Spazio pubblicitario elettorale

Di Furia sull’ospedale di San Severino
«Non è previsto Pronto soccorso»
Storti ratifica i medici “multifunzione”

SANITA' - Le dirigenti regionali replicano rispettivamente alla sindaca Rosa Piermattei e ai sindacati che avevano fatto ricorso contro la decisione del direttore di Av3 Alessandro Maccioni

- caricamento letture
Ospedale-San-Severino

L’ospedale di San Severino

 

di Luca Patrassi

Emergenza sanitaria legata al Covid 19 e grande lavoro anche di corrispondenza. Proteste e diffide varie, risposte in serie. La dirigente del servizio Sanità della Regione Lucia Di Furia ha scritto missiva al sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, la dirigente regionale Asur Nadia Storti ha risposto formalmente ai sindacati.

Schermata-2016-05-30-alle-15.31.31-398x400

Lucia Di Furia

La prima questione. La dirigente regionale Di Furia ha replicato seccamente a due interventi ravvicinati del primo cittadino settempedano tendenti alla riattivazione del Pronto soccorso nell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. La dirigente regionale Di Furia rileva: «E’ opportuno precisare che, nell’ambito dell’Area vasta 3, la delibera di giunta regionale 320/2020 stabilisce il mantenimento di ampie aree No Covid-19 nella struttura di Macerata, mentre tutte le restanti strutture della rete pubblica, e pertanto anche il “Bartolomeo Eustachio” al pari delle altre strutture non citate del Servizio sanitario regionale, cooperano alla gestione delle attività assistenziali correlate alla pandemia da Coronavirus. Si precisa inoltre che l’attivazione del Pronto soccorso presso la struttura ospedaliera “Bartolomeo Eustachio” non è prevista dagli atti di programmazione regionale».

nadia-storti

Nadia Storti

La dirigente regionale dell’Asur Nadia Storti ha invece replicato ai sindacati regionali scesi in campo per chiedere l’annullamento di una determina del direttore dell’Av3 Alessandro Maccioni per la mobilità dei medici. La Regione aveva adottato una serie di delibere per l’emergenza. Delibere recepite dall’Area vasta 3 che nei giorni scorsi aveva assunto una determina inedita, dicendo che in emergenza si può ricorrere “alla mobilità dei medici anche impiegandoli in funzioni diverse da quelle solite con la conseguente temporanea organizzazione operativa, del personale utilizzato in strutture e funzioni diverse dall’ordinario, necessaria anche ai fini del riconoscimento degli istituti giuridici ed economici di diritto”. I sindacati hanno contestato la decisione del direttore Maccioni e fatto ricorso al direttore regionale Asur Storti che ha così liquidato la questione: «Si ritiene che le modalità organizzative adottate dall’Av3 siano formalmente corrette, e sostanzialmente idonee e necessarie a massimizzare la capacità di risposta all’emergenza assistenziale».

Emergenza Covid, l’Area Vasta 3: «I medici possono cambiare mansioni»

Cambio di mansioni per i medici, «La delibera va annullata»

Articoli correlati






© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X