di Giuseppe Bommarito
In mancanza di ulteriori visibili sviluppi dell’inchiesta della Procura di Macerata sulla presunta concussione che ha coinvolto il consigliere comunale Guido Garufi, la situazione ad un osservatore poco attento poteva sembrare in fase di stasi, se non scivolata su un vero e proprio binario morto. Certo, a livello di opinione pubblica si percepiva ancora una discreta tensione nel Palazzo di piazza della Libertà e negli uffici dell’ex Distretto, ma forse qualcuno in città aveva cominciato a pensare che, dopo gli incalzanti e drammatici avvenimenti delle ultime settimane, intrisi di tragedia e di dolore autentico, ma pure di soldi veri (e non frutto di sola fantasia: il tesoretto custodito in una cassetta di sicurezza a Cingoli), oramai i generosi sforzi del Procuratore Giorgio di fare luce sulla presunta mazzetta da 35.000 euro fossero destinati ad arenarsi, a fare i conti cioè con la spontanea solidarietà criminale che si crea tra concusso e concussore e che spinge inevitabilmente verso il silenzio più assoluto.
Ebbene, niente di più sbagliato di tale considerazione. D’altra parte, l’intercettazione ambientale che parla di questi soldi, presunto frutto di malaurbanistica, esiste e, come scriveva nel diciottesimo secolo Pietro Metastasio, poeta e drammaturgo insigne: “Voce dal sen fuggita, poi richiamar non vale: non si trattien lo strale, quando dall’arco uscì”. Essa ormai è trascritta nero su bianco e non potrà certo essere cancellata con un tratto di penna, contiene anche riferimenti ad una precisa volumetria, insomma è viva e lotta con noi, e pertanto, vera od inventata ad arte da Guido Garufi per sorreggere il fratello Giuseppe con un meccanismo psicologico in verità piuttosto contorto, ha comunque segnato in maniera plastica il passaggio ad un’altra fase, del tutto diversa rispetto al passato, nelle gestione giudiziaria delle sconvolgenti vicende urbanistiche maceratesi: quella dell’intervento attivo ed attento della Procura maceratese sul ruolo di politici, amministratori e pubblici funzionari interessati all’urbanistica, all’edilizia ed ai lavori pubblici, e non certo limitatamente al fatto specifico dell’incendio dell’archivio dell’Ufficio Urbanistica e alla vicenda Garufi. Un vero e proprio spartiacque, in un certo senso.
E così, mentre i gruppi di potere interni al Pd, ben presenti in Giunta, in Consiglio e nella stessa Commissione Ambiente, hanno iniziato (nel tentativo di far capire l’uno all’altro che se dovesse morire Sansone allora moriranno anche tutti i filistei) ad inviarsi a mezzo stampa messaggi fortemente intimidatori, la Procura ha piazzato due colpi particolarmente efficaci ed altamente significativi.
L’area sequestrata in via Mattei a Macerata
Ma prima di raccontare del Procuratore Giorgio, parliamo un attimo del Pd maceratese, oramai – almeno a parole – quasi del tutto “renzianizzato” ed oggi al centro di uno scontro di potere violentissimo. Ha iniziato il sindaco, il Pd Carancini, un paio di settimane fa, lanciando strali velenosi contro la Commissione Ambiente e Territorio, presieduta dal Pd Carelli (ora neorenziano, ma non a denominazione di origine controllata), accusata di essersi sempre messa di traverso, di aver voluto andare oltre le proprie funzioni, di aver costituito un costante contropotere rispetto all’esecutivo, in poche parole qualificata come una serpe in seno alla stessa maggioranza di centrosinistra.
Pronta, e altrettanto pesante, la replica della Commissione di Luigi Carelli, geometra, il consigliere salito due anni fa insieme ad altri sodali agli onori della cronaca per essersi battuto, con la vigoria di una leonessa che difende i suoi cuccioli in pericolo, affinchè il Comune di Macerata acquistasse uno scosceso terreno di Fontescodella, forse inidoneo anche alla stessa coltivazione agricola, ad un prezzo assurdo, addirittura raddoppiato rispetto alla già alta stima dell’Ufficio Tecnico Erariale, per costruirci sopra una fantomatica Cittadella dello Sport. In effetti, la stizzita risposta della Commissione a Carancini è stata dura un bel po’, arrivando a proporre una Commissione di inchiesta per quelle operazioni urbanistiche che il primo cittadino – evidentemente non considerato da Carelli e dai suoi come un cavaliere senza macchia e senza paura – ha voluto sin dall’inizio gestire in prima persona, a partire dalla vicenda, effettivamente assurda ed altamente ambigua, del nuovo polo natatorio, per arrivare ad una variante, che sarebbe irregolare, riguardante Collevario; e poi bisognerebbe mettere il naso anche nell’isola ecologica contigua alla palestrona di Fontescodella, dove pure c’è qualcosa che non va; ed infine – ha fatto capire il furente Carelli – c’è tutta la vicenda della Nuova Via Trento s.p.a., con annessi il nuovo supermercato Conad e l’edificio ex VAM, caratterizzata non solo dalla mancata riqualificazione solennemente promessa a destra e a manca, ma anche da situazioni inenarrabili in ordine a volumetrie indebitamente concesse e ad oneri di urbanizzazione calcolati in maniera abbastanza strana (vicenda che, tra l’altro, dimostrerebbe anche la ricostituita saldatura tra Carancini e l’ex assessore Mauro Compagnucci, oggi apparentemente uniti da una tacita intesa a non intromettersi nelle situazioni urbanistiche che in questo momento ad essi stanno rispettivamente più a cuore: per il sindaco, la bufala del polo natatorio; per Compagnucci, la riqualificazione di via Trento e della parte alta di via dei Velini, ancora assurdamente incompleta, con grave pregiudizio della collettività maceratese).
Insomma, cannonate vere e proprie, per adesso non ad altezza d’uomo, ma utili a far capire a chi deve capire che, se si aprirà un varco nell’omertosa gestione urbanistica maceratese, esso allora travolgerà a catena tutti i potentati d’affari targati PD, nessuno escluso.
E qui torniamo dalle parti del palazzo di giustizia, dove, proprio mentre infuriava la guerra intestina piddina, il Procuratore Giorgio, senza fare grandi proclami (e in un clima almeno apparentemente più rasserenato con gli avvocati penalisti di Macerata), ha piazzato due colpi niente male, da vero stratega, oltre che da uomo di diritto. Il primo: l’annunzio che ha nominato un perito di grande professionalità per averne il necessario supporto tecnico non solo e non tanto sulla vicenda Garufi, ma anche e soprattutto su altre questioni ben più significative, tutte rientranti, almeno a mio avviso, nella malaurbanistica maceratese. E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta: pensiamo alla vicenda dell’IRCR, alla falsa riqualificazione di via Trento, al polo natatorio, alla Cittadella dello Sport, al supermercato di via Mattei, all’operazione di piazza Pizzarello, salvo altre. Insomma, cose veramente grosse, per tutti i gusti.
E poi, il secondo colpo ad effetto, dal fortissimo valore simbolico: un bell’avviso di garanzia, con tanto di sequestro dell’area, allo stesso Luigi Carelli per lavori edilizi senza autorizzazione (leggi l’articolo). Come a dire, a lui e a tutti gli altri sepolcri imbiancati dell’urbanistica maceratese, abituati da decenni all’impunità più assoluta e più arrogante: state in guardia, signori, perché adesso la musica è cambiata, e non poco.
Su questa vicenda di Carelli è bene però spendere qualche parolina in più e fare anche una qualche rievocazione del recente passato, perché veramente il caso merita attenzione. In primo luogo, per la risposta carelliana, un vero e proprio concentrato ulteriore di sfrontatezza, alla Cetto La Qualunque: sì – ha detto Luigi Carelli – ho realizzato senza autorizzazione un muretto di 15 metri, in certi punti alto sino a più di un metro e mezzo, con tanto di cordolo ribassato sul marciapiede pubblico (ribassamento autorizzato chissà da chi a servizio di un’opera abusiva), ma è una sciocchezza, e poi così fan tutti; prima si costruisce e in seguito si chiede la sanatoria. Infine la chiosa finale, un autentico capolavoro: io sono stato colpito solo perché sono un consigliere comunale, quasi un perseguitato politico.
Insomma, dette da uno che si fregia di essere Presidente della Commissione Ambiente e Territorio e che dovrebbe vigilare per conto dell’ente pubblico circa il rispetto della legalità, queste frasi sono, oltre che una stupidaggine colossale, anche una cosa gravissima, ma – statene pure certi – nessuno, nella maggioranza di centrosinistra e neanche nello stesso PD, lo farà dimettere dal suo incarico. Non è avvenuto nemmeno quando è scoppiata la storiaccia penosa della Cittadella dello Sport, che scandalizzò l’intera città, figuriamoci adesso!
Ma ora, lasciato il perseguitato politico Carelli in buone mani (d’altra parte, il suo difensore è lo stesso segretario comunale del PD, il valido avvocato Paolo Micozzi, colui che in teoria dovrebbe pretenderne le dimissioni), concentriamoci sulla “location” di questo benedetto muretto di confine, posto in una fascia di terreno sita dietro casa del Carelli, in via Cincinelli, esattamente al di sopra della strada più alta presente nell’area del supermercato Oasi, quello inaugurato qualche mese fa. Questa fascia di terreno risulta di proprietà della Sofim s.r.l., una società a responsabilità limitata con sede a Pollenza, che l’avrebbe poi ceduta, per qualche sconosciuto motivo, in comodato a Carelli.
Ebbene, qualcuno si ricorderà che tutta questa zona, ubicata tra via Urbino, via Mattei e via Cincinelli, venne inserita quasi di prepotenza nella minitematica (una gigantesca variante al PRG a macchia di leopardo, predisposta nel secondo mandato Meschini e portata a termine da Carancini) tramite un’osservazione dei privati interessati, che chiesero di trasformare un’area scolastica in zona residenziale e di completamento, con una nuova area commerciale a ridosso (quella ove poi in effetti è sorto il nuovo supermercato Oasi). Pochi sanno però che gli uffici ed anche la stessa Giunta Municipale, esaminata la situazione, espressero addirittura, nero su bianco, un parere negativo, di non accoglimento. Tuttavia, quando si passò in Consiglio Comunale per votare sia sull’osservazione dei privati che sui pareri negativi di cui sopra, il nostro Carelli (Presidente della Commissione Ambiente e Territorio anche nel secondo mandato Meschini) si levò in piedi e nel disinteresse generale parlò testualmente, ma falsamente, di un parere “favorevole” dell’ufficio (era vero, invece, il contrario), sicchè alla fine l’osservazione passò, con grande soddisfazione non solo della Sofim s.r.l., ma anche dell’allora consigliere PD, forse già capogruppo, Narciso Ricotta (la cui famiglia aveva delle proprietà in quell’area), all’epoca fiero avversario di Carancini in ogni seduta del Consiglio Comunale, ed oggi, entrato in Giunta da qualche mese come assessore ai servizi sociali, gran pacificatore piddino ed oramai anche lui renziano di seconda generazione.
Quanto alla Sofim s.r.l., essa, all’epoca dell’operazione di cui stiamo parlando, vedeva come socio di maggioranza relativa, accanto ad alcuni soci privati ben identificati, anche una società fiduciaria, la Fiduciaria Marche s.r.l., con sede in Ancona. Ora, se pensiamo che una società fiduciaria serve a garantire la riservatezza di chi vuole effettuare un’operazione senza apparire in alcun modo, viene spontaneo chiedersi per quale motivo, nell’ambito di quella che tutto sommato era una normale operazione immobiliare, sia pure maturata all’esito di notevolissime forzature e grazie a palesi complicità ed appoggi politici, qualcuno abbia sentito l’esigenza di mantenere celato il proprio nominativo. Tutto legittimo, per carità, le società fiduciarie sono previste per legge, servono a tenere nascoste certe facce, ma la curiosità resta. E restano anche i cattivi pensieri.
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A pensar male spesso ci si azzecca………………..
Qua hanno azzeccato nel mal pensiero!
Forza Procuratore Giorgi, la politica e chi gira intorno ad essa vi potrà far sentire l’isolamento istituzionale ma la cittadinanza, quella sana, le vuole un gran bene.
Caro Peppe,
a ogni tua inchiesta il mio affetto e la mia stima per te crescono al quadrato. Anzitutto per come le racconti, le cose: nessun cedimento alla retorica o al moralismo, semmai un filino di (tragica) ironia e una chiarezza meritevole del migliore degli elogi.
Nel corso di questi mesi ho letto nomi, cognomi, inciuci, fotocopie di documenti, spiegazioni di come le pastette si concretizzano: sì, caro amico mio. Hai la pregevole qualità di rendere limpide talune manovre che sfuggono ai più, come quando Poirot o Miss Marple, col massimo candore, rivelano chi è in realtà l’assassino. E tu ti senti un cretino, perché avevi complicato chissà quanto la trama, mentre leggevi, e invece era tutto sotto i tuoi occhi. Solo che non sapevi leggerlo, non sapevi interpretarlo. Credo sia questo, il tuo merito maggiore.
Poi, certo, c’è la spregevole e avvilente sensazione che davvero non vi sia mai limite al peggio. Come una sorta di delirio, di febbre ossessiva, di vizio incoercibile e irrefrenabile, che nel tempo – anziché far maturare ad alcuni la decisione di darsi almeno una calmata e contentarsi – li ha spinti a fare sempre di più e sempre di peggio. Come un cancro che divora pazientemente tutte le cellule sane che trova. Come un tarlo che senza ritegno polverizza anche il legno più sano. E noi gente a guardare: felici, da una parte, di poter dormire i nostri sonni tranquilli di poveri (e non di miseri, che è – come si evince… – tutt’altra cosa). Ma contemporaneamente turbati e anche molto infastiditi per l’andazzo che non accenna a modificarsi.
Tu, Peppe, in questi mesi ci hai messo dinanzi agli occhi la concretezza di tanti e troppi nostri sospetti. Hai, in un certo senso, saziato le nostre sensazioni fino a quel momento senza riscontri. Dall’altro, hai accentuato il nostro sfinimento. Specie vedendo che, nonostante le tue inchieste e la nostra indignazione, sinora niente è cambiato. Ormai la nostra speranza civica è al lumicino.
Mi auguro un Natale che sia realmente una rinascita. Buon lavoro al Procuratore Giorgio ed anche a tutti gli altri cittadini di retta volontà.
Tutte cose accadute con l’assenso (se non di più) dei maceratesi, spero che non perseverino ancora ma non ci credo.
Ma non è lo stesso pd (e l’idv?) che a livello nazionale chiede le dimissioni pagliuzza degli altri e non le travi dei propri ?
«Impunitas semper ad deteriora invitat»
(locuzione latina la cui traduzione è: l’impunità invita sempre a cose peggiori)
Azzarola….. ma qui non si tratta di merende…. sono pranzi di nozze
Per i meno preparati, come me : che cosa è e a cosa serve una fiduciaria ?
La società fiduciaria è un’impresa che assume l’impegno di amministrare i beni per conto terzi.
La gestione fiduciaria trova origine nell’intestazione a nome della società di titoli azionari appartenenti a terzi, mentre la titolarità di essi rimane in capo all’affidante. La società fiduciaria è sottoposta a particolari controlli pubblici.
La s
ocietà fiduciariala è tipica di chi non vuole apparire come socio in società di capitali e non rendere pubblico quindi il suo nome.Tale ano
nimato è quindi coperto dalla società fiduciaria. Questa regola vale anche in caso di fallimento della società in cui la fiduciaria figura come titolare delle quote di capitale.
Fonte wikipedia.
Ok.
Apprezzo gli interventi dell’Avvocato Bommarito, non solo per i contenuti ma soprattutto per la loro pacatezza e chiarezza di esposizione. Di più. Non tutti hanno il coraggio di metterci la faccia e di esporsi in prima persona. Io per esempio appartengo alla categoria di quelli che hanno visto cose che voi umani neanche immaginereste, eppure nonostante il benservito che mi è stato dato, non ho mai avuto il coraggio di denunciarle. Il mio breve periodo di lavoro in un ente pubblico mi ha come destato dalla realtà ovattata del, quelle sono cose che si sentono solo nei telegiornali o si leggono solo sui giornali. Ho fatto solo delle circostanziate segnalazioni agli organi competenti, mai denunce scritte. Eppure non c’è mai stato nessun approfondimento delle questioni segnalate. E tutto va avanti come prima, solo per tenere in piedi l’ennesimo ente pubblico inutile alla collettività, destinato solo a rimanere in piedi per poter assegnare un piccolo feudo di potere a qualche partito politico, assegnare una poltrona di presidente al politico di turno e pagare profumatamente il relativo consiglio di amministrazione.
Forse una persona come il procuratore Giorgio potrebbe farmi trovare il coraggio di uscire dall’ombra.
Vorrei fare alcune precisazioni sulle informazioni dell’Avvocato Bommarito.
1) Il parere dell’ufficio tecnico riguardante l’osservazione n. 84 inerente la richiesta della SOFIM s.r.l., aveva da parte dell’ufficio tecnico parere favorevole con lievi modifiche a quanto richiesto e non contrario a quanto dichiarato nell’articolo, citando:
“l’osservazione trova fondamento nel peso sulla proprietà, in posizione ambita, del vincolo espropriativo per le previsioni di attrezzatura scolastica e verde pubblico. La richiesta dell’osservazione cerca di liberare la proprietà da tale gravame, non risolvibile in tempi brevi. L’osservazione risulta accoglibile nell’ottica di risolvere la problematica acquisendo tutte le aree pubbliche del comparto della nuova configurazione, compreso il vigente tronco di grande viabilità e di ottenere la realizzazione di consistenti parcheggi, un nuovo tronco stradale ipotizzato da tempo ed una piccola struttura scolastica. La proposta del richiedente, oltre che la rappresentata incongruenza del mantenimento di vincoli gravanti sulla proprietà privata a fronte di una non attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, anche la possibilità di acquisire al patrimonio comunale consistenti superfici di aree per la realizzazione di importanti opere pubbliche in parte da realizzare a spese del privato, quali viabilità, parcheggi, verde ed attrezzature scolastiche in conformità con le attuali previsioni di PRG. Si propone quindi l’accoglimento.”
2) Nei vari articoli dell’Avvocato Bommarito viene ripreso più volte l’operato del presidente della commissione urbanistica comunale. Forse l’aver scoperto che l’Avvocato Bommarito era socio (al momento in cui fu approvata la variante denominata “Piano Casa”) di una ditta denominata “IL BRACCIALE” che ha visto edificare nella frazione di Piediripa oltre 100.000 mc di residenziale (una delle più grandi lottizzazioni del comune di Macerata) ed inoltre tale commissione ha preso atto che le polizze fidejussoree a garanzia delle opere di urbanizzazione risultavano false (su questo sono ancora in corso le indagini da parte della Guardia di Finanza) e che ancora oggi sono prive di qualsiasi garanzia così da non adempiere quindi agli impegni presi e sottoscritti dalla società con il comune tramite sottoscrizione di convenzione. Inoltre la commissione ha anche rilevato che i primi appartamenti ultimati erano abitati da famiglie prive della regolare agibilità tanto da creare imbarazzo agli stessi residenti che loro malgrado erano costretti ad abitare in appartamenti in modo abusivo.
Tali affermazioni possono essere riscontrate negli atti pubblici del Comune di Macerata e non nella fantasia delle persone …
buon lavoro a tutti
Guarda guarda come spuntano fuori commentatori anonimi (ma fino a un certo punto viste le informazioni che mettono) e mai visti primi come Nic Gear. Avanti così avvocato, non fatevi intimidire. E buon lavoro al procuratore, finalmente qualcuno smuove le acque.
Piuttosto che votare i soliti (che fanno solo bla-bla-bla) voterò PARTITO VIOLA
A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire…
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare
(Ligabue)
Per Nic Ger
Nella delibera di Consiglio Comunale del 10.11.2009 n. 86, che chiunque può rinvenire nel sito del Comune, per quanto riguarda l’osservazione n. 84 (quella di cui si parla nell’articolo), la stessa è stata testualmente presentata alla discussione con proposta di “non accoglimento”. Eppure, proprio poche righe dopo, il Presidente Carelli dice esattamente il contrario: “… dopo aver valutato il parere favorevole dell’ufficio e la scheda tecnica da questi elaborato”.
Per quanto riguarda la questione del Bracciale, ormai vecchia come il cucco, società di cui sono socio per motivi ereditari (e vorrei non esserlo, tanto che sono disposto in qualsiasi momento a cedere le mie quote a chiunque mi faccia una ragionevole offerta: alcune quote peraltro dopo la morte di mio figlio le ho già vendute; per altre, sono in cerca di acquirenti), la Commissione Ambiente e Territorio, quanto alle fideiussioni risultate false, non ha scoperto un bel niente. La scoperta l’ha fatta la società, che ha immediatamente presentato una denunzia all’autorità giudiziaria ed attualmente è costituita parte civile contro l’imputato nel procedimento penale in corso presso il Tribunale di Macerata.
Vero è invece, per tornare a parlare del Presidente della Comm.ne Ambiente, che una volta, un anno e mezzo fa circa, lo stesso Carelli si presentò in cantiere e, parlando con il Presidente della società Il Bracciale Ulderico Lambertucci, disse che la Commissione stessa avrebbe potuto avere un occhio di riguardo verso il Bracciale se solo il sottoscritto avesse cessato di scrivere articoli in materia di urbanistica. Questo sciocco tentativo di ricatto, che non ha avuto alcun esito (visto che ho seguitato a fare il mio dovere di cittadino libero, che non deve rispondere a nessuno), potrà essere confermato dallo stesso Lambertucci, ma anche dalla consigliera Deborah Pantana, che era presente all’incontro.
Caro Giuseppe non entro nel merito di un commento anonimo ma del tuo ultimo si: il merito del colloquio erano alcune difficoltà economiche della ditta di Lambertucci con ben sai, visto che ne abbiamo parlato tante volte ed era in discussione da parte dell’amministrazione una delibera per la rateizzazione degli oneri, poi approvata all’unanimità per impedire che tante ditte fallisse e la gente perdesse il lavoro; mentre si parlava è ovvio che si è anche detto di te ma nessuno come ti ho successivamente spiegato al telefono ha detto che tu non dovessi esprimere i tuoi pensieri. Lambertucci. Il maratoneta di Dio, lo stimo tanto quindi mi sembrava giusto sentire le sue istanze e che lo facesse anche Carelli e quindi l’amministrazione. Su di te privatamente e pubblicamente ho sempre tifato per le tue inchieste. Ciao
Cosa vuol farci avvocato, purtroppo siamo tutti vittime della malapolitica e credo che nei Comuni ci sia l’imbarazzo della scelta, ma anche dell’opportunismo di tutti noi, ormai votati e pensare solo ai nostri interessi, nel grande come nel piccolo. Si figuri, tanto per fare un esempio sciocco, che basta essere flgli di qualche noto medico per anticipare una mammografia prevista per il 2014 fino all’eseguirla immediatamente in ospedale alla faccia di altri che da comuni mortali hanno aspettato il loro turno. Quindi di cosa ci vogliamo meravigliare, siam tutti bravi a predicare ma come giustamente dice Lei…così fan tutti!
All’algido ruolo di tutela della privacy finanziaria che la legge attribuisce alle società fiduciarie fa da caliente riscontro ciò che capita di leggere a proposito del ruolo che spesso le fiduciarie giocherebbero nei sistemi di riciclaggio di denaro, vedi ad esempio in http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-24/sistema-riciclaggio-marino-processo-064644.shtml).
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/44251CMC0207?tipodoc=0&organo=1&Servizi =&numdelibera_da=86&numdelibera_a=86&anno_del=2009&sel_gg_dal=GG&sel_mm_dal=MM&sel_aa_dal=AAAA&sel_gg_al=GG&sel_mm_al=MM&sel_aa_al=AAAA&TipoRicC=T&strParola=inserire+qui+la+parola+o+la+frase&TipoRicE=1
Questo il link in cui sipuò leggere la delibera di cui si parla nell articolo, primo documento dei tre. L osservazione 84 si trova Pagina 32 e riporta un parere di ‘ non accoglimento ‘. Il consigliere ricotta al momento della votazione esce dall aula e chiede espressamente di non essere dichiarato presente.
Un riepilogo di tutte le osservazioni si trova in calce al documento. Anche li a pag 57 l osservazione 84 presentata dalla sofim srl riporta un parere di ‘non accoglimento ‘ dell ufficio.
Così si legge dal sito del comune.
fanno benissimo….siamo in Itaglia
Poi quanti chiedono vari favori o raccomandazioni in citta alla Chiesa al Vescovo a qualche massone..notabile x convenienza?…,I vari Berlusconi, Ligresti, Fiorito, ecc fanno bene..anzi fossi in loro farei molto ma molto di piu tanto nessuno fa niente.
PArlando di vincoli urbanistici o paesaggistici…forse il piu grande scempio di Macerata si trova oltre le Vergini in quel mostro in cima alla collina…il seminario…mi pare neocatecumenale o simile.
L’Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli “Prezzolini codice della vita italiana”
Nella nostra morale ufficiale è presente,in tutta evidenza,un concetto falso della coerenza che dovrebbe essere soltanto il principio di applicare nella pratica quanto si sostiene a livello di teoria,niente di più e niente di meno.La prima repubblica ed il sistema dei partiti che la governavano sono crollati dietro una potente spinta di massa avverso una corruzione dilagante a tutti i livelli,spinta dalla quale sono nati nuovi partiti o altri,prima apparentemente marginali,sono rimasti in campo con qualche aggiustamento adatto al nuovo contesto generale.Nella seconda repubblica IN MANO AI NUOVI O RINNOVATI PARTITI si è visto e si continua a vedere di molto peggio in fatto di corruzione.La rivoluzione,capolavoro di furbizia,è venuta avanti con il motto levati tu che adesso tocca a me. Giovanni Bonfili.
Complimenti al buon lavoro di Pubblica informazione svolta dall’Avv. Bommarito, sempre puntuale, precisa e particolarmente comprensibile alla maggioranza dei Cittadini. Buon lavoro a tutta la Procura di Macerata guidata dal Dott. Giorgio, che in questo particolare momento , forse come mai accaduto a Macerata è certamente sostenuta nella sua azione dalla maggioranza dei Cittadini. Grazie di nuovo del Vostro lavoro ,ne abbiamo urgente bisogno.