Da sinistra Luciano Messi e Barbara Minghetti
di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
Alle 19,30 del primo agosto si accenderà contemporaneamente in tutta Macerata l’ottava Notte dell’opera. Con un rosso “desiderio” (tema di questa edizione del Macerata opera festival) che ha contagiato vie, negozi e accessori. Da oggi è già possibile passare nella biglietteria di piazza Mazzini per ritirare dei lacci da scarpe rossi. E i corsi principali della città (Cairoli, Cavour e Repubblica) si sono già vestiti a festa. Per presentare gli eventi amministrazione e associazione Sferisterio hanno organizzato un tour a tre tappe: Il contadino in corso Cavour, la sede di Confcommercio di viale Leopardi e infine corso Cairoli, con tutti i commercianti che – tra le note di Carmen – hanno allestito un piccolo buffet per i presenti.
Quest’anno per l’apertura niente carro ma spettacoli che inizieranno alle 19,30 in contemporanea in corso Cavour, palazzo Buonaccorsi, corso Cairoli, via Garibaldi. Lo Sferisterio resterà chiuso e illuminato di rosso, mentre il gran finale sarà alle 23 in piazza della Libertà con gli artisti del Mof e lo spettacolo di circo El Grito in collaborazione con Arte Migrante. Nel mezzo, decine di manifestazioni (oltre trenta in tutto), curate a livello musicale da Gianfranco Stortoni dell’associazione Sferisterio. Protagonisti tornano anche i Cittadini del Flauto magico di Graham Vick, che daranno vita a “Passione e tango”, un momento di danza collettiva frutto del laboratorio curato da Marta Negrini.
A presentare la serata Stefania Monteverde, assessora alla Cultura, Luciano Messi, sovrintendente dello Sferisterio, Barbara Minghetti, direttrice artistica del Mof, Mario Iesari, assessore all’Ambiente (che ha sottolineato più volte l’attuazione, anche in questo caso, del Protocollo verde per cui sarà limitato l’uso della plastica monouso) e anche Massimiliano Polacco di Confcommercio, partner dell’iniziativa.
Mario Iesari, Stefania Monteverde e Luciano Messi
«Se c’è un’iniziativa che rappresenta in modo indissolubile il legame tra Macerata e l’opera festival è la Notte dell’opera», ha esordito Messi, portando i saluti anche del sindaco Romano Carancini assente per impegni a Roma. «Il dato sull’indotto e sulla quantità di persone che attrae il festival è elevato – ha ricordato Messi -. Il 75 percento del pubblico arriva da fuori regione e tra questi il 25 percento viene dall’estero. E per la metà di queste persone il festival è motivo di viaggio fino a Macerata». Un risvolto economico che anche i commercianti hanno ben compreso. «Abbiamo costruito un rosso desiderio che ha reso il Mof parte della vita della città, come si vede dalle vetrine – ha detto Monteverde -. Abbiamo lavorato insieme perché tutti potessero essere attivi nell’organizzazione degli eventi. Tutti gli uffici comunali sono stati coinvolti, con un grande investimento del Comune in modo che tutto proceda per il meglio». Nella brochure che sarà distribuita in 20mila copie per illustrare nel dettaglio il programma della serata compariranno tutti i negozi che hanno collaborato e che hanno svolto una particolare promozione per l’evento. In diversi applicheranno anche sconti per l’occasione. Barbara Minghetti ha sottolineato la qualità degli spettacoli che saranno proposti per le vie di Macerata il 1 agosto: «Vedrete una Notte dell’opera che parla di opera ma con linguaggi diversi. Tra le opere in cartellone soprattutto la Carmen è stata interpretata». Non a caso, ad esempio, in corso Cavour il piccolo villaggio allestito dagli Scout di Macerata si chiama “Area monelli”, proprio come i monelli di Carmen. A spiegare l’iniziativa Barbara Bacaloni del gruppo Agesci Macerata 2: «Faremo giochi ambientati a tema Carmen, coinvolgendo anche i ragazzi del nostro gruppo. Ci saranno giochi in strada, truccabimbi e una pesca per l’autofinanziamento del nostro viaggio in Svizzera per il campo base scout mondiale a cui vorremmo partecipare».
Barbara Minghetti e Massimiliano Polacco
Nella sede di Confcommercio Massimiliano Polacco ha presentato anche le nuove magliette del festival: «Passiamo dal blu al rosso fuoco e alla passione di questo Opera festival che ci ha preso appunto con passione. E molto di più faremo in futuro, abbiamo grandi idee e progetti. Anche come Camera di commercio stiamo ragionando su come spingere anche di più i grandi eventi della regione. Già abbiamo accordi per portare iniziative e promozione nell’areoporto e anche altri progetti legati alla viabilità. Ricordo – prosegue Polacco – che una grande percentuale di quello che viene speso per l’opera dai turisti ricade sul territorio. Macerata può diventare il centro della cultura delle Marche». Per l’ultima tappa in corso Cairoli è la commerciante Chiara Castellani a raccontare di come insieme alle altre attività la via è stata arredata di rosso: «Le bandiere sotto la nuova illuminazione sono state tagliate e cucite da noi. Come commercianti siamo sempre stati uniti ma la direttrice artistica è stato un motivo in più di unione».
Corso Cairoli addobbato di rosso
Tornando al programma, per avere contezza di orari e location sarà a disposizione nella brochure in distribuzione anche una mappa con tutte le informazioni. In scena quest’anno, oltre agli artisti del Mof, anche gli otto spettacoli vincitori del bando di quest’anno. In particolare “Fuoriporta, viaggio ai confini della fantasia” si terrà in fondo a corso Cavour alle 19,30, alle 21 e alle 22. “Progetto Love” in via Garibaldi alle 19,30 e alle 21,30. E poi “Ophelia chi? Femminile plurale” in piazza Vittorio Veneto alle 21. Stessa location alle 20 e alle 22 di “Musicamdo Jazz orchestra” di Camerino. A palazzo Buonaccorsi alle 19,30 e alle 21,30 c’è “Rojo”, su testi di Garcia Lorca accompagnati dalla musica. In corso Cairoli alle 17 e alle 21 l’appuntamento è “Con l’abbraccio del tango”, mentre alle 19,30 e alle 21,30 va in scena “Opera Guitta”. Davanti alle Poste di via Gramsci si esibiranno invece le “Woman in red” alle 20 e alle 22. Fra gli appuntamenti in cartellone anche “Tomorrow” con David Quintili e Antonio Mingarelli che porteranno in scena ai Magazzini Uto lo spettacolo realizzato insieme ai giovani ospiti del Gus di Macerata. Per i più piccoli anche “Carmensita” all’Orto dei pensatori alle 20 e alle 21,30. Gli allestimenti rossi e i teatrini sono stati curati dall’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’hashtag per seguire l’evento sui social resta il motto della stagione: #rossodesiderio.
Foto di gruppo con le magliette dello scorso anno
Barbara Bacaloni e Mario Iesari
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Rosso desiderio o rosso di vergogna?
Avv. Bommarito secondo me una battuta infelice, non mettiamo sempre di mezzo la politica.
Avv. Bommarito secondo me una battuta infelice, non mettiamo sempre la politica di mezzo.
Va tutto bene. Ma per favore almeno Cronache Maceratesi rispetti la grammatica italiana. “Assessora” non si può proprio sentire. “Assessore”si deve usare, sia per gli uomini che per le donne.
Non arrendiamoci a questa barbarie linguistica che è brutta e ridicola.
Il rosso è il colore del PD, partito che però spesso va in bianco perché porta i cittadini, che così vedono nero, al verde. Un giallo svelato. Non è forse chiaro?
La battuta dell’avvocato Bommarito è proprio azzeccata.
A Macerata si tende spesso a buttare il bambino con l’acqua sporca. Critichiamo ciò che c’è da criticare, ma accogliamo le buone iniziative che possono essere il fiore all’occhiello di una città non sempre apprezzata dai suoi abitanti.
Sono d’accordo col sig. Coltorti. Basta con assessorA, sindacA e altre oscenità linguistiche. Il rispetto per la donna passa attraverso i comportamenti, non attraverso discutibili aspetti di forma, che magari lasciano immutata la realtà sottostante.
Chi scrive sindaca adopera con efficacia le risorse flessive messe tranquillamente a disposizione dalla nostra lingua: sindaco/sindaca, avvocato/avvocata, postino/postina, ecc. seguono la normale alternanza nominale di genere maschile/femminile, ………
(nota tratta dal sito LINGUA ITALIANA)