La nostra lettrice Giuseppina Governatori ci segnala un articolo in cui si parla dell’ormai nota “collezione” del Cavalier Prato in via Roma, all’ingresso della città di Macerata, definita nel titolo “Museo a cielo aperto”. La raccolta di oggetti proprio alle porte della città alimenta da anni il dibattito tra coloro che la trovano apprezzabile e quelli che invece non riescono proprio ad accettare opere di quel genere alle porte della città. La nostra lettrice non ha apprezzato la definizione data dal giornale e manifesta tutta la sua contrarietà.
«Ieri mattina – scrive – mentre aspettavo in aula professori il suono della campanella, leggevo una rivista trovata casualmente sul tavolo intitolata “Il Magazine” (Guida alle eccellenze). È un giornale che non credo si trovi in edicola, penso che si possa trovare nei bar e nelle scuole specializzate nel turismo in tutta Italia e forse in giro per l’Europa. È fatto molto bene perché illustra con articoli e con foto le bellezze della nostra regione, della nostra provincia, e dell’Italia intera. Ci sono anche molti bar e ristoranti che presentano le loro specialità culinarie e spiegano come si fanno alcuni cocktail. Degli articoli più importanti c’è anche una buona traduzione in inglese. Proprio alle ultime pagine mi è caduto l’occhio su un articolo che mi ha veramente “colpito”.
All’ingresso della città di Macerata, poco prima del passaggio a livello di Collevario c’è un “museo a cielo aperto”. Così è stata definita quella “discarica” che il Cavaliere (non ricordo il nome) ha riempito, prima un piccolo pezzetto di terra, poi anno dopo anno invadendo quasi tutta la collina, di “cose antiche e rare” (secondo il giornale). Certo la vasca tutta rovinata e zozza con la scritta “Alex Britti” o gli sci vecchi e rotti, o le spazzole dell’autolavaggio pietosamente luride, o l’insegna luminosa di un bar ed altre schifezze (a mio avviso) sono da considerarsi antiche e rare! Io mi sono sempre vergognata di questa bruttura che sono costretta a vedere ogni volta che esco o rientro a Macerata. Quando sono venute persone da fuori e alle quali ho fatto fare la visita della città ho evitato accuratamente quel pezzo.
Vorrei sapere se è mai stato chiesto ai cittadini di Macerata se apprezzano questo lavoro e se lo vogliono come “biglietto da visita” in una rivista.
Sono anche curiosa di sapere se questo Signor Cavaliere ha una autorizzazione particolare per riempire l’ingresso della nostra città? Se paga regolarmente qualche tassa per tenere le cose che forse non può tenere a casa sua? Solo noi dobbiamo pagare una tassa per occupare il suolo pubblico o privato che sia! Io per mettere su una pergotenda nel mio giardino ho fatto una domanda regolare al Comune e ho pagato una tassa. Forse io non capisco l’arte (ma a questo punto ne sono veramente felice), ma mi ha dato fastidio leggere che quella discarica possa essere considerata un museo a cielo aperto.
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ma come??!?!???!!!la vasca di alex britti è la cosa più geniale degli ultimi dieci anni di questa noiosissima città!!!!!!!!!!!!!
e se vede che non c’ha altro a cui pensare….la signora intendo…
una vera schifezza…pensare che se il passaggio a livello è chiuso, il turista si trova suo malgrado costretto ad osservare per diverso tempo il noto ‘ museo a cielo aperto’…
a me disgusta di più la rotonda lion’s club all’ingresso della città…!
svuotasoffitte a cielo aperto mi viene in mente il film brutti sporchi e cattivi con il grande nino manfredi fose il cavaliere fa la parte di giacinto ?
come vedi l’ ignoranza grassa di gente che non ha un minimo di cultura umanistica, porta a non avere più senso critico. Andiamo verso una società di Ingegneri e Ragionieri che non sanno nè leggere nè scrivere, ma non è colpa loro……è la società SIC!
è una discarica …
E mal sopportata, ma sostenuta da un compiacente mezzo sorriso nello stile “vabbè, che male fa”…
Sempre discarica resta però…
Merda d’artista, anzi cacarella.
In giro c’è del lerciume molto più sgradevole secondo me, tipo nel sottopassaggio di piazza garibaldi.
Se non c’era Prato, “illo tempore”, dove avremmo trovato i pezzi di ricambio per i benelli 3 marce
Condivido con Lei Sig.ra Governatori, però vorrei anche far notare che gli altri ingressi della città non sono poi tanto meglio, zona cimitero pre-rotonda aiuola con erbacce, adesso terra in attesa che cresca un bel manto verde, via dei velini-via trento rimane solo il cordolo dell’aiuola senza più nemmeno la terra, aiuole zona semaforo cappuccini con erbacce. Anche a me piacerebbe vedere al’ingresso della Nostra città aiuole come quella all’Eurospin di collevario, caserma guardia di Finanza, chiesa S.Croce, e C.so Cavour-P.zza della Vittoria. purtroppo ci sono problemi ben più gravi Tarsu, palas, ecc…..
in effetti nn e’ un bello spettacolo….a parte la vasca ke fa veramente ridere….pero’ quell’accozzaglia di oggetti inutili ………..mah
che cattivi, il cavaliere è una figura di spicco della nostra città, insostituibile. Vi ricordo gli alberi travestiti da hawaiane con le spazzole per lavare le auto…voi ne avreste fatta spazzatura.
L’arte contemporanea ci ha abituato a vedere di tutto, ma sinceramente a me appare una ordinatissima isola ecologica, in attesa di smaltimento….. Che mai avverra’ !!!
Prof.ssa Governatori,
apra bene gli occhi, potrà godere lo spettacolo della non raccolta porta a porta che ogni giorno si ripete nel centro storico di Macerata.
L’opera del Cav. Prato è mutata lentamente nel corso degli anni fino a diventare un’opera d’arte.
Il regista del Ballo in Maschera addirittura l’ha scopiazzata per allestire l’orrido campo.
Però la immondizia del centro storico è insuperabile…..
lei scrive: “Io mi sono sempre vergognata di questa bruttura che sono costretta a vedere ogni volta che esco o rientro a Macerata. Quando sono venute persone da fuori e alle quali ho fatto fare la visita della città ho evitato accuratamente quel pezzo.”
Del degrado del centro storico non si vergogna????
Evita accuratamente di passare per le vie del centro????
Come la invidio…. io non posso evitare di passarci, ci devo passare tutti i giorni, anzi addirittura ci vivo!!!!!!!!
Infine per il museo del Cav. Prato non paghiamo nulla, per la raccolta dell’immondizia invece ci tartassano!!!!!!!!!!
gia’ dissi la mia piu ‘volte questo vero orrore che dobbiamo sorbirci da anni e ci furono anche estimatori(ben venga il confronto ci mancherebbe).
quindi quoto in pieno le considerazioni della lettrice.
ogni amico foresteriero che vedeva questo immondezzaio a cielo aperto si faceva grasse risate che a me di sicuro non facevano certo piacere.
giusto la settimanana scorsa una mia conosciente studentessa universitaria siciliana e’ stata per la prima volta a Macerata che ha definito molto,molto carina.poi mi ha chiesto(testuali parole):
“ma che cosa e’ quella specie di parco li all’ingresso della citta’?una discarica?”
la cosa ancor piu’ grave e’ che (anche qui mi ripeto) e’ che il nostro forte cavaliere si espande sempre di piu’ e non pago vedrete che bei presepi e quant’altro ci propinera’ (con la gravissima accondisciendenza di chi al comune glielo permette) per le feste natalizie e oltre.
ariripeto che bisognerebbe fare almeno un sondaggio (c.m.ti prego!) per capire quanti la vogliono o meno.
il signore paga l’affitto al comune del terreno per le sue “opere”?
personalmente chi se frega! se cosi facessimo un po’ tutti sai che bei risultati!
se vogliamo un minimo cambiamento per la nostra citta’ dobbiamo partire anche dalle piccole cose,e questa e’ una di questa e personalmente tanto piccola non la trovo.
i capricci di uno solo non valgono la forzata pazienza di tanti altri,io la penso cosi.
…stupendo…
…dice bene forse lei non capisce l’arte!!
Cara Giuseppina Governatori, al di là di quello che si pensa del ready-made allestito dal Cav. Prato, mi dà molto fastidio il fatto che lei non abbia ritenuto necessario citare il nome di colui che sta criticando. Non so se sia spocchia o pigrizia ma fa lo stesso: prima occorre avere rispetto delle persone, poi si possono criticare le loro opere. Mi dà molto fastidio questa sua dimenticanza, probabilmente tanto quanto ciò che dà fastidio a lei. Ed è la sua semplice idiosincrasia contro la mia. Uno a uno.
Una vera schifezza… Macerata non merita tutto questo!
Anch’io evito di far passare tutti i miei ospiti da quella parte.
Propongo di istituire un vero e proprio comitato anti “arte-monnezza”!!!!!
Ma a parlarne non si risolve nulla…
1. Formiamo un bel gruppetto,
2. noleggiamo un camion capiente…. …molto capiente!
3. stabiliamo un appuntamento notturno,
4. in un ora carichiamo tutta la monnezza e addio discarica!
@maceratese dop
saresti denunciato seduta stante per furto e pure giustamente tra l’altro.
anni e anni fa ,una quindicina diciamo,diedero fuoco al presepe che il signor Prato fece all’interno del”parco” e la cosa fece alquanto scalpore oltre ad essere un brutto gesto sacrilego.
le cose vanno affrontate democraticamente quando e’ possibile.
anche per questo chiedo il sondaggio a cui mi riferivo sopra.
le chiacchiere su altre zone di Macerata stanno a zero secondo me,qui si parla del”parco”,atteniamoci a questo contesto please.
museo?? arte?? scullture?? ahahahahaha:-)
Se dovessi scegliere a me fanno molto più schifo i muri imbrattati di scritte senza senso che il museo/discarica di Prato.
… Macerata e i suoi taleban …. uno spunto per CM !
libera espressione ed anche innocua…
@ Sara Tognetti:
Perchè la vasca di Britti sarebbe geniale?
@ tutti gli altri
Per me quella non è arte, è un vano tentativo di fare qualcosa di artistico, il cui risultato è un’accozzaglia di rifiuti. Che io sappia il terreno è di proprietà di Prato, ma credo proprio che la legge non consenta di accumulare rifiuti in qualsivoglia modo. I rifiuti vanno smaltiti secondo normativa, per cui per cancellare quell’obbrobio, basterebbe fare una denuncia alle autorità competenti per ‘discarica abusiva su terreno privato’.
Anche Peppe magnapapere aveva la macchina piena di bottiglie di plastica, carta, etc. ben 25 anni fa e diceva che lui era un antesignano della raccolta differenziata, poi un giorno finalmente capirono la verità e gliela aprirono per forza, buttando via tutto. La stessa cosa fece a casa sua e il risultato fu lo stesso. Con questo voglio dire che uno sulle sue proprietà non può farci quel che vuole. DEVE rispettare la LEGGE e le autorità preposte a Macerata fanno sempre finta di non vedere, compiendo anch’essi un illecito.
La cosa più scandalosa lì, è il passaggio a livello.
Una discarica bella e buona che fa scopa con quella ricoperta da un foglietto di terra che sta pochi metri più sotto…..da smaltire,possibilmente differenziando i rifiuti!
Quanta ignoranza. Siete tutti spettatori passivi di opere tarlate che credete di comprendere e che invece racchiudono tante allegorie e simboli che ignorate. Patetici.
Onestamente non ho mai colto l’aspetto artistico delle opere del cavalier Prato…secondo me la sua galleria d’arte da fastidio perchè si affaccia proprio sulla strada…se era situata da un’altra parte, magari in aperta campagna, non avrebbe dato sicuramente fastidio a nessuno…anzi, faccio direttamente un invito al cavalier Prato di spostare le sue opere in un altro terreno…non credo sia giusto, come scritto da tanti, buttare via tutto…se a lui piacciono non vedo perchè non le possa conservare…
Girando per musei ho visto molte opere di artisti.
Alcune mi sono sembrate belle, mentre ai miei amici non dicevano proprio nulla ed altre a me sembravano (pensando A Fantozzi) “delle c@c@te pazzesche” mentre miei amici ci tenevano a spiegare la profondità dell’artista, la genialità dello scultore, il simbolismo del pittore…
E come avevo già scritto per la musica è lo stesso: mi piacciono cantanti e complessi che altri trovano noiosi o poco musicali e non riesco da digerire un certo tpo di musica, mentrer altri su quella musica (che a me manda in bagno) ci ballano sopra per ore e ore….
Molti pensano che, all’ingresso della città venendo da Sforzacosta, ci sia una discarica, altri trovano “l’opera” del Cavaliere sia carina o interessante.
Ognuno è libero, credo, di pensarla come gli pare visto che, spesso, il “piace o non piace” è un qualcosa di soggettivo che cambia a seconda di chi guarda.
E poi talvolta qualcosa che non piaceva ieri può piacere oggi e viceversa.
Quindi tutte le opinioni sono lecite, credo, ma nessuna ha più diritto di altre.
quella del cavalier Prato è anch’essa una forma di espressione e concordo con quel cesso che il rotary o lions ha messo sulla rotatoria insieme all’antenna ripetitore.
VAI PRATO RESISTI!
Ringrazio tutti dei vari commenti fatti alla mia lettera.
Quello che a me non è piaciuto dell’articolo che io avevo letto è che, per presentare la nostra città si dovesse parlare di un “museo o Discarica” contestato da molti e, non illustrare, magari, qualche bel palazzo o chiesa, o teatro che la città ha. Io amo Macerata, sto bene nel mio paese, so che ci sono molti problemi, polemiche, cose che non vanno e cose che potrebbero andare meglio, ma io non la cambierei per nulla al mondo. Non ho mai ritenuto Macerata una città noiosa, perchè se così fosse avrei cambiato città!!! Sono pienamente d’accordo sul sondaggio per questa discarica se poi portasse a qualcosa di utile, vale a dire che, se venisse fuori che alla maggior parte della cittadinanza di Macerata non piace avere quella schifezza, venga tolta definitivamente, a spese del Cavaliere Prato.
Ps. Barbara Piercamillo “e se vede che non c’ha altro a cui pensare….la signora intendo…” ho da fare tante cose come tutti i cittadini di questo mondo, ma ciò non toglie che io possa esprimere la mia opinione.
Caro Andrea Ferroni non ho scritto il nome di questo signore perchè non lo ricordavo e l’articolo lo avevo lasciato a scuola. (“Non so se sia spocchia”: non so neanche cosa significhi).
Ancora grazie a tutti! Pensavo di essere la sola a non gradire quella “collina della vergogna”.
Muore un operaio in un cantiere…..nessun commento.
Viene trovato un anziano abbandonato…….nessun commento.
Le pecore sono sporche? giu’ a commentare contro il pastore.
Qualcuno non vuole la cacca dei cani sui marciapiedi? giu’ a commentare contro i nemici degli animali.
Ma davvero siamo fatti cosi’?
Vedere questa esposizione e andare con la mente fino al movimento dadaista e a Duchamp, è un volo breve.
E’ arte , non è arte?
E’ arte nella misura in cui , in questo caso Prato, riesce a dire, a trasmettere ciò che vuole esprimere all’osservatore, o passante che sia, attraverso quella vetrina di oggetti scaduti e quanto ci riesca a far passare il suo messaggio in modo creativo , originale ( ammesso che tale collezione sia nata con questo intento e non lo sia diventata casualmente per stratificazioni successive ) . A me ha sempre dato il senso, come di un paradiso degli oggetti, un aldilà dei beni di uso quotidiano a loro fine ciclo di vita,.
La traccia artistica che risale al dadaismo , è in sostanza la decontestualizzazione che ne fa Prato degli oggetti di consumo al di fuori del loro habitat , sia rispetto l’uso quotidiano, che per la loro destinazione terminale nelle discariche, o oggi, isole ecologiche. E allora entrambe le letture sono possibili, possono convivere, no o/o, ma e-e: per alcuni museo a cielo aperto, per altri discarica.
Così è l’arte contemporanea, dove a contare, da un lato è l’espressione dell’artista, dall’altro quanto viene recepito dal singolo fruitore del messaggio, che in definitiva in questo caso è : perchè l’insegna dei tabacchi , posta qui è brutta e non disturba invece 200 metri più avanti come insegna al locale nella piazzola dov’è l’Eurospin ? E la stessa ‘accozzaglia di oggetti , perchè qui offende la vista e non dà fastidio invece nello spazio recintato destinato a isola ecologica – idem, cimitero degli oggetti – in pieno quartiere di Collevario , tra i palazzi alti, di fronte allo SMA?
Tutti interrogativi che possono aprire serie riflessioni su conformismo, società dei consumi,
estetica del paesaggio urbano, ruolo sociale dell’arte ecc.
Vi propongo a confronto le immagini di questa fontana, dove a differenza dell’operazione estetica che fa Prato con la sua raccolta, qui gli oggetti perdono la loro identità di oggetti d’uso quotidiano, per acquistare una nuova forma di vita comune. :
http://www.giornalettismo.com/archives/168495/la-fontana-dei-diecimila-lavandini/
http://www.giornalettismo.com/archives/168495/la-fontana-dei-diecimila-lavandini/2/
Questa è arte, è più arte, meno arte, di quella che abbiamo alle porte di Macerata?
Il bello delle repliche è sempre quello di dire ma è il “minor male” e come non si fa ad essere d’accordo su questo…rimane il fatto che l’ampia distesa di rifiuti all’ingresso di Macerata non richiama certo nello spettatore, a mio parere, una qualche velleità artistica né ritengo susciti nello stesso l’aspro dibattito tra arte e non arte.
Personalmente, pur sforzandomi a limiti dell’elucubrazione cervellotica, mi coglie invece un senso di disagio di fronte un’accozzaglia di rifiuti e di materiali accatastati secondo uan meglio non definita e disturbata logica.
Non me ne vorranno gli esperti di transavanguardie artistiche e i dispensatori di trattati sull’arte contemporanea se offendo il Koons maceratese, ma devo ammettere che di fronte a tale spettacolo il mio più intenso e recondito pensiero è….che schifezza!!
Concordo pienamente con te Giusy….la collina “da munnnezz'” altro che il “museo a cielo aperto”, l’artista…..e il design no?!!!
Propongo, per chi si lamenta della collezione del “tramandatore”, di andare a ripulire tutti i “greppi” delle strade che conducono a Macerata. Il “museo” può destare perplessità, ma di fatto è l’unico pezzo di terra al bordo strada curato e pulito di Macerata. Se poi si preferiscono erbacce e sacchetti di plastica in lenta decomposizione allora alzo le mani. P.S. accanirsi contro una cosa così innocua è veramente ….. veramente….. boh, trovate voi la parola
…chiedetelo ai bambini cosa ne pensano….un pezzo di colore alle porte della città….morta…
w il tramandatore
la gente è triste, se sono conoscessero un poco di leggerezza non prenderebbero certe iniziative. La signora ha probabilmente molto tempo libero
@giusy governatori
Lei scrive:
“Sono pienamente d’accordo sul sondaggio per questa discarica se poi portasse a qualcosa di utile, vale a dire che, se venisse fuori che alla maggior parte della cittadinanza di Macerata non piace avere quella schifezza, venga tolta definitivamente, a spese del Cavaliere Prato.”
In questo modo lei chiede, ne più ne meno, che la città emetta una sentenza di ostracismo.
La maggioranza dei cittadini ritiene che sia un immondezzaio, pertanto il Cav. prato ha l’obbligo di buttare via tutto e ripulire…
Scusate, ma dove è che mettiamo la riga????
Dove è che ci fermiamo con le scelte riferite all’aspetto artistico, che è del tutto soggettivo????
Perchè oggi il l’ostracismo lo facciamo sulla presunta “monnezza” del Cavalire Prato, domani su cosa lo indiciamo???
Quali sono i limiti?
Chi decide (e perchè e con quale autorità e con quali poteri e seguendo quale legge) di sottoporre cosa al giudizio estetico dei maceratesi?
Perchè si aprte sempre dalle piccole cose…
Allora decidiamo pure se quel palazzo, quel suprmercato, quel parco giochi o quella panchina (o quegli altri) sono esteticamente brutti e poi, via demolirli e chi se ne frega di chi ci abita, chi ci lavora, chi lo frequenta?
Oppure decidere se quell’auto di quel colore piò circolare o meno a Macerata?
E chi se ne frega se il proprietario che è costretto a rottamarla ci deve pagare sopra un prestito.
Ed il tipo di giacca? Vogliamo Mettere?
Se i cittadini maceratesi scelgono che le giacche blu (verdi, nere, a pois, marroni, tricolori) devono essere bandite, bandiamole.
E chi se ne frega se chi ha una giacca blu, marrone, verde, lilla l’ha scelta perchè di suo gusto.
Io preferirei andarci piano con queto tipo di ragionamenti poichè è così che (nemmeno rendendosene conto) cominciano gli autoritarismo: poi ci sarà qualcuno che si mette in testa di decidere, per tutti, il gusto estetico, o il colore della macchina, o il vestito da portare…
Fino ad arrivare (sempre “per il tuo bene”) a decidere chi si deva votare, chi si deve esiliare, chi si deve punire, ecc. ecc….
Sembra una cosa sciocca ma non è così: negli anni trenta si è cominciato a dare la colpa agli ebrei di tutte le malefatte (politiche, economiche, sociali) accadute in Germania e si è finiti (nel silenzio di tanti e con la complicità di molti) con i campi di concentramento e le camere a gas…..
Ma veramente con tutte le problematiche della città ci si preoccupa di Prato? Almeno da un pò di colore a questa città-dormitorio.
Si vede che non ha mai parlato con il Cavalier e non si è mai fatta un giro all’interno. Oltre che una cosa assolutamente bella e unica da vedere da fuori, è veramente piena di oggetti antichi e storici. Ma che ce vòi fa… la gnuranza regna…
mentalità troppo chiusa!! è grazie a queste teste (come la signora), che macerata è diventata la città più morta delle marche…
Se la monneza adè opera d’arte me sa da spiegà, so solo se ce provassi a fà quello che sa fatto quissu li vigili m’avria multato
Mi piace da matti!!!! Non saprei immaginare la grigia Macerata senza quella nota di colore!!!! Evviva il Cavalier Prato!!!! E se la signora in questione non riesce a capire questo tipo di arte….si documenti!!! I musei d’arte moderna contengono cose ben più inguardabili!!! Ma forse alla signora vanno bene perchè sono nobilitate da un museo, e non sono plebee e alla portata di tutti come queste!!!! A me piace!!!!
a me piace,anche a me dispiacerebbe se si facesse togliere.
ok x il sondaggio!
quindi invitiamo CM a darsi da fare nei prox dì! c mankerebbe prima la cronaca e la politica xò tra un articolo e l’altro parteciperei molto volentieri a mettere una crocetta…
sono con la signora Governatori!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
quella discarica va smaltita più che subito, ma sta lì da quando ero piccola, ed ho perso la speranza di vedere piazza pulita!
sigh sigh
condivido in pieno quest’ultimo commento…città morta e in ogni caso incapace di comprendere un personaggio come il cavalier Prato, sbeffeggiato con un’insopportabile spocchia borghese
non conoscete prato….
volevo mettere il gazebo nel giardino di casa e ho dovuto abbandonare l’idea per le pratiche che dovevo fare,
perche’ deve essere fatto un un certo modo, deve avere una certa grandezza e via dicendo.
invece mettere in un posto dove transitano migliaia di persone ogni giorno una marea di schifezze trovate vicino ai cassonetti dei rifiuti si puo’ fare !!!!!!!!
penso propio che molti commentino a favore solo per spirito di contraddizione ,e mi auguro con tutto il cuore che domani mattina propio voi che fate i moralisti possiate svegliarvi con il vostro vicino di casa che fa come prato.
sarei propio curioso a quel punto di leggere la morale che vi da tanta sicurezza per considerare quella discarica una sorta di arte !!!!!
Si W anche io per il Cavalier Prato. Ci ricorda ogni giorno che la nostra società è capace solo di consumare e rendere velocemente tutti gli oggetti inutili rifiuti. anche oggetti che presi singolarmente sono funzionanti o hanno ancora un valore estetico. A me l’allestimento mette anche allegria 🙂
dimenticavo!!!!!!
@ marta emme e tutti quelli che apprezzano !!!
perchè non contattate prato e iniziate a comperare quello schifo come investimento ??
Mettendo da parte “l’affetto”, credo della maggioranza dei Maceratesi, x Prato.. Almeno la sua arte ci distoglie in modo gratuito e allegro nell’attesa che il PASSAGGIO A LIVELLO si apraAAA! E se è la mancata ‘compostezza’ che ci preoccupa..Vogliamo parlare delle due rotatorie successive?? All’ingresso di Collevario manca soltanto una gabbietta con cardellino!
Va bene, ognuno può pensarla come vuole e molti si saranno anche affezionati a quella “cosa”, però adesso farla passare per arte, che la gente ignorante non capisce, mi pare un pochino troppo. Se io devo cambiare una persiana devo fare una domanda in comune e devo magari anche accettare il colore che mi impongono, poi ad uno degli ingressi principali delle città c’è di tutto e di più. Dai, la prossima volta che devo gettare una lavatrice non vado in discarica……la metto avanti casa e dico che è arte……poi quando arrivano i vigili gli chiedo come mai non lo capiscono!
@ Dai, la prossima volta che devo gettare una lavatrice non vado in discarica……la metto avanti casa e dico che è arte……poi quando arrivano i vigili gli chiedo come mai non lo capiscono!
NON ARRIVANO….. NON E’ DI LORO COMPETENZA…..
Bello accorgersi di qualcosa che è superfluo ed evitare di parlare del fatto che 100 metri più in giù, nonostante i ripetuti lavori di consolidamento, sulla strada si creano dei veri e propri trampolini e la collina scende inesorabile anno x anno..
Non certo possiamo negare la stravaganza simpatica del cav. Prato, ma sicuramente dobbiamo dare atto per l’ impegno nel proporre i suoi messaggi xchè credo che questo voglia fare. Uno in particolare mi ha colpito: su un palo è appesa: una “chiave” da meccanico, un “remo” di un gommone e una scritta “sempre”. Spero che lo abbiate letto e risolto anche voi questo rebus e mi auguro anche la signora Governatori.
E una bellissima e originale idea evidentemente nn lo e la signora
ma sapete di chi è quel pezzetto di terra????
ma sapete a che titolo viene occupato???
se fosse pubblico… allora diventerò un’artista molto presto
l’anarchia regna sovrana a macerata!!!!!
Non, fa male a nessuno. Anzi sarebbe da utilizzare, magari migliorandolo!Certo messo così, arruffato, da adito a critiche. Mettendolo meglio, con criterio museale..a quel punto diventerebbe una perla per la città!
@Gianni. E vabbé, qual uno arriverà……forse…..sennó la lascio li…….tanto a Macerata sembra che si possa fare tutto……
ma se è la cosa più brutta ogni volta che ci passo è un cazzotto in un occhio…e poi? quel pezzo di terreno è suo o è suolo pubblico? se è suolo pubblico ce l’ha l’autorizzazione a mettere ste robe lì???
A mio avviso, la questione è solo sul modo di come è messo. Così arruffato può dare adito a critiche. Penso invece che se fosse ben organizzato, in maniera museale, con un percorso regolamentato diventerebbe vanto per la nostra città.
Alla sig.ra Piccioni dico solo (i latini dicevano de gustibus non disputandum- sui gusti non si discute) che si scrive LIONS (acrostico: Liberty, Intelligence, Our Nation’s Safety” tradotto Libertà, Intelligenza, Sicurezza della nostra Nazione) e non Lion’s (quello è un errore del Giornale che ha criticato il monumento senza mai averlo visto…solo sentendo i soliti invidiosi)!
Per informazione è una statua, di un giovane affermato artista maceratese…”strappata” a musei stranieri dai Lions maceratesi. Magari la signora Piccioni se la vedeva a Londra avrebbe detto…che peccato che non l’abbiamo noi! O magari gli piace quella di Paciotti a Civitanova. (..de gustibus….). Comunque è una statua che rappresenta la solidarietà ..che i Lions hanno fatto negli ultimi 50 anni!…..Importantissima!
il punto è: la proprietà di quel pezzetto di terra??????
arruffato o messo bene… di chi è?????
è chiaro che non danneggia nessuno il CAV.PRATO….
comunque fra un pò di giorni dovremmo sbarazzarci dei televisori vecchi per passare al digitale
terrestre…. che ne dite se allestiamo una mostra anche noi… magari in p.zza della libertà!!!!
l’arte non è una cosa per tutti. franco prato non è una persona che merita l’amicizia di tutti. ricordo sempre con piacere i suoi “arrivi” in spiaggia ogni anno a civitanova, ogni anno con un’invenzione diversa, ma sempre con quella specie di trampolino con cui non solo faceva divertire i suoi nipotini (è un nonno delizioso), ma anche tutti noi bambini che guardavamo curiosi!
Ma di chi è questo pezzetto di terra??? Se lo sapete ditelo! Io non lo so, probabilmente è del demanio essendo vicino alla ferrovia.
Certo che nella mostra del Cav.Prato qualcosa sarebbe “da rottamare” o aggiustare, ma ci sono anche tanti pezzi storici (prima fra tutti la vecchia insegna di ingresso alla città di Macerata) che possono avere un interesse storico.
Invece di fare i criticoni ( Giusy l’autrice del commento principale è una mia carissima amica, la considero da sempre una sorella, ma condivido poco quello che ha detto perchè superficiale, come la maggior parte dei commenti).
Una buona idea invece è proprio quella di “restaurare” il sito del “tramandatore”, dargli un aspetto ed un valore e sicuramente i tanti criticoni della prima ora ci penserebbero su!!
E’ una vera schifezza! Se il terreno è demaniale, gli organi competenti hanno il dovere di intervenire e porre fine a questo spettacolo indegno altrimenti qualcuno convinca questo signore,per il bene e il decoro di Macerata che sta esagerando in un modo non più accettabile.
…un altro cavaliere ha per anni impressionato le nostre retine con la spazzatura televisiva e l’abbiamo fatto presidente del consiglio. adesso mi volete dire che prato non si merita almeno un assessorato? magari alle piccole cose…
Se gli organi competenti, che tanto competenti non sono…., glielo lasciano fare, cosa altro dire ?
..facendo una classifica sui commenti direi che i maceratesi sono in maggioranza dei “TALEBAN …”
A ME SEMBRA UNA DISCARICA E OGNI VOLTA CHE CI PASSO MI VIENE DA PENSARE ALL’IMPRESSIONE CHE POSSONO AVERE DI NOI I “FORESTIERI” CHE ARRIVANO A MC DALLA SUPERSTRADA, USCITA SFORZACOSTA!
E OGNI VOLTA CHE DEVO PORTARE QUALCOSA ALL’ISOLA ECOLOGICA DICO:”QUESTO A PRATO FARà COMODO DI SICURO”!!!!!
Mi e’ piaciuto l’aggettivo ARRUFFATO di Tommy Martello, non mi piace chi usa questi commenti e le manine per fare demagogia su cose “piu’ importanti”….
A Giusy dico che ha sollevato GIUSTAMENTE un problema, dal suo punto di vista e ha “scatenato” tanti commenti, a dimostrazione che Macerata non e’ una citta’ morta, che e’ bello discutere sul colore e sulle forme ( mi e’ piaciuto anche il commento di Barbara Piercamillo, “chiedetelo ai bambini” )
Schifo, non schifo, arte non arte, demanio o privato, passaggi a livello o rotatorie infinite, la nostra Macerata non e’ morta, anzi e’ piena di gente che pensa, vive, gioisce e/o si arrabbia……
Quindi grazie a Giusy e a tutti quelli che hanno inviato il loro commento ( sembra siamo stati in quasi 70) per aver dimostrato che da qualche parte, forse ben nascosti, ma pieni di idee, non importa se differenti, ma con la voglia di esserci, di parlare, di godere Macerata, insomma i Maceratesi VIVONO!!!!!
PS: e se CM vuole fare il sondaggio………..
Io passo mediamente 4 volte al giorno davanti a questa opera, e sinceramente non posso dire che sia un’opera d’arte ma non mi disturba, anzi mi aiuta ad ingannare il tempo. Si perché quello che mi da veramente fastidio è il fatto che almento una volta al giorno becco il passaggio a livello chiuso!
Allora penso: ma come è possibile che Macerata sia ancora oggi l’unico capoluogo di provincia in Italia a cui si accede tramite un passaggio a livello? Ma perché non facciamo qualcosa (una raccolta di firme, una protesta in piazza) per evitare di aspettare ogni volta 4 minuti che passi un trenino con 1 o 2 persone dentro? Ma quanto costerà fare un sottopassaggio per la ferrovia o per la strada? Pensate a quanto ci costa il tempo rubato al lavoro ti tutte le macchine in coda, a quanto carburante si spreca e quanto inquinamento si produce. A confronto anche una vera discarica sarebbe niente!
Grande Prato
Intelligenti pauca…
Una volta ho chiesto a Franco Prato perché facesse tutte le cose strane che fa. Dopo avermi indicato e spiegato quasi tutte le costellazioni del cielo (per almeno 10 minuti!), mi ha risposto: “perché la gente se lo chieda”.
Penso che sia immorale e poco democratico tarpare le ali ad un artista tale o togliere delle proprietà, belle e o brutte che siano, come penso sia inutile il sondaggio per sapere quanti pro e quanti contro. Ho pensato però ad una soluzione che mette d’accordo tutti: una ALTA SIEPE FIORITA. Il Cavalier Prato dovrebbe piantarne una lungo il perimetro del suo terreno cosicché ne gioverebbe l’ambiente, questa città-dormitorio avrebbe un tocco di colore, la gente ferma al passaggio a livello può spaziare in altri orizzonti e il Cavalier Prato può incassare e recuperare le spese sostenute facendo pagare l’ingresso a tutti coloro che adorano questo genere d’arte e desiderano visitare questo “Museo a cielo aperto”
Credo che il problema di fondo stia nella violenza di chi ti impone di subire il suo concetto di arte. La mia critica vale anche per i graffitari. La polemica su cosa sia arte e cosa no è vecchia quanto il mondo; ma non vedo il motivo per cui tutti debbano subire la visione dell’arte che ha il primo tizio al quale viene in mente di prendere un po’ di ciarpame (per alcuni) o di oggetti originali (per altri) ed esporli in giardino, o di spruzzare della vernice su un muro. Viva la libertà; ma se Prato è libero di coltivare il suo concetto di arte, gli altri cittadini devono poter essere liberi di non subirlo.
Ragion per cui, ritengo che si dovrebbe impedire ai graffitari di impadronirsi di muri, autobus, vagoni e quant’altro è di pubblica proprietà per farne uso privato, e se vogliono dipingere dei murales padronissimi, ma lo facciano sui muri di casa loro (all’interno!), ed allo stesso modo i vari cavalieri Prato dovrebbero realizzare le loro esposizioni in luoghi ove accede chi ha voglia di ammirarle, e non costringere tutti a condividere le loro opinioni in materia.
A Vincenzo Bellini: l’esempio del rebus(la chiave, il remo e il “sempre”) mi sembra decisamente volgarotto, anche se in linea col gusto imperante (O tempora, o mores, avrebbe detto Cicerone). Se vuole farne dimostrazione del valore artistico del museo di Prato, ha scelto un esempio molto infelice.
Tutte le persone che ho portato da fuori hanno apprezzato la fantasia di questo luogo surreale,anzi,diciamo che consente di non pensare alla rabbia che ti provoca l’attesa del passaggio di un trenino e del pensiero che all’ingresso della città ci sia ancora un passaggio a livello!
Se dovessimo aprire un sondaggio, io lo aprirei sulla demolizione delle case di Via Trento: quelli che porto da fuori mi hanno chiesto come è stato possibile che in una città cinta da mura trecentesche si sia costruito un MOSTRO di quel genere.
Forse qualcuno smantellerà quel bel Museo a cielo aperto, non ci vuole tanto: un pò di cattiveria, una ruspa e quel pizzico di presunzione da piccolo borghese riuscito male.
Per i MOSTRI che facciamo? Usiamo la dinamite?
Premesso che non si può non voler bene a un personaggio come il tramandatore cav. Prato (mitiche le sue spiegazioni delle costellazioni ai giardini di collevario), e premesso che al museo d’arte moderna di Parigi 6 o 7 anni fa trovai un’opera composta da una Alfasud incidentata (fu la prova che l’arte moderna non fa per me).
Però:
Museo a cielo aperto o discarica? Per me, allo stato attuale, molto più discarica che museo. Se qualcuno vuole definirla arte, pur non essendo d’accordo posso capire le sue ragioni, ma penso anche che l’arte, come le accozzaglie di oggetti, non debba mai essere imposta. Non andrebbe smantellata, per carità, questo no. Si potrebbe semplicemente occultare alla strada e rendere visitabile a chi ne ha voglia. In ogni caso, tra i vari oggetti c’è un cartello che dice “parco della fantasia”. Questo cartello mi suggerisce che se l’area venisse recintata e curata, ci starebbe bene un grande spazio da destinare a parco del riciclo e della raccolta differenziata da far visitare ai bambini e alle scolaresche. Detto questo, se lasciassimo ai bambini la facoltà di scegliere gli oggetti e di posizionarli come meglio credono, allora si potrebbe parlare di “parco della fantasia”. Ora come ora la fantasia, anche se geniale e sconfinata, è solo di uno. Permettere che venga sfogata senza limiti e imposta a tutti proprio alle porte della città non mi sembra giusto.
Se il ” purchè se ne parli ” è ancora la caratteristica di base per promuovere qualcosa o qualcuno allora Mi sa tanto che il Sig.Prato stia godendo da matti-e mi sa tanto che fra poco ce lo ritroveremo pure sul Bolaffi-
ergo?????????
A G.R.FESTA, ma và a C@g@re con la tua “nobile cultura”
Ma se un giornale turistico ci tiene a sottolineare questo museo all’ingresso di Macerata mi sembra evidente che chi ha scritto il pezzo ritiene che, quello che alcuni chiamano discarica, possa essere uno dei tanti motivi (magari secondari) di attrazione di Macerata.
Ora si può disquisire fino a dopodomani se piace/non piace oppure se debba essere riorganizzato/buttato via tutto…
Però rimane un fatto incontrovertibile: se un giornale che si rivolge al turismo parla, in forma positiva, di quello che ritiene possa essere un museo a cielo aperto mi sembra evidentissimo che lo ritiene un aspetto interessante o almeno un aspetto (magari eccentrico o fuori dai normalio canoni) da sottolineare all’eventuale turista che potrebbe passare per Macerata.
Se era un immondezzaio sarebbe stato altrettanto evidente che il giornale NON ne avrebbe parlato affatto (poichè di nessun interesse per i turisti, anzi sarebbe stato un motivo per allontanare i turisti) oppure ne avrebbe parlato IN MANIERA NEGATIVA (bella città: peccato però per quella discarica all’ingresso)
Complimenti, Bellini, per l’eleganza e lo stile. I modi qualificano chi li usa, e i suoi non sono certo quelli di una persona educata.
x il Cav Prato. Hai visto che polverone hai alzato? Quasi 90 commenti batti quasi ogni record. Forza Prato faje arrufà lu cervello a sì maceratesi.
Nessuno ha ancora il coraggio di ammettere una cosa…se l’esposizione del cavalier Prato si fosse trovata in un altro luogo meno visibile nessuno ne avrebbe parlato…classica ipocrisia…pechè ancora non ho capito che vogliono alcuni miei concittadini…la cosa da fastidio perchè è troppo visibile ? Perchè è un mucchio di roba vecchia ?….fatevi un giro per la campagna maceratese e scoprirete che alcuni contadini conservano mucchi di ferraccio vecchio e arrugginito…ma a nessuno da fastidio…
Scusate ! Ma quella specie di ospedale (alias Scienze della formazione) che incontriamo venendo a Macerata da Piediripa ?Vi sembra decoroso? A Macerata ci sono molte “immondizie” di cui nessuno si preoccupa e quella del Cav Prato mi sembra la più bella e la più innocua.
Siamo tutti concordi,non é uno spettacolo magnifico.Se però un giorno tornassi a Mc e lo trovassi smantellato o deturpato…sinceramente ci rimarrei male.Mi mancherebbe qualcosa.E diciamo la verità…non é che rovini più di tanto lo spettacolo visivo del…passaggio a livello.Gli artisti poi si rifaranno gli occhi poco più avanti con la TERRIBILE rotonda lyons.Oppure facendosi una passeggiata tra i sacchetti del centro.O farsi una curva a piedi ad alta velocità sull’unico marciapiedi parabolico d’italia lungo le mura.I giardini sono poco artistici per i sensibili…ma sono ben frequentati e due chiacchiere si fanno sempre ben volentieri.
Chiuderei dicendo che si…il “ciarpame” di Prato bello non é …ma dato che Macerata é l’unica città che offre a qiell’ingresso eventuale stop per treno sovraffolatissimo-stop alla rotonda…col tempo si inizia ad apprezzarlo.
Dl mio punto di vista l’intenzione artistica del Cavalier Prato è perfettamente espressa dall’istallazione in oggetto per due motivi principali:
a) per la natura stessa dell’istallazione che, a mio avviso, non può essere definita ‘discarica per via dell’organizzazione compositiva dei suoi elementi e per la finalità della stessa, che non è quella di smaltire, riciclare o nascondere i rifiuti, ma organizzare questi in nuove forme, tali da essere fruite esteticamente
b) perché ha innescato un dibattito non banale e ne superficiale sull’arte, al di fuori dei luoghi ( aule, musei ecc) che gli sono propri, ‘on the road’ e ‘on the web’…
Per chi ha pazienza allego alcune brevi citazioni di U. Eco
Il concetto di “opera aperta” venne proposto per la prima volta da Eco in una comunicazione tenuta al XII Congresso Internazionale di Filosofia, Venezia, 1958 (la comunicazione fu pubblicata negli Atti del Congresso, Sansoni, Firenze 1961, e ripubblicata da Eco nel suo La definizione dell’arte, Eco [1968-1972: 163-170]). L’arte, “come fatto comunicativo e di dialogo interpersonale”, si fonda su una “dialettica di ‘definitezza’ e ‘apertura’ ” (ivi: 164), nel senso che da una parte l’artista “pone capo ad un oggetto compiuto e definito, secondo un’intenzione ben precisa”, dall’altra parte l’oggetto artistico “viene fruito da una pluralità di fruitori ciascuno dei quali porterà nell’atto di fruizione le proprie caratteristiche psicologiche e fisiologiche, la propria formazione ambientale e culturale” (ivi: 163). Ma, per esempio, nelle poetiche del simbolismo francese, nel peculiare simbolismo delle opere di Kafka, nelle opere di Joyce è proprio l’artista ad esaltare questa ‘naturale’ apertura della comunicazione estetica, proprio l’artista mira “a favorire non tanto la ricezione di un significato preciso, quanto uno schema di significato”, a comunicare l’ “ambiguo”, il “polivalente”, a far sì che l’opera si offra “ad un’inesausta possibilità di lettura” (ivi: 164, 165). Senza dubbio, sottolineava Eco in un altro saggio (“Un consuntivo metodologico”) contenuto ne La definizione dell’arte, l’opera d’arte “sta diventando sempre più, da Joyce alla musica seriale, dalla pittura informale ai film di Antonioni, un’opera aperta, ambigua, che tende a suggerire non un mondo di valori ordinato ed univoco, ma una rosa di significati, un ‘campo di possibilità’, e per ottenere questo richiede sempre più un intervento attivo, una scelta operativa da parte del lettore o spettatore” (ivi: 293). Ciò non significa però che l’opera si dissolva nella pluralità delle fruizioni, “perché l’autore stabilisce pur sempre un orientamento di base: alla definitezza di un ‘oggetto’ viene sostituita la più ampia definitezza di un ‘campo’ di possibilità interpretative” (ivi: 166). Infine, il modello dell’opera aperta è un modello estetico, esso tuttavia si lascia rapportare “ad altri modelli individuati nell’ambito della cultura contemporanea: dai modelli metodologici della fisica, ai modelli delle logiche a più valori, della psicologia, eccetera” (ivi). – Opera aperta (prima edizione: 1962, seconda edizione: 1967, terza edizione: 1971, quarta edizione (economica): 1976) sviluppa l’idea proposta nella comunicazione del 1958, e chiarisce ancora di più ed in modo inequivocabile che l’opera aperta costituisce un “modello ipotetico”, elaborato sulla base di numerose analisi concrete, utile per indicare una direzione dell’arte contemporanea.
Non so come si possa parlare di museo a cielo aperto per una accozzaglia di cose vecchie, in disuso, arrugginite , accatastate ad un lato di strada. Alcuni anni fa ho avuto modo di vistatre tale “parco” di mostruosità e mi sono confermata dell’idea che si tratti di uno scempio paesaggistico oltre a rappresentare un brutto biglietto da visita per chi venga per la prima volta nella nostra graziosa cittadina.
@x Lord Kelvin:
1) Si scrive LIONS (senza la Y), ripeto è un acrostico: Liberty, Intelligence, Our Nation’s Safety” tradotto Libertà, Intelligenza, Sicurezza della nostra Nazione. che celebra 50 anni di solidarietà dei Lions Maceratesi nel mondo (se vuole le racconto cosa hanno fatto i Lions per Macerata: restauro dei cancelli, museo della carrozza, statua di P.Matteo Ricci e molto altro…nel mondo poi non basta il sito solo due recenti cose Ospedale pediatrico a Tirana, villaggio scolastico completo in Etiopia).
Non discuto sui gusti, di solito opere d’arte piacciono a taluni ad altri no, ma le assicuro che è stata strappata ad un importante museo Londinese….quindi (piaccia o non piaccia) a Macerata i Lions hanno donato un opera d’arte di grande valore. Lo so’ noi maceratesi, se non siamo direttamente coinvolti, siamo sempre criticoni nei confronti degli altri (compreso me)…ma questo è il bello del nostro carattere.
@Nico’ (Governatori altra sorella per me) non c’ solo un accozzaglia di cose vecchie ma ci sono anche alcune cose antiche di valore che farebbero invidia a molti musei (quanti bei musei della nostra terra ci sono..il ricordo, la storia.) Certo come è messo, ripeto arruffato, (così piace a Renzo) da adito a numerose critiche, basterebbe buttare via qualche cosa (il ciarpame, per altro poco) e valorizzare con un percorso le cose, che ripeto sono di grande valore..oggetti di vita quotidiana che non si usano più , non si vedono più e che possono dare ai giovani l’idea di quello che era la vita un tempo (c’è una vecchia damigiana, il cartello di Macerata blu come era una volta…i vecchi sci con vecchi attacchi ecc..).
In conclusione a tutti i commenti a Lord Kelvin, a Nico e agli altri, sempre nel pieno rispetto delle idee e dei gusti degli altri, ricordo che prima bisogna sempre chiedersi cosa c’è dietro ad una cosa, ad una maifestazione! Solitamente una filosofia di vita, un modo di esistere, un lavoro che se non danneggia è sempre da valorizzare e migliorare anche se il risultato a qualcuno non piace…perchè potrebbe piacere a molti altri!
@Nicoletta Governatori. La risposta a come si faccia a considerare museo a cielo aperto “tale parco di mostruosità” (cit.), gliela dà forse l’etimo di “mostro” che viene da “monstrum”, inteso come “prodigio”, “cosa straordinaria”.
Ha visto? A volte le cose che non si comprendono basta ascoltarle con pazienza (o quantomeno tolleranza) e poi possono inaspettatamente dare risposte interessanti, diverse da quello che ci si attende. Giudicando meno, a volte si impara qualcosa.
Egr TMartello
Il Lions ha fatto sicuramente delle opere pie, ma nel mondo come a macerata, ha messo i propri leoncini in poltrone e uffici molto ma molto ambiti e più delle volte anche con concorsi beffa dove quelli de “Lù Pecurì Club” partecipando speravano di vincerli. Cosa ne pensa di questo?
Cara signora che scrive questa lamentela,
se ai recanatesi contemporanei di Leopardi fosse stato chiesto che ne pensavano del loro concittadino che scriveva poesie, forse saremmo riusciti a perdere anche le opere di quello che è ancora oggi uno dei più grandi poeti di tutti i tempi.
Ora lei obietterà che non c’è confronto possibile tra Leopardi e il Cav. Prato. Ci sto: del resto non c’è paragone nemmeno tra Leopardi e il 95% degli scrittori più venduti oggi in Italia (tacerò dei minori), tanto per dire.
Eppure il Cav. Prato ha fatto un lavoro che ha del genio: ha messo su un vero museo a cielo aperto, in cui – assemblando le tracce della nostra contemporaneità – ci dice in un colpo in che tempo viviamo. Una monnezza di tempo? Bene: questa è la verità.
Ma non è solo una monnezza di tempo (anche se indubbiamente a noi è toccata in sorte, dietro la siepe, non un’infinitudine ma una discarica): in mezzo a quelle vestigia c’è anche un mare di poesia, ce n’è davvero molta. Prato è un uomo ironico, intelligente, che sarebbe piaciuto tantissimo a Federico Fellini, che sicuramente impressionerebbe favorevolmente Tonino Guerra che con Fellini lavorò; non è colpa di noi maceratesi se – per arte e cultura – riusciamo solamente a concepire Museo della carrozza e Arena Sferisterio…
E i francesi della rivista – come altri stranieri, scrittori artisti musicisti, che sono venuti a trovarmi – davanti al “Museo a cielo aperto” del Cav. Prato si sono tutti, indistintamente, emozionati.
Io personalmente vorrei avere una casa grande con un giardino immenso per copiare l’ideaccia strepitosa di Prato. Gliel’invidio moltissimo, il suo Museo a cielo aperto. Mi rallegra scoprire, ogni volta, che non sono il solo a pensarla così; e che anzi sono fior d’artisti a pensarla così. Mi rallegra anche sapere che quel museo a cielo aperto, in realtà, non è solo del Cav. Prato ma di tutti noi maceratesi. Certo, non si può pretendere che piaccia a tutti. Ma del resto, neanche Luciano Berio o Tommaso Landolfi l’avrebbero preteso mai nei confronti delle loro opere.
Ritorno sui miei passi per dire un’altra cosa: sono molto più volgari le (sculture?) sponsorizzate all’interno delle rotonde. Se uno non se ne rende conto è un po’ grave.
Tutte le persone che in un oggetto vecchio, rotto e consumato vedono nient’altro che qualcosa da buttar via devono ricredersi, dal momento che il riciclo creativo sta diventando una vera e propria forma d’arte. Recuperare, conservare, esporre i “rifiuti”, cercare di trattenerli, di farli sopravvivere strappandoli al vuoto, al nulla, alla dissoluzione cui sono destinati, significa voler lasciare un’orma, una traccia, un indizio per chi resta, tocca una dimensione psicologica che è anche politica.
In risposta ad Andrea Ferroni che vuole dare lezioni di etimologia vorrei far presente che la parola “monstrum” in lingua latina significava l’apparire , il mostrarsi all’improvviso di qualcosa di straordinario che viola la natura e che rappresenta un avvertimento , un ammonimento per l’uomo.
Cicerone nella sua opera ” Sulla Natura degli dei ” cita tale parola parlando della nascita di mostri umani ed animaleschi in contrasto con l’ordine naturale delle cose…..come è appunto il parco di mostruositò in questione.
In risposta ad Andrea Ferroni che dà lezioni di etimologia vorrei far presente che la parola “monstrum” in latino significava l’apparire , il mostrarsi all’improvviso di qualcosa di straordinario che viola la natura e che rappresenta perciò un ammonimento per l’uomo.
Cicerone nella sua opera “Sulla natura degli dei” cita tale parola in riferimento alla nascita di mostri umani ed animaleschi in contrasto con l’ordine naturale delle cose…..come è appunto il parco di mostruosità in questione.
Condivido infine pienamente con lei che a giudicare di meno , a volte, si impara qualcosa.
Se l’arraffatutto del precedente sindaco non avesse rifiutato il finanziamento della soc.Quadrilatero per bypassare in basso il passaggio a livello di Collevario, nessuno dei critici sarebbe stato costretto a vedere la scarpata “museo pop-art” del cav. Prato. Ahi, Meschini, Meschini, quanti danni hai combinato!
@Nicoletta Governatori. Mi fa piacere il suo repentino ampliamento di prospettiva per cui lei ora arriva addirittura a cogliere, sempre grazie all’etimologia, la divinità dell’opera del cav. Prato: “monstrum” come ammonimento sovrannaturale per i mortali.
Io non ero arrivato a tanto 😉
Cav Prato subito SINDACO
Sig. Bellini, dove se l’è sognato? Non mi risulta proprio, anzi è una filosofia di vita contraria la nostra! Forse ha sbagliato club! Altrimenti dica i fatti…e non le impressioni.
Quoque tu Filippo!
Prato sindaco??
Di sicuro sbroglierebbe subito la questione cosmari-smea….
Dopo tutti questi illuminati commentatori, mi piacerebbe conoscere il pensiero del sig. Prato (ciò a prescindere dal fatto che quella esposizione di oggetti possa essere considerata un museo o una discarica).
…..ma lui è prato!
A volte ho la sensazione di parlare con i sordi. Macerata avrà mille difetti come i rifiuti nel centro storico, i sacchetti di plastica lasciati qua e la dai cittadini, la rotatoria dei Lions, vogliamo metterci anche il Don Chisciotte arrugginito e semi-nascosto che sta ai Giardini Diaz? …………….. e chi più ne ha più ne metta …………., ma il tema del mio articolo era un altro. MUSEO A CIELO APERTO mi sembra un pò troppo per quell’accozzaglia di roba che si vede (anche se antiche o semplicemente vecchie). Sin da quando ero piccola (ed ho 49 anni) ho visto questa cosa, a mio avviso, indecorosa, ma non ricordo che sia mai stato chiesto ai cittadini se erano felici di averla o meno. Inoltre insisto nel dire che se la legge dice che non si può invadere un suolo pubblico senza pagare una tassa e chiedere un permesso, ciò deve valere per tutti! Se è un suolo privato ho chiesto se paga un’affitto regolare. Mi sembra lecito saperlo. Comunque caro Signor CERASI per prima cosa: a me risulta che OSTRACISMO significhi o: esilio comminato ai cittadini ritenuti pericolosi per la sicurezza dello stato; oppure: assumere un atteggiamento persecutorio nei confronti di qualcuno per impedirgli di affermarsi o di svolgere la propria attività. Non mi sembra che dal mio articolo o dalla mia prima risposta sia emerso questo. Se Prato è libero di esprimere la sua “ARTE”(magari in un posto un pò meno in vista), perchè non possono essere liberi i cittadini di esprimere la propria opinione su ciò che vorrebbero presentare come biglietto da visita? Come seconda cosa: se un giornale turistico ne parla non vuol dire che quel che ha scritto il giornalista sia Vangelo, può anche sbagliare o comunque lui ha espresso una sua idea, come io ho espresso la mia. Caro Signor DAVOLI, come lei ha scritto ho molto da obiettare sul paragone che ha fatto tra il Leopardi e Prato (credo che lo stesso Leopardi si stia rivoltando nella sua tomba) mi sembra la solita solfa questa storia che si ripete sempre che viviamo in un mondo che è solo immondizia. Siccome tutti noi viviamo in un mondo sporco e, che comunque siamo noi a sporcarlo, è permesso a tutti di riempirlo di tali cose? Visto che uno lo fa perché io devo fare del tutto per pulirlo? E’ questa la filosofia che impariamo o insegniamo ai ragazzi? Criticare è costruttivo e mi piace quando questo accade, ma che si contraddica tutto e tutti solo per il gusto di dire qualche cosa mi sembra veramente troppo! (questo non è riferito al Signor Davoli). Complimenti Signor G.R.Festa, mi sembra che lei sia l’unico ad aver centrato il problema!!!!
….Cioè,fatemi capire!! Voi non potete fare la veranda e ve la prendete col Cav. Prato?E che cavolo c’ entra lui? Vi assicuro che se fosse per Prato ne potete fare anche tre di verande, anche del colore che volete poi!!! Che ne sapete cosa può aver passato Prato per realizzare il suo “Parco”!! Magari ha pagato multe su multe, ma non si è mai arreso! Fatevela sta veranda, al max prenderete una multa e pur di tenervi la veranda la pagherete….così anche voi darete un piccolo contributo alla crisi economica del paeso 🙂 .
Poi…non scherziamo…! Ma che siete dei bambinetti? -” Lui lo può fare e noi no!” uhe uhe uhe!!
Per quanro riguara lei, Sig,ra Governatori, è evidente che ha izzato in dibattito (fortuna per ora solo un dibattito), senza sapere bene come stanno le cose!!! Lei vuole creare una “piccola rivoluzione” contro quest’ uomo che sicuramente non Le ha mai fatto del male, senza neanche sapere per certo se il terreno è comunale o no???!!! Ma mi faccia il piacere (invece di starsene tranquilla seduta avanti ad un pc)….smuova il ciapet e si informi per bene!!!!Non può creare dibattiti su bolle si sapone.Signora Lei sicuramente non sa se il terreno è suo, non sa se ha mai pagato una multa,non sa se il Comune o chi di dovere si è mai mosso.Anche a me non piace il “parco”, ma non mi permetto assolutamente di giudicare e provocare, soprattutto se una persona non la conosco. Per me la sua è tutta invidia…..perchè Prato è allegria e spensieratezza.
Ripeto, anche a me il parco non piace, ma non mi pare un problema così grande; ce ne sono tante di cose brutte che non si possono fare e pure passano a lei “inosservate”. Almeno Prato non fa del male a nessuno, anzi vorrebbe solo la felicità di tutti. C’ è gente che ubriaca corre a mille con la macchina rischiado ogni volta di uccidere qualcuno……. e Lei e gli altri, anche su questo vi chiede: Perche loro possono e noi no?? Anche gli automobilisti scalmanati, se vengono presi, pagano multe salate…..ma….il gg dopo riprendono la macchina e corrono ancora!!!
Parliamo ora dei turisti a Mc; chi conosce Prato, sa benissimo che lui ha tanti amici in tutta italia; sapete perchè? ….Perchè Lui, i turisti, li ha sempre accolti a braccia aperte, li ha sempre invitati a pranzo, li ha sempre accompagnati nei posti più caratteristici di Mc (compresi tutti i musei), li ha sempre indirizzati verso la strada giusta ,ovviamente li ha sempre portati anche al suo ‘parco; il tutto solo ed esclusivamente per accoglienza!!! Lei invece? Cosa a fatto per i nostri turisti..( a gratis) ? Poiii, diciamoci la verità…..se andando a Roma, in periferia ci accorgiamo di una cosa simile a quella di Prato….pensiamo di rimanere scioccati per tutta la gita e non torneremo più a Roma? Cmq, bello o brutto che sia, il Parco, per i turisti non provoca schifezza ma solo curiosità, a noi Maceratesi invece non provoca niente, o per lo meno niente di più di quello che provoca vedendo altre schifezze della Citta (es Università alle vergini). Ma che vogliamo fare, prendiamocela pure sempre con i più deboli, oppure se noi non possiamo fare una cosa, prendiamocela con chi ha trovato il modo per farla e non con chi non ci permette di farla (rif. verande).
Altra frase da infantili che è stata detta: ” se fanno tutti così che succederebbe?” Perchè, volete fare così anche voi? Provateci se ne siete capaci!!!
Se si chiede un aiuto a Prato, lui corre subito senza farsi nessun tipo di problema pur di aiutare il prossimo!!! Voi criticono da poltrona invece?
Un consiglio, VIVETE SERENI CON TUTTI E FINO A QUANDO QUALCUNO NON VI FA DEL MALE LASCIATE VIVERE, SE SBAGLIA CI PENSERA’ CHI DI DOVERE!!
Ricordo anche che il Signor Prato ha il titolo di Cavaliere, e secondo me, questi titoli non si prendono a caso!!! E’ invidiosa ache di questo Signora Governatori? Prato è una persona che oltre ad organizzare eventi per far divertire le persone, ha sempre lavorato e salvato la vita di molte persone affrontando incendi, alluvioni, terremoti, incidenti stradali ecc. ecc. Tra l’ altro per anni tutte le mattine si svegliava alle sei per ripulire i giardinetti (che a quel tempo era solo un campo) di collevario (e non sol)o quelli da carte e zozzume vario per far giocare i bambini in tranquillità!! A prato vengono fatti molti dispetti, ma lui non si vendica, anzi, da sempre un’ altra possibilità, Prato quando sente parlare di divorzi o di aborti o di altre cose essenziali della vita (che ormai tutti hanno perso), non ne fa chiacchiere, rimano solo molto dipiaciuto!!!! Insomma, Prato ormai è untra settantenne e Lei (come tanti altri criticoni) invece è ancora giovane!!!! Vivete tranquilli e lascite perdere il prossimo e soprattutto se volete criticare qulcuno….FATE PURE…MA…..PRIMA….DOCUMENTATEVI BENE E CONOSCETE LA PERSONA!!
Buona notte a tutti
Cara Signora Stella stella, mi sembra che lei abbia frainteso molto di quello che si è detto. Lei ci dice, o comunque lo sta dicendo a me, di non criticare e giudicare le persone…………. Mi perdoni se la contraddico, ma credo di non aver giudicato nè male nè bene il Signor Prato, nè di aver voluto creare tutte queste critiche solo per far dispetto a Prato o perchè sono invidiosa delle sue “opere”. Lei come fa a dire a me o a tanti altri, che non facciamo nulla per i turisti, per chi ha bisogno di una mano, per chi ci chiede un sorriso e ce ne regala mille altri? Che ne sa cosa facciamo noi la mattina presto o se anche noi abbiamo aiutato terremotati o alluvionati, o persone che erano in guerra? Non era pertinente con l’articolo che ho scritto, quindi nessuno ha detto ciò. Forse è il caso che si documenti anche lei se non conosce le persone!?!?!? Mi corregga se sbaglio. Non credo di aver fatto del male dicendo quello che penso, se voi (lei, il signor Prato & Company) siete liberi di esprimervi o potete dire la vostra, lasciate pure che gli altri possano dire la loro! Tanto per essere chiari io la veranda l’ho messa da diversi anni, regolarmente, ma era solo un esempio.
@ Governatori
Mi ha lasciato basito la sua “apertura” nei riguardi del Cav. Prato: “Se Prato è libero di esprimere la sua “ARTE”(magari in un posto un pò meno in vista)”
E’ quel “in un posto un pò meno in vista” che mi lascia di stucco…. Insomma come a dire che lei fa una nobiliare concessione: al limite, se proprio dobbiamo sopportarlo che il Cav. Prato faccia pure quello che gli pare, MA IN UN POSTO UN PO’ NASCOSTO.
Sembra una brutta sceneggiatura di un film medioevale dove il signorotto locale concede un piccolo privilegio al servo della gleba, almeno io lo leggo così.
Una volta queste affermazioni erano cosa comune tra i “benpensanti”, categoria che ritenevo estinta.. Mi devo evidentemente ricredere…
Signora Giusy, io mi sono solo limitata a descrivere Prato come lo conosco io!!!
Forse ha capito male cosa volevo dire, io non ho giudicato assolutamente cosa fa o ha fatto lei e gli altri per i turisti o altro!!! Non la conosco, non lo so e non lo voglio nenche sapere…..!!! Ben per lei se ha fatto del bene!!! Le mie erano solo domande poste per farsi (tutti, compresa io) esami di coscienza!!!!
Volevo solo farle capire che anche a me non piace quel parco, ma non mi piace neanche la Sua idea di “Votare per il si o per il no” .
per non parlare dell’ idea (non ricordo di chi) di andare lì la notte con un camion e smantellare tutto!!!
Cmq resta il fatto che ha creato un dibattito in assenza del diretto interessato!!
Bun proseguimento