L’andamento giornaliero dei nuovi contagi (clicca sull’immagine per leggere il report integrale del Gores)
Sono 11 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche, uno nel Maceratese (salgono a 1.179 i contagiati in provincia). E’ quanto ha comunicato il Gores nel consueto bollettino di giornata, dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 1.302 tamponi: 623 nel percorso nuove diagnosi e 679 nel percorso guariti. Gli altri positivi sono nel Pesarese (5), nell’Anconetano (1), nell’Ascolano (4), tutti nel percorso nuove diagnosi. Questi casi comprendono rientri dall’estero, soggetti sintomatici, asintomatici contatti di casi positivi, screening per operatori sanitari e screening per percorso sanitario. In totale quindi, nelle Marche, sono 6.970 i positivi a fronte di 106.173 test effettuati fino ad oggi. Aumentano i casi ma cala il numero di persone che si trova ricoverato in ospedale nelle Marche. Ieri erano dieci mentre oggi sono scesi a otto, nessuno in terapia intensiva.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Le sedicenti autorità – quelle che fanno scrivere che un locale è chiuso perché il gestore, andato in ospedale per tutt’altra cosa, ha ricevuto un tampone che ha scoperto qualcosa e che, prima, hanno violato la Costituzione angariando il cittadino sovrano con provvedimenti chiaramente incostituzionali, vedasi, per ultima, la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che ha annullato le cosiddette multe – mettano nero su bianco in un documento pubblico e da loro firmato, fondamentalmente:
1. quale tipologia di tampone è stata usata, con tutti i dettagli tecnico-scientifici sull’affidabilità della modalità di test;
2. cosa è stato trovato da quel tampone, con tutti i dati qualitativi e quantitativi;
3. tutte le referenze scientifiche disponibili che portano ad adottare determinate decisioni e non altre.
Questo perché la Costituzione e le leggi italiane prevedono alcuni criteri per l’adozione di provvedimenti aventi forza di legge e, ancora di più, per i provvedimenti amministrativi, fra cui la proporzionalità, l’economicità, l’efficacia, l’imparzialità, la pubblicità e la trasparenza.
E, infine, il metodo scientifico si deve basare sui fatti.
Ovviamente, è difficile.
Basti pensare che il governo, dopo essere ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR di Lazio che obbligava il governo medesimo a rilasciare entro 30 giorni i dati del sedicente Comitato Tecnico Scientifico che il governo ha detto essere stati alla base delle decisioni assunte, ha rilasciato una parte minimale dei medesimi documenti dai quali, peraltro, già si rilevano le assurdità di gestione della faccenda.
Figuriamoci quel che ci sarà scritto nel resto.