Francesco Fiordomo scende in campo per tirare le briglie al Pd. In una nota sottoscritta da sindaci, consiglieri e altri dirigenti democrat di impostazione renziana, il sindaco di Recanati, dà il suo parere ( non di poco conto visto il peso avuto nell’affermazione di Luca Ceriscioli alle primarie regionali) sulla composizione della giunta regionale e sulla situazione del Pd provinciale attualmente orfano della segreteria. Proprio in relazione a quest’ultimo punto nella nota si chiede di anticipare l’assemblea provinciale fissata dal segretario regionale Francesco Comi per l’11 luglio (leggi l’articolo).
«Con riferimento alle dinamiche che attraversano il Pd marchigiano in relazione, anche, alla costituzione del nuovo governo delle Marche, crediamo che ogni libera scelta del neo presidente Luca Ceriscioli, debba tener conto di alcuni criteri prioritari. Tra questi, il criterio di non ricorrere all’uso di un terzo mandato (una deroga postuma a quanto fino ad oggi affermato e praticato dal Partito Democratico regionale) nel conferimento degli assessorati esterni, chiedendo, viceversa, un impegno diretto solo ai consiglieri eletti con il maggior numero di voti in ogni provincia, inclusa quella di Macerata. Inoltre, circa la situazione che sta caratterizzando la federazione provinciale del Pd maceratese, si chiede l’anticipazione dell’assemblea provinciale attualmente prevista per l’11 luglio, data troppo distante rispetto all’esigenza di avere subito un partito nel pieno delle sue funzioni e dei suoi poteri per imprimere quel cambiamento richiesto dalla comunità. Riteniamo, pertanto, indispensabile un rilancio immediato della politica e del Pd provinciali, puntando sui contenuti, sull’ascolto e su una forte progettualità in linea con quanto promosso dal partito nazionale, mettendo definitivamente da parte le divisioni ed i personalismi che fin qui hanno caratterizzato il nostro territorio».
Gli altri firmatari della nota sono: Paolo Teodori,Alessandro Biagiola, Luca Moroni, Francesco Giubileo, Roberto Dellorso, Mirco Monina, Cristina Lillini, Nicola Perfetti, Tommaso Leoni, Remo Matassoli, Manuela Frapiccini, Massimo Corvatta, Ulderico Orazi, Luca Castagnari, Franco Properzi, Ivana Properzi, Emiliano Liberati, Stefano Siroti, Salvador Caporalini.
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Che ogni “libera scelta” del neo presidente…. nel conferimento degli assessorati esterni …. solo ai consiglieri eletti con il maggior numero di voti in ogni provincia …..
Qualcuno estraneo al pd, scelto dopo una pubblica selezione con i titoli idonei, competente esperto e incensurato? Opzione non prevista! Un atto contro natura.
Fiordomo come il burattinaio dunque….
Dall’esito delle elezioni regionali, il sindaco leopardiano Fiordomo risulta come l’unico rimasto a piedi. E’ stato determinante con i quasi 1000 voti raccolti a Recanati per la vittoria di Ceriscioli alle primarie, contro il candidato maceratese Marcolini. Successivamente, però, il candidato sponsorizzato dal sindaco, Biagiola, non è stato eletto consigliere regionale, addirittura si è piazzato al quinto posto. Ma in quest’ultima occasione, bisogna rilevarlo, il Pd a Recanati non si è dimostrato monolitico. Il civitanovese Micucci, infatti – grazie all’aiuto dell’assessore regionale uscente Giannini – nella città di Leopardi ha raccolto circa 250 preferenze. Voti che se si fossero sommati a quelli riportati da Biagiola, avrebbero consentito al recanatese di risalire la graduatoria fino al terzo posto, cioè il primo dei non eletti. In questo caso sarebbe tornata utile la proposta avanzata adesso da Fiordomo di nominare nella giunta regionale i candidati più votati, Biagiola sarebbe divenuto consigliere. Così come stanno le cose, invece, l’architetto recanatese avrebbe solo la soddisfazione di risalire la classifica di un gradino. Forse neanche quello, perchè i maceratesi papabili per entrare nella giunta Ceriscioli, come noto, sono gli esterni Comi e Marcolini. Neanche a parlarne di un uomo vicino a Fiordomo quale segretario regionale del Pd. Dovesse lasciare Comi, per diventare assessore regionale, c’è in pole position Lucciarini.