L’andamento giornaliero dei nuovi contagi (clicca sull’immagine per leggere il report integrale del Gores)
Sono 16 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche. E’ quanto ha comunicato il Gores nel consueto bollettino di giornata, dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 1.029 tamponi: 597 nel percorso nuove diagnosi e 432 nel percorso guariti. I positivi sono cinque nell’Anconetano, tre nel Pesarese, sette nell’Ascolano e un residente con domicilio fuori regione, tutti nel percorso nuove diagnosi. Questi casi comprendono rientri dall’estero, soggetti sintomatici, asintomatici contatti di casi positivi e screening per inserimento lavorativo. In totale quindi, nelle Marche, sono 6.959 i positivi a fronte di 105.550 test effettuati fino ad oggi, in provincia di Macerata restano 1.178 le persone contagiate. I ricoverati sono 10 (ieri 11), 157 le persone in isolamento domiciliare, sei in più rispetto a ieri.
Peggio verrà..... Escono tutti...
Catia Biagiola uscire non è un problema , il problema è ammucchiarsi tutti in spiaggia e nei locali
Catia Biagiola ha ragione signora. 40°C all'ombra mi sembra chiaro che si debba stare a casa...
Ivam Piri 40 gradi all'ombra?
Ivam Piri dove vivi attualmente in Africa?
Forse mi sono espressa male.... Io non dico di non uscire ma usare la testa rispettando le regole e sopratutto non andare nei posti dove ci sono molti casi, perché poi mi dispiacerebbe se a rimetterci fossero quelli che non c'entrano niente.
Non si finisce più....speriamo bene!
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Le sedicenti autorità – quelle che fanno scrivere che un locale è chiuso perché il gestore, andato in ospedale per tutt’altra cosa, ha ricevuto un tampone che ha scoperto qualcosa e che, prima, hanno violato la Costituzione angariando il cittadino sovrano con provvedimenti chiaramente incostituzionali, vedasi, per ultima, la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che ha annullato le cosiddette multe – mettano nero su bianco in un documento pubblico e da loro firmato, fondamentalmente:
1. quale tipologia di tampone è stata usata, con tutti i dettagli tecnico-scientifici sull’affidabilità della modalità di test;
2. cosa è stato trovato da quel tampone, con tutti i dati qualitativi e quantitativi;
3. tutte le referenze scientifiche disponibili che portano ad adottare determinate decisioni e non altre.
Questo perché la Costituzione e le leggi italiane prevedono alcuni criteri per l’adozione di provvedimenti aventi forza di legge e, ancora di più, per i provvedimenti amministrativi, fra cui la proporzionalità, l’economicità, l’efficacia, l’imparzialità, la pubblicità e la trasparenza.
E, infine, il metodo scientifico si deve basare sui fatti.
Ovviamente, è difficile.
Basti pensare che il governo, dopo essere ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR di Lazio che obbligava il governo medesimo a rilasciare entro 30 giorni i dati del sedicente Comitato Tecnico Scientifico che il governo ha detto essere stati alla base delle decisioni assunte, ha rilasciato una parte minimale dei medesimi documenti dai quali, peraltro, già si rilevano le assurdità di gestione della faccenda.
Figuriamoci quel che ci sarà scritto nel resto.