Fervono da qualche settimana i lavori per costruire la nuova rotatoria tra via Mattei, via San Francesco e via Cincinelli, e molti cittadini, allarmati da notizie più o meno vere che circolano a mille, chiedono insistentemente spiegazioni, non tanto sulla rotatoria in sé quanto sull’intero intervento edilizio che ricomprende questa opera. Già alcune notizie, in verità, sono uscite sulle cronache locali, compreso questo giornale, descrivendo il progetto, che prevede, oltre alla rotatoria finalizzata ad eliminare gli attuali semafori, nella parte a sud, gestita dalla Magazzini Gabrielli s.p.a., l’ennesimo centro commerciale (a tre piani) accessibile da via Mattei, un parcheggio, un edificio scolastico da lasciare al grezzo e un minuscolo parco pubblico, mentre invece nella parte a nord, di competenza della Sofim s.r.l. (una società con sede in Pollenza), nuove costruzioni di edilizia residenziale in via Urbino per circa diecimila metri cubi.
Su tale progetto si è espresso sulla stampa con grande entusiasmo l’assessore Pantanetti, fresco di delega all’urbanistica (in precedenza invece ai lavori pubblici), evidenziandone gli aspetti positivi in termini di viabilità e per le opere pubbliche destinate ad essere tradotte in realtà dal privato, cedute al Comune di Macerata ancora prima di essere realizzate: il parcheggio a ridosso del centro commerciale; il piccolo parco pubblico di appena un ettaro, confinante con via Mattei, “dove fare passeggiate e jogging” (???); e infine la struttura scolastica grezza da 600 metri quadrati, di cui, sempre a detta di Pantanetti, bisognerà studiare la destinazione (!!!). Affermazioni in parte accettabili (soprattutto per quanto riguarda la prevedibile utilità della rotonda), per il resto abbastanza discutibili. Tuttavia, prima di esprimere valutazioni più precise, è bene ripercorrere la storia di questo progetto sicuramente destinato a cambiare la fisionomia dell’intera zona dei Cappuccini di Macerata. E’ un’altra di quelle storielle istruttive e utili a capire come in questa città venga gestita l’urbanistica, mettendo regolarmente sotto i piedi l’interesse della collettività.
La vicenda di questa ennesima rotonda si inserisce nella cosiddetta “minitematica”, che – contrariamente a quanto potrebbe far pensare la denominazione riduttiva e tranquillizzante – in pratica è una imponente variante al piano regolatore generale di Macerata, che ha fatto ulteriormente lievitare la volumetria edificabile in città, già pesantemente gravata dal milione e passa di metri cubi decisi poco tempo prima dall’Amministrazione Comunale con il piano casa.
Stiamo parlando, infatti, complessivamente di 437.210 metri cubi di nuova volumetria edificabile (un’enormità: e per fortuna che si trattava di una minitematica, figuriamoci cosa sarebbe avvenuto se si fosse trattato di una maxitematica!), spalmati in ben 128 interventi edificatori autorizzati con la variante in questione (in pratica, a mio avviso, la rinunzia conclamata ad una programmazione urbanistica di carattere generale e il trionfo della politica edilizia ed urbanistica a macchia di leopardo, cioè ad personam, usata dalla maggioranza di centrosinistra anche per evidenti finalità di tipo elettoralistico, tanto che all’epoca si parlò pure di voto di scambio), impostata nell’ultimo periodo della seconda Giunta Meschini, cioè nell’aprile e nel novembre del 2009, e poi approvata in via definitiva nell’ottobre 2010 dall’attuale Amministrazione Comunale a guida Carancini.
L’intervento in questione venne a suo tempo proposto dalla Sofim s.r.l., ma non incontrò il favore degli uffici comunali (il Servizio Gestione del Territorio) e della stessa Giunta Meschini, tanto che nei primi giorni del mese di novembre 2009 approdò, per le prime decisioni al riguardo, con un parere negativo nella terza Commissione Consiliare, la commissione urbanistica, anche nel corso del precedente mandato consiliare presieduta dal mitico Luigi Carelli (sì, proprio lui, l’uomo del PD, corrente del mattone, che nella vicenda della cittadella dello sport di Fontescodella ha dato il meglio di se stesso, proponendo in tutti i modi l’acquisto da parte del Comune di un campo di patate per farci niente, ad un prezzo molto superiore a quello stabilito dall’Agenzia del Territorio e dallo stesso potenziale venditore).
A questa Commissione Consiliare, infatti, di fatto spogliando delle sue mansioni i competenti uffici comunali – cose che stranamente capitano solo a Macerata e che non possono spiegarsi nemmeno con le pur rilevanti funzioni in materia urbanistica della Commissione stessa a termini di statuto comunale – venne assurdamente affidato un compito addirittura istruttorio su tutte le proposte di inserimento nella minitematica e di esame delle relative osservazioni. E la Commissione, con un voto in verità bipartisan, decise “dopo aver valutato il parere favorevole dell’ufficio” (parere – come si è visto – in realtà negativo) di proporre al Consiglio Comunale un emendamento migliorativo del progetto della Sofim s.r.l., chiedendone l’accoglimento.
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 10 novembre 2009, in sede di esame delle varie osservazioni e di approvazione definitiva della minitematica, nonostante la dichiarazione dell’allora Sindaco Meschini, che, con riferimento all’intervento in questione ma senza specificare alcunchè, si disse solennemente “contrario nel merito e nel metodo all’emendamento proposto dalla Commissione”, su proposta della Commissione stessa approvò il progetto, ancora una volta con una maggioranza trasversale, due astensioni anch’esse trasversali e due voti contrari (il Sindaco Meschini e l’allora consigliere comunale semplice Marco Blunno, attuale superassessore della Giunta Carancini). Molti i consiglieri assenti o usciti dall’aula per incompatibilità di tipo personale, tra i quali un esponente di rilievo del PD, il cui padre era proprietario di uno spicchio di terra ricadente nell’area in questione.
La minitematica terminò poi il suo iter burocratico sotto le gestione Carancini, per essere poi, subito dopo, impugnata al TAR Marche dalla lista Maceratiamo e da numerosi cittadini residenti nel rione Santa Lucia, quello più toccato dallo sconquasso edilizio e urbanistico derivante dal progetto di cui stiamo parlando. Nel ricorso, meritevole per il tentativo di tutelare veramente l’interesse pubblico (dimenticato da chi avrebbe dovuto rappresentarlo), si evidenziavano diversi profili di illegittimità, alcuni dei quali riguardavano in special modo proprio quest’intervento a cavallo tra via Mattei, via Cincinelli e via San Francesco. Poiché tuttavia in Italia le sentenze arrivano “a babbo morto”, quando in realtà spesso e volentieri servono ormai a ben poco, ecco che nei giorni scorsi le ruspe sono potute scendere in strada e iniziare i lavori, partendo appunto dalla rotatoria, destinata ad essere completata nei primi giorni di luglio.
E qui riprendiamo il discorso sulle dichiarazioni di questi giorni dell’assessore Pantanetti sulle opere pubbliche compensative destinate ad essere realizzate dal privato in cambio della volumetria assentita. Niente da dire, come già detto, sulla rotatoria in sé e sul parcheggio, che saranno certamente utili per il quartiere, snellendo un po’ il traffico e eliminando le macchine lasciate disordinatamente a destra e a sinistra. Invece il miniparco urbano, dove inserire un percorso salute e fare jogging, stretto tra una via trafficatissima qual è via Mattei e il parcheggio del centro commerciale che sorgerà, fa letteralmente crepare dalle risate (se non ci fosse da piangere, e non solo per le polveri sottili che lì saliranno a mille).
Ma peggio ancora deve dirsi per l’edificio scolastico di circa 600 metri quadrati, posizionato anch’esso nei pressi del parco urbano (con tutte le puzze dei tubi di scarico presenti per gran parte della giornata), che il privato consegnerà allo stato grezzo, che è stato valutato nel quadro dell’accordo compensativo ben 700.000 euro (azzardo, da profano: ma non è una stima un po’ troppo alta?) e che il Comune lascerà così com’è, visto che non ha i soldi per completarlo e anche perchè non sa a cosa destinarlo. Il tutto – lo ricordo ancora una volta – non secondo le bugie e le malignità di qualche fiero oppositore delle ultime maggioranze di centrosinistra, ma sulla base delle testuali parole contenute in una recentissima intervista dell’assessore Pantanetti.
Che dire quindi di questa struttura grezza piazzata lì vicino alla rotatoria in costruzione? Solo parolacce, a parer mio! E’ noto infatti che le opere compensative realizzate dai privati devono essere funzionali ad un reale interesse pubblico. Ma qui, nel nostro caso, questo edificio grezzo non si capisce a cosa servirà e soprattutto non si capisce perché sia stato inserito tra le opere compensative, visto che una scuola lì proprio non serve (tra l’altro, la recente politica scolastica comunale e provinciale è andata in direzione di una riduzione degli istituti scolastici, anche sacrificando strutture storiche), né ci sono i soldi per completare l’edificio e se veramente vi fosse piazzata bisognerebbe chiamare un’ambulanza e trasportare d’urgenza al reparto psichiatrico dell’ospedale di Tolentino chi dovesse prendere una tale decisione. In pratica, siamo arrivati all’assurdo per il Comune di ricevere, in cambio di volumetria assentita, un’opera pubblica, evidentemente decisa dal privato, di cui il Comune stesso non sa che farsene e che quasi certamente, con questi chiari di luna, resterà allo stato grezzo per decenni. Le domande che sorgono spontanee allora sono: ma siamo impazziti? Non era possibile concordare un’opera compensativa veramente utile per la città (ad esempio, i lavori di sistemazione della scuola di via Panfilo, che casca a pezzi, o di altri istituti scolastici cittadini)? La convenzione firmata tra Comune e privati può essere ancora rivista, magari cercando di salvaguardare almeno in parte quel poco di verde lì rimasto?
Come al solito, non resta che attendere inutilmente le spiegazioni che non arriveranno dall’Amministrazione Comunale e dalle forze politiche di maggioranza.
* * *
Per chiudere, un’ultimissima cosa, fuori argomento ma sempre in tema di trasparenza mancata e di assurdità varie. In una riunione avvenuta proprio oggi in Comune un rappresentante dell’IRCR è venuto a dire che l’ente non trova più (!!!) la delibera con la quale venne deciso il graziosissimo regalo di 11 milioni di euro all’Italappalti. Beh, se proprio questo è il problema che impedisce all’IRCR e al Comune di indagare, verificare, riscontrare, inchiodare alle proprie responsabilità gli autori di un tale misfatto, quella delibera, o, meglio, quelle delibere possono chiederle anche a me. Con spirito collaborativo sarò ben lieto di fornirle a chi nelle istituzioni deciderà di uscire dall’omertà di partito e di maggioranza e dalla logica degli inciuci trasversali.
***
– L’approvazione dello scorso anno in Consiglio (leggi l’articolo)
– La lettera aperta dell’avvocato Benedetti (leggi l’articolo)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Che dire…ormai macerata è ridotta proprio ad uno schifo..solo montagne di Cemento ovunque e senza nessun reale motivo..Centro commerciale a 3 piani e per chi? per riciclare i soldi? Complimenti ancora all’ennesimo brillante articolo dell’Avv. Bommarito….ma Macerata è ormai diventata, tolta la violenza, una citta della Sicilia: solo Cemento e i soliti notiche costruiscono, i soliti che progettano e i soliti che guarda caso hanno i terreni su cui poi si costruisce.
Questo intervento, Giuseppe, mi piace più di tutti gli altri perché e’ attuale e propositivo.
La critica al passato serve solo se e’ funzionale a migliorare il presente; la destinazione delle opere compensative che proponi mi sembra veramente da prendere in considerazione. Certo che, pero’, se i Consiglieri, Assessori, Segretari di partito avessero idee migliori sarebbe opportuno che le esprimessero prima dell’inaugurazione dell’opera finita.
MA……. NE Fà UN GIUSTA ???
Davanti a tanto scempio…
Davanti ad una politica che è solo far carriera e occupare poltrone..
Davanti all’ennesimo inutile stupro delle coscienze…
Davanti alle solite pastine, agli inconfessabili sotterranei inciuci, alla mediocrità dilagante…
Davanti ad una politica così talmente sputtanata che anche uno sciocco farebbe un passo indietro…
Questi imperterriti tirano dritto, come se non fosse cosa che li riguardasse…
Come se le cazzate, i traffici sottobanco, la stupidità congenita, il malaffare non sia opera loro…
Non dico un uomo saggio, ma un uomo normale, dotato di normale intelligenza, direbbe basta!
Poichè nessuno dice nulla, ma anzi addirittura sono anni che giustificano l’ingiustificabile, presumibilmente sono tutti uguali, destra e sinistra, sopra e sotto….
Ma verrà presto il giorno che questi pendagli da forca saranno chiamati a rendere conto delle loro azioni: e nessuno sarà salvato…..
Ma che te si ‘mmattitu, Peppe??
Je dici che c’hai le copie de le delibbere??? Chidù ce se joca le coronarie, co’ ssu scherzettu…
@ Cerasi
Scrivi a un certo punto: “Davanti alla mediocrità dilagante”. Ecco: secondo me non siamo nemmeno in presenza di geni, di talenti alla Arsenio Lupin. Qui da noi mediocrità, pochezza, arrabattismo alla meno peggio, grevità, ignoranze congenite pasciute e ferreamente autoreferenziali, cortezze d’intelletto e di progetto a fronte di appetiti formidabili, come se il padrone della giostra non tenesse famiglia e il giocattolo potesse davvero non rompersi mai. Ma i giocattoli si rompono, invece: anche quelli più tenaci e resistenti. E se anche resistono oltre ogni possibile e credibile resistenza, nel frattempo si stanno rompendo i fin troppo pazienti genitori di questi bambinoni maleducati e tiranni: cari concittadini genitori, li abbiamo coccolati fin troppo col nostro voto. Credo sia arrivata l’ora di mandarli a letto senza cena.
Perche il cittadino non reagisce e molto semplice:sbatterebbe non contro un muro di cemento ma di gomma che e molto peggio. Poi soprattutto l’italiano medio e il maceratese medio ancora di piu accetta tutto perche in fondo dentro di se spera che alla fine qualche vantaggio lo abbia pure lui….un figlio magari da sistemare, un parente, la moglie o l’amante…un appartamento da comprare a prezzo vantaggioso.
@ Unoqualunque
Un appartamento da comprare a prezzo vantaggioso? A Macerata?? Ma dove, ma quale?
Avv. Bommarito
Ormai è consolidata la Regola Carelliana : una rotatoria x (un supermercato + metri cubi di cemento minimo 10000 ) = Risultato economico solo del privato
Per quando riguarda il parco , ci sara’ anche il fiume Cemento, cosi’ qualcuno di noi cittadini potra’ andare anche a pesca !!!!!!!!!
Questa così detta “minitematica” è stata ereditata dalla precedente amministrazione. Personalmente non avrei costruito più un metro cubo in tutto il territorio comunale (mi sembra che i supermercati sono troppi e gli appartamenti già costruiti non riusciremo mai a venderli tutti). Sono anche abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, cioè un risvolto positivo ci può essere. Infatti, tali interventi, hanno bisogno di vie di comunicazione valide in modo che siano facilmente raggiungibili dagli utenti. Questo significa che dovrà essere data priorità alla bretella Mattei – Pieve che è, sempre a mio modesto parere, l’intervento di cui la città a maggiormente bisogno. Per questo, invece di opere compensative, sarebbe stato meglio far versare tutti gli oneri alla concessionaria dell’intervento per dedicarne, magari una parte, al finanziamento della bretella. Non condivido totalmente l’articolo dell’avv. Bommarito (mi scuso con tutti ma sono abituato a dire sempre quello che penso) perchè, sempre a mio parere, sembra tendere ad alimentare la così detta antipolitica. Io credo che il bene ed il male siano dappertutto e che, a volte, può essere importante evidenziare anche le piccole cose positive che possiamo riscontare nella politica. Non facciamo come Beppe Grillo che avrebbe avuto già da ridire col Sindaco del Movimento 5 stelle di Parma! Per me è stata una conferma, infatti ho sempre pensato che i comici non sono bravi a fare politica, sono meglio i politici a fare……i comici!
Il meccanismo che permette ai comuni di finanziare i servizi ai cittadini con l’edilizia tramite gli oneri di urbanizzazione e le cosidette “opere compensative” è un sistema perverso, deleterio e alla lunga autodistruttivo.
Si tratta di entrate una antum e siccome il territorio non è infinito, prima o poi non vi sarà più suolo libero, con il risultato che le entrate nelle casse comunali crolleranno comunque e avremo nel contempo affogato il territorio nel cemento.
Dire stop al consumo del territorio non significa bloccare l’edilizia. Vuol solo dire che la priorità può e deve essere data alle operazioni di recupero e manutenzione delle volumetrie esistenti, e laddove troppo oneroso o impossibile, valutare l’ipotesi della demolizione e ricostruzione.
La politica urbanistica sin qui condotta ha portato da una parte allo svuotamento del centro storico e dall’altra all’aumento di nuovi residenti in squallide periferie diventate quartieri dormitorio che producono a loro volta nuove domande di servizi (scuole, strade, fognature, luce, acqua, gas, nuove linee di autobus, verde pubblico, ecc., ecc.) e così via all’infinito, con effetti alla lunga devastanti per i bilanci comunali i quali non saranno più sostenibili dai cittadini dal punto di vista economico.
Grazie avvocato!!!
ennesima chicca che la sinistra ci lascia: secondo me hanno deciso di passare alla storia ed allora si sono buttati sui monumenti cioè vogliono lasciare dei monumenti per i posteri per ricordo, una pista per i go kart a valleverde (mi pare che la genia della frase è di axel?), adesso un monumento in via mattei incompiuto stile Cattelan …
allibito come sempre in questi 25 anni.
unoqualunque dici: perchè il cittadino non reagisce? semplice perchè siamo a Macerata, sono anni che scrivo “i maceratesi gnotte tutto” e lo vedi anche ora un pò di commenti …e via non succederà nulla come sempre in questi 25 anni.
enossam non sono d’accordo che questo stumento sia errato, anzi ne do un giudizio astrattamente positivo, è l’uso che se ne fa del tutto errato a Macerata da condannare. Ben venga la compensazione di qualcosa … ma che sia utile per la cittadinanza!!! e qui ha ragione fabrizio ma come si fa a valutare 700000 euro un rudere in cemento che ne varrà, a mio modesto avviso e senza competenza alcuna, la metà della metà? piuttosto facciamoci qualcosa di interssante: altre scuole da ristrutturare? un acconto sulla via mattei la pieve? ci paghiamo la multa che la sinistra ci ha fatto prendere dal cosmari? boo non so, purchè sia utile.
personalmente, infine, non sono contrario all’apertura del nuovo supermercato; per me è solo concorrenza e maggior offerta. Certo tutto ciò va fatto cum grano salis senza aggravare viabilità, paesaggio ecc.
Scusete na domanna: ma se sapete tutte ste cose perché nisciù fa na denuncia? della serie va avanti tu che a me vene da ride? su questa logica è cresciuta Macerata, qundi de che ve lamentete?
“Molti i consiglieri assenti o usciti dall’aula per incompatibilità di tipo personale, tra i quali un esponente di rilievo del PD, il cui padre era proprietario di uno spicchio di terra ricadente nell’area in questione“. (estratto da questo articolo)
“Compagnucci si rivolge poi a Castiglioni con dei documenti in mano: “Che cosa vogliamo vedere da queste delibere? Che anche voi le avete votate?” ” (estratto da altro articolo di questo giornale a firma Pierini)
A questo punto sarebbe interessante conoscere i nomi.
Chi sa, parli.
@ moretti
Stia pur tranquillo che i Consiglieri rimasti, sia di maggioranza si di opposizione, sapevano esattamente come votare…
Ecco le posizioni sulla Minitematica:
http://www.youtube.com/watch?v=fPYAogyFQpY
Buona inchiesta come sempre quella di Bommarito. Altrettanto chiara la sua discesa nell’agone. Tuttavia, alcune considerazioni sorgono prepotentemente spontanee:- per quale motivo nessuno ha ancora reputato opportuno rivolgersi alla Procura della Repubblica? – perché ad ogni livello (governo, regioni, province, comuni) per il malgoverno la gran parte della responsabilità viene addebitata a chi “governa”, mentre a Macerata si tenta il gioco dell'”uno e’ male, l’altro e’ peggio: quindi meglio noi” – riguardo a quest’ultimo aspetto: buona fede o antipolitica in salsa maceratese, con aggiunta di un pizzico di opportunismo e di sano complottismo, che di questi tempi non guasta? Un po’ di serieta’ e chiarezza – da parte di TUTTI – sarebbe doverosa!
Scusate signori, ma in Italia non vige il dovere di ” OBBLIGATORIETA’ DI INGAGINE DA PARTE DELLA MAGISTRATURA, OGNI QUAL VOLTA I GIUDICI VENGONO A CONOSCENZA DI UN REATO?”. Come è mai possibile che nessun magistrato maceratese abbia mai letto gli articoli attinenti al “CASO IRCER”, AL CASO FONTESCODELLA, O AL CASO ROTATORIA ZONA CINCINELLI……” e si che è tanto che se ne parla e se ne scrive!!!!!!!!
Mi premeva fare alcune considerazioni riguardanti la possibilità di costruire una scuola al grezzo. Quando si tratta di edilizia scolastica non si può che stare con le antenne dritte, visto che a Macerata, come ho più volte dichiarato, viene fortemente trascurata. Non si può infatti scordare che la scuola di via Panfilo necessita di un’ergente ristrutturazione, la IV novembre avrebbe anch’essa bisogno di essere risistemata in alcune sue parti, il parcheggio adiacente l’uscita dei bambini della fratelli Cervi è stato oggetto di una mozione, peraltro votata all’unanimità, affinché possa essere fruibile agevolmente dalle auto senza rischiare di investire qualcuno; il Convitto nazionale è stato restaurato con la modica cifra di circa 5 milioni di euro, di cui circa 1,3 milioni dalle casse comunali e ancora mezzo è da completare, per cui è fruibile solo per metà, la scuola delle Vergini è a dir poco sovraffollata, oggetto di mille promesse in campagna elettorale e puntualmente dimenticata.
Per non parlare degli spazi esterni! Brutti, trascurati e spesso impraticabili, come il cortile del Convitto. La maggior parte delle scuole citate poi non è dotato di palestra, per cui i bambini sono costretti a peregrinare da un posto all’altro con i pulmini per poter fare un po’ di sana ginnastica. Detto questo, e non è certo tutto, hanno ancora il coraggio di poter solo pensare di realizzare una scuola al grezzo, che rischierebbe di stare così per altri 20 anni, minimo? Si pensi all’esistente, si pensi ad essere realisti e concreti su ciò che il panorama scolastico offre oggi in termini di ristrutturazioni, riqualificazioni e messa in sicurezza!
Francesca D’Alessandro
Certo è che il continuo mancato intervento della magistratura dà adito a fortissimi sospetti…..
Certo è che tutto il male che questi infami fanno alla collettività, prima o poi gli ricadrà contro e di brutto…
Certo è che se non ci organizziamo noi, cittadini onesti, per una SOLLEVAZIONE POPOLARE CONTRO I SUDDETTI INFAMI, difficilmente cambierà qualcosa…
@ axel munthe
Caro Axel,
su sollecitazione di Matteo Zallocco leggo con ritardo l’articolo sulla rotatoria di via Mattei al servizio del nuovo complesso commerciale. Non so se ricordo male, ma tutta la fascia verde lungo via Mattei non doveva rimanere inedificabile?
Gli “Infami” verranno alle prossime elezioni mandati a casa…
Ma, la Città di Maria, sotto il manto protettore della Madonna, dorme sonni tranquilli da sempre…
Si sveglierebbe, se uno come il pazzo di Oslo tirasse in Consiglio qualche bomba a mano?