La curva della Rata: “Spettro fallimento,
chiediamo un incontro con Spalletta,
lumi da Tardella e l’intervento del sindaco”

APPELLO - Il cuore del tifo biancorosso pretende chiarezza sul futuro. I supporter invocano chiarimenti sui debiti dalla vecchia gestione, l'organizzazione di un'assemblea pubblica al presidente ("se mai la nuova società sia realmente esistita") e una presa di posizione di Carancini "per non essere ricordati come coloro che hanno gettato al vento 800mila euro per modernizzare un impianto che sarà inutile"

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Il corteo per i 95 anni della Maceratese (foto Fabiola Monachesi)

 

La Curva Just è stufa di attendere notizie sul futuro della Maceratese. Il cuore del tifo biancorosso, in una nota, chiede chiarezza sulla situazione debitoria alla gestione Tardella, trasparenza a quella Spalletta tramite l’organizzazione di un incontro pubblico aperto a tutta la città, un intervento concreto al sindaco Romano Carancini e alla sua Giunta “per non essere ricordati come coloro che hanno gettato al vento circa 800mila euro per modernizzare un impianto inutile in eventuali categorie dilettantistiche” e di continuare con la stessa professionalità dimostrata in questi mesi a giocatori e mister, promettendo in cambio “vicinanza ed estremo sostegno in modo di essere uniti per raggiungere l’obiettivo di salvare la dignità e la categoria: questa terra non retrocede, questa terra non fallisce”. Nel comunicato i tifosi precisano: “Lo scorso settembre abbiamo sollevato alcuni dubbi sulla gestione Tardella, dubbi che purtroppo oggi sembrano diventare certezze. La situazione societaria è a dir poco grave, non sono stati pagati gli stipendi e questo porterà ad una nuova penalizzazione, in più i debiti sembrano essere più ingenti di quelli dichiarati dalla scorsa gestione e lo spettro del fallimento si aggira come un avvoltoio su questa gloriosa società che ha appena compiuto 95 anni. Alla Tardella e ai suoi legali Nascimbeni chiediamo chiarezza sui debiti accumulati negli ultimi anni e sulle modalità della vendita delle quote visto che alla città è stato promesso che la Maceratese sarebbe finita in mani capaci di garantire un luminoso futuro.

Tifosi-Maceratese-striscioneAlla nuova società, se mai sia realmente esistita, chiediamo trasparenza tramite l’organizzazione di un incontro pubblico aperto a tutta la città, la quale è vittima di questa situazione creata ad arte, in modo da chiarire la situazione. Al sindaco Romano Carancini e alla sua Giunta chiediamo di intervenire immediatamente per salvare la storia di questa gloriosa società sportiva e soprattutto per non essere ricordati come coloro che hanno gettato al vento circa 800mila euro per modernizzare un impianto inutile in eventuali categorie dilettantistiche che con il fallimento torneranno d’attualità. Interventi non immediati sarebbero del tutto inutili. Le ultime parole le dedichiamo alla squadra, allo staff e al mister Giunti, un professionista che in silenzio e con tanto lavoro sta salvando sul campo la nostra amata squadra. A loro chiediamo di continuare con la stessa professionalità dimostrata in questi mesi, in cambio promettiamo vicinanza ed estremo sostegno in modo di essere uniti per raggiungere l’obiettivo di salvare la dignità e la categoria. Questa terra non retrocede, questa terra non fallisce”.

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