«Rubata la foto di Pamela dal “suo” albero davanti la casa degli orrori, perché non la lasciate in pace?». A denunciarlo è la famiglia di Pamela Mastropietro in un post su Facebook in cui si rivolge a chiunque sia stato. «Perché lo hai fatto? Che fastidio ti dava? Perché, ancora, questo disprezzo?
Forse sei uno di quelli che pensa e, magari, scrive pure sui social di “lasciare stare questa ragazza”, quando viene portata come simbolo, in quanto vittima della lotta contro certe piaghe, ossia lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’immigrazione irregolare che, proprio per come è gestita, causa sofferenza a chi la subisce, pur avendo diritto alla protezione internazionale, e causa un aumento della criminalità organizzata etnica nel nostro Paese, come in altri e la mafia nigeriana? Salvo poi non lasciarla stare in pace te, non avendo pietà neanche del ricordo di una giovane ragazza, violentata, uccisa con due coltellate, disarticolata chirurgicamente, depezzata, messa in due trolley proprio lì, in uno degli appartamenti dietro quel giardino? O sei semplicemente un cretino, ma di quelli che, però, solo per quanto fatto, meriterebbero una pena severa? In tutti i casi, vergognati. Torneremo presto, Pamela, e rimetteremo la tua foto». Pamela Mastropietro è stata uccisa il 30 gennaio del 2018. Per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo in primo grado e in appello il nigeriano Innocent Oseghale.
Che tristezza
Non ci sono più parole per come la penso io in galera debbono stare
Mio Dio che tristezza
Ed adesso si sentono più puliti e leggeri nell'aver compiuto un atto così scellerato????
Se esiste la GIUSTIZIA DIVINA, chi ha commesso il reato dovrà pagare le pene dell'inferno
A cosa servono queste persone in questo mondo!
Sono veramente senza parole
disagio sociale
Che gente misera
Chiunque sia stato che sia MALEDETTO..
Che schifo sta gente
Maledetti schifosi!
Che schifo
Non si rispetta più niente e nessuno
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Sono dei bastardi.
Mi piacerebbe che l’Amministrazione Parcaroli mettesse un cippo, o una lapide in quel posto, a futura memoria di una orrenda tragedia criminale che ha fatto conoscere Macerata in negativo al resto del mondo.