Gabriele Miccini
«Che ci procurino i vaccini, noi siamo attrezzati, in un mese riusciremmo a vaccinare i dipendenti e tutta Appignano». Gabriele Miccini, ceo della Giessegi di Appignano, azienda leader del settore mobili, rinnova l’appello già lanciato più di un mese fa: coinvolgere i privati nella vaccinazione di massa, così da accelerare i tempi e uscire dalla crisi quanto prima. La vaccinazione di massa degli italiani contro il Coronavirus è la sfida numero uno del nuovo governo guidato da Mario Draghi. «Non dobbiamo limitare i vaccini all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti. Abbiamo il dovere di renderli possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private», ha detto il presidente del Consiglio nel suo discorso al Senato. Strategia che è stata già accolta positivamente da Confindustria, che si è detta disponibile a mettere a disposizione le aziende. E’ qui che si inserisce il rinnovato appello di Miccini, che dai primi di gennaio chiede di far posto ai privati nella campagna vaccinale. «Se ci mettessero a disposizione i vaccini – rimarca il ceo della Giessegi – noi saremmo pronti a vaccinare anche tutta la città. Che siano capaci almeno di farceli arrivare, visto che hanno dimostrato di essere poco capaci con tutto il resto e mi riferisco in particolare al ministro della Salute Speranza, quando vedo la sua faccia in televisione la spengo. Tra l’altro proprio ieri si è reso protagonista dell’ennesima banalità dicendo che i vaccini sono un diritto di tutti. E’ ovvio che sono un diritto di tutti, quello che ha omesso di dire che il suo dovere è di procurarseli quanto prima ed a ogni costo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per quanto riguarda le spese. In alternativa, che diano alle Regioni la possibilità di acquistarli, e anche in questo caso noi saremmo pronti a contribuire. Le aziende possono fare la loro parte anche per quanto riguarda la somministrazione. In Israele i morti per Coronavirus sono scesi del 94 per cento e il fatto che loro sono molto meno di noi non giustifica assolutamente i nostri ritardi . Bisogna velocizzare, così finiremo le vaccinazioni quando probabilmente sarà troppo tardi, perché in queste condizioni non possiamo resistere all’infinito. Le continue chiusure stanno mettendo in ginocchio l’economia e se non facciamo presto, sarà davvero dura rialzarsi».
(redazione CM)
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La possibilità di utilizzare per la vaccinazione gli spazi che possono essere messi a disposizione da privati mi sembra sia entrata nella pianificazione del governo ed è ovviamente una cosa positiva. Sono decisamente contrario alla possibilità di scatenare una competizione fra Regioni e magari privati per l’acquisizione dei vaccini. A parte le dichiarazione ufficiali delle aziende produttrici che confermano l’esclusiva relazione con la Comunità Europea ed i governi pensiamo forse che in una situazione del genere ne guadagneremmo ? Non sarebbero avvantaggiate forse le Regioni più grandi e più ricche del nostro paese e del continente che hanno certamente più risorse di quelle che la nostra regione e le nostre “piccole” aziende sono in grado di mettere in campo? La logica del “si salvi chi può” in realtà non salva nessuno perchè la comunità scientifica e anche i leader politici più avveduti ci dicono che dalla pandemia si esce tutti insieme facendo in modo che anche le regioni più povere del mondo non siano lasciate indietro. In questo momento bisogna mantenere i nervi saldi e restare il più possibili uniti.
La notizia che in Israele grazie al vaccino i morti da covid siano diminuiti addirittura del 94 per cento non sembra tanto veritiera, le statistiche ufficiali parlano di 51 morti da covid in Israele il 21 febbraio, cioè ieri, e non è molto scientifico sostenere che prima del vaccino i morti quotidiani fossero 900… qualcuno non la conta giusta…
https://www.worldometers.info/coronavirus/country/israel/?fbclid=IwAR2QHTBEBoAjicQaoz9EYsXkaBft_tfcyWTvYdHkkw85mB3Exs8O_7rc6Gs