno capito niente tutti convinti che dopo il vaccino possono fare come gli pare
Auguri a tutti immunizzati
Forza forza è un inizio vaccinatevi
E vaiiiii!
A bocce è da mo che ce giocate!!
Gli over 80, quelli che hanno visto la guerra e hanno dato un valore alla qualità della vita che va oltre al semplice respirare, dichiarano di voler tornare ad avere una vita sociale sana. Gli under 80 no. Direi che questo spieghi già molte cose.
Auguri a tutti
Ah ma non è Lercio
E pensi di non mettere più mascherina e abbracciare tutti???? Non sai che sarai più a rischio?
Io credevo che il vaccino fosse una misura di protezione e tutela della salute e non un pretesto per tornare ad assembrarsi
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Oggi si può dire che sta iniziando la “liberazione” di Macerata!!
Grazie a tutti per il Vostro lavoro.
Prima di commentare, perché non ci si informa? Io questo non l’ho ancora capito!
A bocce ragazzi ci si gioca in sicurezza, rispettando le distanze, con la mascherina, da 0 a 100 anni, non serve la vaccinazione. Dire ‘OH ORA POSSIAMO GIOCARE A BOCCE’ è solo uno sfottò ormai cronico verso un mondo unico, uno sport salutare aperto a bambini, donne, disabili, EVVIVADDIO anziani! EVVIVA LE BOCCE SEMPRE!
In riferimento al titolo: anche se vaccinati occorre prudenza, non si deve sfidare il destino!
Ancora non siamo tutti liberi xche’ ci sono in giro le varianti soprattutto quella inglese che e’ ancora quella pericolosa e contagiosa, dobbiamo stare ancora attenti e prudenti.
Smorzate subito gli entusiasmi, non potete fare niente lo stesso