Dall’alto il presidente Filippo Spalletta, il sindaco Romano Carancini e gli avvocati Federico Valori e Gabriele Cofanelli
di Gianluca Ginella
La partita del futuro della Maceratese si sta giocando su diversi tavoli. Uno di questi è quello dell’avvocato Federico Valori cui domani il patron Spalletta affiderà il mandato per trattare con chi è interessato, ma con una premessa: che sia solvibile. Ad annunciare, ufficialmente, la volontà di vendere è l’amministratore delegato dei biancorossi, Simone Sivieri. «In questo momento delicato per la Maceratese, il presidente Spalletta non è latitante. Domani in prima mattinata – dice l’ad – sarà presente a Macerata per conferire all’avvocato Federico Valori mandato professionale affinché intraprenda trattative con tutti gli interlocutori interessati in tutto o in parte all’acquisizione di quote societarie della Maceratese, purché tali interlocutori diano concreta dimostrazione di poter affrontare e risolvere l’esposizione debitoria della società nel principale interesse della Maceratese e della città».
Sivieri chiarisce poi, per fugare alcune voci che si erano diffuse oggi in città, che Spalletta non ha stipulato contratti con nessuno e che lo farà solo con chi darà le garanzie necessarie ad assicurare un futuro alla Maceratese. E questo è il primo tavolo. Un altro su cui potrebbe passare il futuro della Maceratese si trova a qualche chilometro da Macerata: è quello di un importante costruttore che ha incontrato venerdì mattina in comune il sindaco Romano Carancini per fare il punto della situazione. L’imprenditore si avvale della consulenza di due legali: gli avvocati Gabriele Cofanelli e Fabrizio Giustozzi. Quello con il primo cittadino è stato il primo step per capire quale sia la situazione societaria, soprattutto perché ancora resta aperto la partita per il pagamento della fidejussione per completare il pagamento dell’acquisto del club. Altro tavolo ancora è quello dei partner esteri del costruttore, in quel caso bisogna puntare a Est e fare qualche migliaio di chilometri. Da loro, entro il fine settimana, l’imprenditore nostrano attende di conoscere se intendono essere della partita: se diranno sì, a quel punto la trattativa, al momento solo alla fase di sondaggi, potrà farsi più concreta. Il progetto prevederebbe l’investimento di un milione di euro, diviso a metà tra costruttore e partner dell’Est Europa. In futuro, ma al momento è solamente una idea, potrebbero pensare a realizzare un nuovo stadio.
L’avvocato Gabriele Cofanelli insieme al legale Fabrizio Giustozzi è consulente dell’imprenditore locale interessato all’acquisto
Nelle ultime ore si è rafforzato un ulteriore tavolo: quello di alcuni imprenditori romani che sarebbero interessati al club e che hanno contattato il sindaco Carancini. Ovvio che, con il mandato a trattare per la cessione del club, altri tavoli potrebbero aprirsi. Senza dimenticarne altri due: uno è quello per completare il pagamento del club, l’altro è quello della Lega Calcio (domani il presidente Gravina incontrerà Carancini a Macerata) che sta valutando se sbloccare i fondi della fidejussione per pagare gli stipendi a tecnico, staff e giocatori.
L’ultimo tavolo è quello del Consiglio comunale: il sindaco Carancini, chiamato oggi in causa sull’argomento dal consigliere Maurizio Mosca, domani riferirà sul caso biancorosso.
(servizio aggiornato alle 20,15)
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Non ho più parole su quello che sta succedendo in casa Maceratese.
Faccio appello ai fedeli commentatori se mi sanno dare una risposta in merito per favore. Grazie.
In modo particolare al signor Carlo Valentini che tanto osannava la vecchia gestione.
Ora cosa mi dice in merito a ciò carissimo signor Carlo?
Ah, dopo aver “garantito” il pagamento degli stipendi alla metà di Marzo, adesso vole pure le garanzie….
Ma certo, se torna a Macerata avrà la “garanzia” di essere preso a pernacchie in faccia dalla popolazione…
Torna in Svizzera falegname
Principi, per cortesia, non offenda i falegnami.
Presidente Spalletta: si vergogni e vada a lavorare.
@ Fattori
Ho sempre esaltato e ammirato la rata dal punto di vista tecnico. MAI E POI MAI ho osannato la società dal punto di vista della gestione.
Veda di non mettermi in bocca affermazioni che non ho mai fatto e capisca bene quello che legge.
@ Ing.Valentini
Forse ciò che il Sig.Fattori voleva dirLe è la stessa cosa che in un recente post Le aveva bonariamente “rimproverato” l’avv.Bommarito, e cioè il suo voler essere “filo-presidenziale a prescindere”. Lei aveva giustificato questo suo atteggiamento con il rispetto dovuto a qualsiasi imprenditore che si appresti ad investire del proprio denaro in un settore a lui ignoto ed a beneficio di una società a lui lontana. Ebbene questa sua fiducia “a prescindere” non è venuta meno neanche quando qualche dubbio cominciava a serpreggiare nell’ambiente in seguito al mancato rispetto della scadenza del 16 Febbraio: Lei infatti adduceva tempi tecnici necessari ad effettuare un bonifico dall’estero od a sbloccare delle ingenti somme provenienti da chissà dove.
Vede, ingegnere, è giusto che i bambini (purtroppo sempre più raramente, per colpa di noi adulti) credano a Babbo Natale, ma noi, alla nostra età, non possiamo farlo e dobbiamo esigere, da chi è venuto da lontano a trattarci come se avessimo l’anello al naso, delle risposte doverose a quelle domande che l’avv.Bommarito aveva posto.
Le ricordo che questo soggetto venuto dalla Svizzera con la promessa di costruire uno stadio e di portarci in B ha, nell’ordine:
– provveduto al pagamento delle incombenze di dicembre utilizzando per la gran parte la provvista lasciata in società dalla precedente proprietà a seguito della ricapitalizzazione dell’estate scorsa ritenuta poi non dovuta dagli organi federali;
– non pagato nè debiti nè stipendi successivi;
– detto alla squadra che il pagamento sarebbe avvenuto “entro la prossima settimana” per poi differire di nuovo “alla metà di marzo”;
– disatteso anche quest’ultima promessa;
– messo in vendita una società che ancora non ha pagato, essendo risultata inesigibile la fideiussione rilasciata alla precedente proprietà.
“A prescindere” era una espressione che utilizzava Totò, così come quella, che fa proprio al nostro caso,… “ma mi faccia il piacere”….
@ Marco Marsili.
Grazie per aver capito quello che intendevo dire al Signor Valentini e grazie soprattutto per averglielo spiegato.
Sì ma scusate tanto…
Chi è che ha venduto la Società a Spalletta, definendolo un acquirente affidabile e garantendo per lui con dichiarazioni tipo: “Ho lasciato la Rata in mani sicure”?
E oggi, apoteosi dell’umorismo involontario, tocca pure sentir dire dalla stessa fonte: “Macerata non merita certi personaggi”, come se fosse stata la città o i maceratesi ad aver fatto la scelta.
quando si stipula un contratto specialmente in questo caso che la trattativa e’ andata molto per le lunghe si danno delle garanzie che sicuramente c’erano all’atto della firma grazie a Bargagna e co e che poi con la dipartita del soggetto pisano sono evaporate dimostrando che Spalletta non era altro che un prestanome di qualcuno che ci ha poi ripensato lasciandolo nei casini e con lui la Rata.La questione ora e’…oltretutto:
1) come puo’ vendere una societa’ che di fatto non ha acquistato dato che non e’ riuscito a pagarla?
2) la rata sta’ per tornare in mano alla Tardella??? Perche’ se un contratto non viene onorato il bene torna di proprieta’ di chi la venduto..
3) i pecoroni che intonavano cori contro la presidentessa ed applaudivano nonostante i casini che stava gia’ facendo Spalletta debbono iniziare a comprare un biglietto per trasferirsi a citano??
4) se io fossi il vecchio presidente visto anche quante me ne continuano a dire…se tornassi in possesso della societa’ sarei tentato di farla fallire per prendere a sassate in faccia chi nonostante i risultati a sempre sputato sul piatto.
5) carancini era tanto soddisfatto del cambio di gestione e cosi’ soddisfatto di Spalletta che potrebbe avere la decenza almeno di tacere.
e si potrebbe continuare a lungo….
ed io continuo a litigare con la tastiera per le H….
@ Fattori e Marsili
Il sig. Fattori mi rimprovera di aver osannato la gestione della vecchia società (ASSOLUTAMENTE FALSO come ho risposto).
Arriva il lettore del pensiero altrui Marsili: vi spiego io cosa voleva dire Fattori, e giù le malefatte di Spalletta. Cosa c’entra con quanto detto da Fattori? Si all’inizio in buona fede mi sono fidato di Spalletta perchè la vecchia proprietà aveva assicurato che avrebbe venduto a mani sicure!!
Infine l’apoteosi, Fattori ringrazia Marsili per aver spiegato bene il suo pensiero che parlava di tutt’altro. Credo che qualcuno abbia fumato qualcosa di troppo!!!
Ma per favore prima di scrivere contate fino a 10.
O Ceresà!!!!!, adesso staglielo anche a mette in testa: Sci perchè è poco dispettosa !!!?? Lascia perde, adesso cimo quilli della fiera dell’est che sicuramente un…topu ce lu conpra.
@ Valentini.
Se c’è qualcuno che deve contare fino a 10 prima di scrivere, quello è sicuramente Lei: se avesse fatto ciò, infatti, non avrebbe “accusato” in un recente post lo Studio Nascimbeni di aver “mal gestito” la difesa della società davanti agli organi federali che avevano penalizzato la Maceratese con 3 punti (poi ridotti a 2). In tal circostanza, infatti, fu prontamente e seccamente smentito e silenziato dall’Avv.Massimo Nascimbeni che le spiegò che che in quella sede non era possibile accedere al patteggiamento. Se avesse contato fino a 10 avrebbe evitato sia la figuraccia che le scuse che fu costretto a rendere….
Dagli ultimi commenti mi sembra che molti si attaccano sugli specchi pur di difendere la vecchia Dirigenza che, invece a mio modesto parere, è la maggiore responsabile dello sfascio attuale per i motivi di seguito sinteticamente descritti:
1) la gestione del campionato 2015/2016 è stata quantomeno allegra facendo il passo più lungo della gamba tanto è vero che sono stati accumulati una marea di debiti non onorati. La piazza non aveva chiesto i play off o la vittoria del campionato e, seppure in parte, è rimasta spiazzata dalla mancata conferma di Magi e di molti degli “Invincibili”, che avrebbero consentito una gestione più economica. La Proprietà è stata probabilmente mal consigliata (vedasi il faraonico mercato invernale 2015/2016) da personaggi che la stessa Dirigenza ha successivamente allontanato.
2) la Società, nonostante le rassicurazioni, è stata ceduta ad un gruppo di avventurieri che non hanno fatto fronte ad alcun impegno. Tuttora ci si interroga sulle motivazioni che hanno indotto Spalletta e C. ad acquistare la Maceratese.
Tutto il resto è noia.
Spesso i presidenti quando hanno le balle piene ,per motivi economici di contestazioni o quant’altro ,di condurre una società , la affidano ,pur di liberarsene, al primo che arriva fidandosi delle garanzie , spesso fittizie, che costui gli propina .Non è sicuramente la prima volta che ciò succede e continuerà ad accadere perché come si sa ,sempre la fretta è cattiva consigliera e non fa fare le giuste valutazioni che sarebbero necessarie …….dopo arrivano le fregature !!