Angelo Sciapichetti
di Gabriele Censi
Il neo presidente delle Marche Luca Ceriscioli ha completato ieri sera gli incontri con tutte le forze politiche della maggioranza che lo sostiene. Le delegazioni gli hanno espresso i rispettivi punti di vista sul governo della regione, gli obiettivi programmatici, e la composizione della squadra di governo. Ceriscioli si è preso qualche giorno per fare sintesi: presenterà la giunta lunedì 22 giugno, quando è prevista la prima seduta della nuova Assemblea legislativa. La lista è quasi fatta con Loretta Bravi (Udc) ad affiancare nel terzetto femminile le due democratiche Anna Casini per Ascoli e Manuela Bora per Ancona. Poi il fermano Fabrizio Cesetti e per arrivare a sei mancano un assessore di Uniti per le Marche e del Pd di Macerata. Su questi due fronti continua la contrapposizione. A Macerata la contesa, in stallo, tra Comi e Marcolini (che sarebbe al terzo mandato) potrebbe essere superata dalla proposta del segretario regionale di nominare Angelo Sciapichetti per evitare lo scontro tra le due fazioni che stava raggiungendo pericolose vette. La soluzione del consigliere più votato riaprirebbe le possibilità di un esterno per Uniti per le Marche che però proprio uniti non sono in questi giorni: all’incontro con Ceriscioli si sono presentati in distinte delegazioni, il segretario Catraro ha rappresentato Ancona e Pesaro con gli eletti Boris Rapa e Pieroni, tra loro tre dovrebbe uscire l’assessore, ma i socialisti di Ascoli, Macerata e parte di Fermo guidati da Ivo Costamagna hanno un altro progetto, per loro il il candidato assessore esterno resta Massimiliano Bianchini, che avrebbe il via libera anche delle altre componenti, Verdi, Civici e Idv. In queste ore le trattative ma due assessori per Macerata sarebbe forse troppa grazia.
***
Nota del Pd Marche:
“Il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi ed i vice segretari regionali, Gianluca Fioretti e Valerio Lucciarini, hanno convocato per venerdì 19 giugno alle 14.30 i segretari provinciali del partito e, successivamente, alle 16.00 i consiglieri eletti del gruppo. Oggetto dell’incontro sono le priorità programmatiche del Partito Democratico nei primi cento giorni della nuova legislatura e l’insediamento degli organi di Governo e di Consiglio”.
(g.c.)
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(De Gregori)
Nota del Pd Marche:
“Il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi ed i vice segretari regionali, Gianluca Fioretti e Valerio Lucciarini, hanno convocato per venerdì 19 giugno alle 14.30 i segretari provinciali del partito e, successivamente, alle 16.00 i consiglieri eletti del gruppo. Oggetto dell’incontro sono le priorità programmatiche del Partito Democratico nei primi cento giorni della nuova legislatura e l’insediamento degli organi di Governo e di Consiglio”.
Qui il problema è Comi, che non essendo riuscito ad ottenere da Ceriscioli il posto in giunta (non si sa poi in virtù di quali meriti), intende sbarrare la strada al suo “competitor” Marcolini al fine di far passare, come extrema ratio, il suo amico e sodale Sciapichetti.
I due, come è noto, divennero insieme renziani provenienti dall’area dem (quando la vittoria di Renzi alle seconde primarie era già quasi cosa fatta) ed insieme hanno brigato a lungo, riuscendo ad assestare colpi pesantissimi ai renziani della prima ora.
La condizione che Comi pone per far passare Marcolini (il quale necessita di un nulla osta dell’assemblea regionale per la questione del doppio mandato già espletato) è di ottenere garanzie per sè circa il mantenimento della segreteria regionale e circa la propria candidatura alle prossime elezioni politiche. In caso contrario non convocherà l’assemblea regionale e lascerà Marcolini a bagno maria, sino a quando Ceriscioli, stancatosi di questi bizantinismi, non opterà per Sciapichetti per il principio della necessaria rappresentanza territoriale.
Tutto ciò è semplicemente scandaloso e riempie di ridicolo il PD regionale, gestito nell’ultimo anno da un personaggio del tutto inadeguato che ha pensato e seguita a pensare unicamente a se stesso.
E quelli a me: “Dopo lunga tencione
verranno al sangue, e la parte selvaggia
caccerà l’altra con molta offensione.
Poi appresso convien che questa caggia
infra tre soli, e che l’altra sormonti
con la forza di tal che testé piaggia.
Alte terrà lungo tempo le fronti,
tenendo l’altra sotto gravi pesi,
come che di ciò pianga o che n’aonti.
Giusti son due, e non vi sono intesi;
superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c’ hanno i cuori accesi”.
La differenza sta tutta tra chi ha capacita’ e competenze e chi capisce la politica solo come utilita’ personale.
Tutto il resto sono chiacchiere che a noi cittadini non interessano.