«Il tampone di Lauro Bernabei è risultato positivo». La conferma è arrivata questa mattina, anche il 60enne di Corridonia aveva contratto il Coronavirus, ieri si è spento. A darne notizia l’amico Sandro Giustozzi, avvocato, che ieri ha anche presentato una denuncia alla procura per lamentare le carenze del governo nel gestire l’emergenza. «Quello che mi preoccupa è che Lauro era una persona sana e forte. Aveva la passione del ballo e quindi faceva anche molta attività fisica. La malattia è iniziata circa venti giorni fa, aveva tosse, febbre e accusava problemi respiratori. Circa una settimana fa, la febbre era passata e Lauro era più tranquillo ritenendo di aver vinto la malattia. Rimaneva però, il problema respiratorio e la debolezza. Ieri mattina il 118 l’ha portato in ospedale e dopo l’ingresso al pronto soccorso è stata effettuata una lastra ai polmoni. Di fronte alla gravità del caso è stato subito portato in rianimazione, ma i sanitari non hanno fatto in tempo ad intubarlo poiché Lauro è morto soffocato dal male». A Corridonia è il primo morto per il Coronavirus. Nella casa di riposo ci sono 19 persone positive su 25 ospiti. Nel comune 8 positivi e 32 persone in isolamento a casa. Secondo il legale «è necessario che la cittadinanza sappia con precisione il nome delle persone positive e il loro indirizzo, affinché si possano proteggere. Inoltre è necessario effettuare i tamponi quando la gente è viva, poiché dopo la morte tale accertamento ha valore solo statistico».
(Gian. Gin.)
R.I.P. Lauro
Condoglianze e FORZA.. R. I. P.
Condoglianze alla famiglia
Sentite condoglianze alla sua famiglia
Condoglianze
R.I.P.
Ma perche i tamponi non li fanno ai vivi specialmente ai medici infermieri ecc ormai.ai poveretti che sono morti.e inutile farli lasciamoli ai.vivi
Elide Mercuri Si fanno per mettere in quarantena i familiari e quanti hanno avuto contatti e tra questi anche i sanitari. Poi che gli si poteva fare quando era in vita e mostrava i sintomi della febbre e le difficoltà respiratorie si
Stefania Sagretti capisco anche questo e giusto , ma i medici che tornano dalle loro famiglie non rischiano di contagiarle anche loro hanno famiglia
Elide Mercuri guarda ai sanitari andrebbero fatti magari ogni settimana a quelli in reparti covid e ogni quindici giorni ai no covid. Ma lo estenderei a tutto il pesonale interno all'ospedale anche a chi fa le pulizie etc.
Stefania Sagretti sono pienamente d accordo quando dico medici sottointendo tutti coloro che operano in quel settore
Riposa in pace Lauro ... positivo o non positivo ora non ci sei più.. persona con immensa educazione .. ciao
Condoglianze
I tamponi devono farli a tutti non solo da malati ma da sani
Lørenzo Forconi la politica nelle marche ora è questa. stai per morí? Te famo il tampone. Devi andare a lavorare e hai famiglia? Continua pure la tua vita come se niente fosse, ma hey: me raccomando lavate le mani!!!
CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA
Troppo giovane per morire mi dispiace tanto
Ciao Lauro R.I.P
R.i.p.
Ora ti vedo ballare con gli angeli!
Certo che si ha una tempistica che fa ritorcere... Prima morire poi dio provvede!
R.I.P. Condoglianze alla famiglia!
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