Le tre birre vincitrici del Concours International de Lyon, prodotte dal birrificio “Il Mastio” di Passo Colmurano
di Elisabetta Pugliese
Una medaglia d’oro e due d’argento per tre birre prodotte dal birrificio “Il Mastio” di Passo Colmurano, che hanno partecipato al Concours International de Lyon in Francia. Molte sono state le aziende italiane del settore che hanno inviato i propri prodotti artigianali per aderire alla competizione, l’attività del nostro territorio ha ottenuto tre premi su tre. “Il Mastio” è un birrificio a conduzione familiare nato nel 2011 da un’idea di due fratelli, Sebastiano e Lorenzo Nabissi, che possiedono anche il ristorante pub “Statale 78”. Si tratta di un’azienda agricola in biologico, che produce la birra artigianale con il proprio malto, coltivato nei terreni che la circondano. Tutto questo è possibile anche grazie al nuovo impianto di produzione creato da poco, che permette all’impresa di generare ottimi prodotti.
Sebastiano e Lorenzo Nabissi, titolari del birrificio “Il Mastio”
«Il concorso a cui abbiamo partecipato è abbastanza grande e prestigioso – racconta Sebastiano Nabissi, uno dei titolari de “Il Mastio” – la Francia è più famosa per i vini che per le birre, ma la zona nord, quella più vicina al Belgio, vanta un’ottima tradizione. Abbiamo deciso di presentare tre nostri prodotti artigianali, e abbiamo ottenuto tre premi su tre. La medaglia d’oro – spiega – è stata vinta dalla “Road 77”, quelle d’argento, invece, sono state ottenute dalla “Montelago Litha”, una delle più conosciute a livello europeo che è un po’ il nostro cavallo di battaglia, la portiamo anche al festival di Montelago, e dalla “Real Iga”, che è speciale perché è fatta in stile Italian Grape Ale, l’unico riconosciuto al mondo da qualche anno. Si tratta di un connubio tra mosto di vino e mosto di birra, che insieme fermentano e danno questo risultato particolare».
Lo staff del birrificio “Il Mastio” al completo
Il momento non è dei migliori, perché l’emergenza Coronavirus ha messo molte attività in estrema difficoltà, specialmente quelle artigianali. Anche per “Il Mastio” è dura, ma il socio dell’azienda è fiducioso e ugualmente entusiasta dell’ottimo risultato raggiunto: «I premi arrivano in un periodo non proprio felice – sottolinea – Siamo fortunati, perché noi ed i nostri collaboratori ci sosteniamo a vicenda, ora che il Covid-19 ci ha causato un duro colpo, specialmente a livello economico. Anche mio padre e mia madre, Giovanni Nabissi e Maria Grazia Ferroni, ci aiutano molto, specialmente a livello gestionale, morale e psicologico, sono i nostri pilastri. Siamo fermi, e non è semplice andare avanti – prosegue – ma sono positivo. Cerchiamo di guardare al futuro, è un momento duro ma sono certo che ne usciremo. Come siamo usciti da numerose guerre del passato, ci rialzeremo anche da tutto questo, anche se probabilmente dovremo aspettare. Siamo veramente contenti per il prestigioso risultato che abbiamo ottenuto con i nostri prodotti – conclude – noi non molliamo».
Complimenti raga
Grandi
Complimenti!
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Complimenti..bravissimi
A scoppio ritardato ho conosciuto, provato e ammirato diverti tipi di Birra MASTIO. Da “Gelatomania” a Corridonia ho chiesto al proprietario Mariano Canullo di darmi una birra gelata, che non fosse di quelle reclamizzate e magari conosciute a livello internazionale. Mi ha chiesto se fossi stato un intenditore. No, non sono intenditore né di vini, né di birre. Ma se il prodotto è speciale lo noto, malgrado l’ignoranza. “Bene – ha risposto Mariano – te ne servo una che è un prodotto artigianale delle nostre parti…” Conoscendo Carlo Magno, il Sacro Romano Impero, e i monaci inventori della birra – e qui Carlo Magno con i Benedettini e poi i Cistercensi – so che si erano dedicati alle cose di Dio e del palato, basti parlare del “vinum coctum”. In passato, alle sagre, avevo bevuto birre artigianali, fatte nei paraggi. Ottime
Con la Birra MASTIO venni, vidi, bevvi… la birra consigliata da Mariano. Anzi, ne bevetti subito due, tanto per non cadere nella illusione di aver sognato… Ebbi così l’Illuminazione del valore della nostra terra e dei nostri uomini… E’ ormai di consuetudine farmi la birretta “rigorosamente” MASTIO da Gelatomania (dato che sembra che sia l’unico bar a servirla).
Mi sto dilettando pure a fare filmini da mettere su FB con questa birra. Anzi, ne ho fatto uno utilizzando un mio film documentario in Africa di molti anni fa. Usarlo per la MASTIO ne valeva la pena. Dato che laggiù stavo per morire di sete.
Questo è il mio modo di dare un riconoscimento alla passione, alla fede e al lavoro dei nostri produttori di cose buone per la ricchezza collettiva.