Zura Puntaroni prende un aereo
e va a festeggiare con la famiglia
il trionfo elettorale in Regione

ELEZIONI - Il segretario del partito e consigliere provinciale di San Severino è irraggiungibile. Risponde per lui il coordinatore regionale Luca Paolini: "Un balzo in avanti spettacolare in un anno"
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Luigi Zura Puntaroni con Matteo Salvini

Luigi Zura Puntaroni con Matteo Salvini

di Maurizio Verdenelli

Il trionfatore, lasciata all’alba la ‘sua’ San Severino, ha raggiunto Roma prendendo il ‘primo’ aereo (in realtà da tempo prenotato) e volando fuori confine insieme con tutta la famiglia, per festeggiare. Dove? Chiedo a Milco Mariani, commissario interprovinciale della Lega Nord a Fermo ed Ascoli Piceno. “Privacy, lei capisce..”. Sarebbe impossibile anche a Matteo Salvini contattare il suo nuovo eletto ‘maceratese’ in Regione, Luigi Zura Puntaroni, segretario del partito e consigliere provinciale. L’unico, tra l’altro, ad avere avuto successo dopo quello mancato dagli uomini dell’esecutivo, dal presidente Antonio Pettinari agli (ormai ex) assessori Alessandro Biagiola e Massimiliano Bianchini, e dei consiglieri Nazareno Agostini, Vania Longhi, Massimo Montesi, Giacomo Piergentili e Daniele Salvi.

 

Luigi Zura allo Sferisterio durante il comizio di Matteo Salvini

Luigi Zura allo Sferisterio durante il comizio di Matteo Salvini

Il cellulare del neoeletto consigliere ‘maceratese’ in Regione della Lega Nord risulta per tutti irraggiungibile: impossibile avere da lui le prime reazioni ‘a caldo’ se non in occasione del suo ritorno ‘in patria’ a San Severino, che però non è in calendario e che in ogni caso nessuno dell’entourage conosce. Questione di privacy, appunto. “Vogliamo qui Luigi, in ogni caso, per la proclamazione degli eletti” annuncia, sorridendo, il segretario nazionale della Lega Nord Marche, Luca Rodolfo Paolini. “Con Luigi siamo molto amici e quindi parlo un pò anche per lui. Si tratta di un successo enorme: Zura è proprio un tipo tosto, un leghista doc. In ogni caso, dato a Cesare quello che è di Cesare, e cioè a Luigi quello che enormemente gli spetta, occorre convenire che in campagna elettorale i ‘casi’ dell’Hotel House, protagonista il nostro leader Salvini, hanno aperto gli occhi a molta gente. Non solo ai portorecanatesi ma anche e sopratutto ai maceratesi. A questo processo di pubblica consapevolezza si è aggiunto, come valore forte di consenso, l’alleanza con la lista Fratelli d’Italia”.

Luca Paolini, segretario regionale della Lega Nord

Luca Paolini, segretario regionale della Lega Nord

Che in percentuale di voto ha fatto?
“Faccia lei. Un anno fa eravamo al 3 per cento. Adesso nelle Marche la Lega Nord è al 13% e nella circoscrizione maceratese al 17,6%. Un balzo in avanti spettacolare, non trova?”

Gli eletti?
“Due. Con Luigi nella circoscrizione Macerata, Marzia Malaigia a Fermo dove abbiamo superato tutti i problemi organizzativi grazie a Milco Mariani, da febbraio. Dal punto di vista politico un grande successo per la Lega Nord….scusi ma come stiamo andando a Macerata?”

Anna Menghi oscilla tra il 7% e l’ 8%. Da citare inoltre il candidato Maurizio Mosca che supportato dalla lista Fratelli d’Italia è intorno al 14/15%, quando sono state scrutinati appena una decina di seggi, al momento.
“Bene. Posso anticipare che al 90%, per il ballottaggio, Matteo Salvini tornerà a Macerata. E sarò al solito strategico e decisivo”.

Qualche retroscena, infine?
“Al massimo posso rivelare che la Lega avrebbe potuto portare a casa un risultato perfino migliore (2-3% in più) se avesse avuto il candidato presidente. Per il quale, in un primo momento, ero stato indicato proprio io. Ho fatto tuttavia volentieri un passo indietro di cui non mi pento certo (anzi ne sono felice) a favore del brillantissimo Francesco Acquaroli che ha ottenuto un risultato strabiliante ottenendo il 19%”

Rimpianti?
“No, ma è certo che pur avendo ottenuto come candidato della Lega il maggior numero di preferenze, 1.900 circa (alle mie spalle Luigi Zura) non sono stato eletto per un soffio nella circoscrizione pesarese di Luca Ceriscioli, difficilissima dove peraltro la lista Marche 2020 ha ottenuto il suo unico seggio. Insomma condizioni quasi proibitive, ma è questa la politica. Affascinante, ogni volta, con regole da accettare sempre”.



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