Ceriscioli governatore delle Marche
Spacca il grande sconfitto

ELEZIONI REGIONALI - Il neo presidente festeggiato dai suoi: "Ha vinto il cambiamento. Non avremo vitalizi". La coalizione di centrosinistra governerà con la maggioranza assoluta. Il governatore uscente è superato da Gianni Maggi e Francesco Acquaroli: "Il progetto non è stato capito". Il sindaco di Potenza Picena: "Con la Lega una coalizione vincente"

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podio regionali

 

 

Ceriscioli brinda alla vittoria con lo staff

Ceriscioli brinda alla vittoria con lo staff

di Sara Santacchi

Le Marche vanno ancora al Pd e alla colazione di centrosinistra con Uniti per le Marche e Popolari Udc. Luca Ceriscioli stravince ed è il nuovo presidente delle Regione diventando il primo sindaco a sedere sulla poltrona di governatore. Il vantaggio decretato fin dalle prima proiezione ha rassicurato Ceriscioli che subito nelle prime dichiarazioni si è intestato la vittoria: «Per la prima volta un sindaco in Regione, con tutta la concretezza che questo mestiere comporta». Il candidato del centro sinistra è, infatti, l’ex primo cittadino di Pesaro e proponendosi come “Il sindaco delle Marche” ha convinto l’elettorato conquistando il 42% dei consensi. Soddisfazione della segreteria del Pd: “Ha vinto il cambiamento. Abbiamo un presidente una maggioranza e un programma. Da domani al lavoro e tutti ci confronteremo e lavoreremo per il bene della comunità marchigiana. Alto astensionismo dovuto alla situazione difficile di questi anni che si traduce in una rottura di fiducia e noi dovremmo recuperarla”. Ai microfoni di Sky Tg24 Ceriscioli, dopo la conferma di aver conquistato l’intero premio di maggioranza (18 seggi su 30), ha detto: «Abbiamo interpretato coerentemente quella che è la linea del Partito Democratico di cambiamento e con la capacità di proporre un nuovo gruppo di dirigenti per affrontare tutto quello che è accaduto e cambiato nella nostra regione. Penso che questo messaggio sia stato colto in maniera positiva, in un momento un po’ in controtendenza per il Pd nazionale, ma ci permetterà di governare meglio la regione portando avanti il programma». Non è mancato un commento sul risultato del grande sconfitto da Gian Mario Spacca: «25 anni di regione ininterrotta sono un’enormità e molti marchigiani non hanno ben visto il cambio di casacca e il messaggio glielo hanno dato, è un segno di ricerca del cambiamento».

Selfie del neo presidente

Selfie del neo presidente

Riguardo al suo insediamento, poi, afferma subito: «Il nuovo governo delle Marche non avrà vitalizio. Le indennità sono state equiparate a quelle del capoluogo di regione, saranno ridotti gli staff, è ridotto il numero dei consiglieri, un grande sforzo in questa direzione è stato fatto. Saremo rigorosi nell’uso dei soldi pubblici, ma bisogna anche fare i fatti». Secondo nelle preferenze dei marchigiani, il candidato Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle, per la prima volta in lizza in Regione ottenendo il 21,87%. A destare tanto clamore quanto stupore il fallimento del progetto Marche 2020-Area Popolare. Il presidente uscente della Regione Gian Mario Spacca è addirittura superato dal candidato Lega-Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli che diventa così il rappresentate del centrodestra marchigiano con un buon 18,85%.  Spacca è solo quarto e col 13,8 % dei consensi l’elettorato boccia la decisione e il percorso intrapreso in queste elezioni di candidarsi col centrodestra, dopo i due mandati col Pd. Amareggiato ha lasciato ai social le prime dichiarazioni commentando: «Non resta che prendere atto del risultato delle urne. Il dato elettorale indica che il nostro progetto per le Marche non è entrato nel cuore dei marchigiani, come avremmo sperato. I cittadini sono sovrani e hanno compiuto la loro scelta, che merita rispetto. A Luca Ceriscioli – ha detto – rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo è particolarmente complesso e gli richiederà il massimo impegno». Notevole e forse sorprendente l’affermazione del candidato Francesco  Acquaroli, sindaco di Potenza Picena, spalleggiato da Fdi-An e Lega e dai leader nazionali Giorgia Meloni e Matteo Salvini, entrambi più volte nelle Marche per sostenerlo durante la sua campagna elettorale: «Grazie a tutti per questo risultato straordinario- ha commentato entusiasta-. Fratelli d’Italia si conferma una realtà vivace e in straordinaria crescita. Gli amici della Lega hanno dimostrato lungimiranza costruendo con noi una coalizione vincente. Abbiamo dimostrato insieme che l’alternativa nelle Marche è possibile. E sarebbe stata ancora più realizzabile se altre forze del centrodestra non avessero fatto scelte di palazzo che gli elettori hanno puntualmente punito. Da domani siamo in campo per realizzarla»

 



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