“Museo a cielo aperto o discarica?”
La protesta di una lettrice

Dopo anni, continua a far discutere la collezione di oggetti del Cavalier Prato, alle porte di Macerata

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prato_via_roma-2-300x224La nostra lettrice Giuseppina Governatori ci segnala un articolo in cui si parla dell’ormai nota “collezione” del Cavalier Prato in via Roma, all’ingresso della città di Macerata, definita nel titolo “Museo a cielo aperto”. La raccolta di oggetti proprio alle porte della città alimenta da anni il dibattito tra coloro che la trovano apprezzabile e quelli che invece non riescono proprio ad accettare opere di quel genere alle porte della città. La nostra lettrice  non ha apprezzato la definizione data dal giornale e manifesta tutta la sua contrarietà.
«Ieri mattina – scrive –  mentre aspettavo in aula professori il suono della campanella, leggevo una rivista trovata casualmente sul tavolo intitolata “Il Magazine” (Guida alle eccellenze). È un giornale che non credo si trovi in edicola, penso che si possa trovare nei bar e nelle scuole specializzate nel turismo in tutta Italia e forse in giro per l’Europa. È fatto molto bene perché illustra con articoli e con foto le bellezze della nostra regione, della nostra provincia, e dell’Italia intera. Ci sono anche molti bar e ristoranti che presentano le loro specialità culinarie e spiegano come si fanno alcuni cocktail. Degli articoli più importanti c’è anche una buona traduzione in inglese. Proprio alle ultime pagine mi è caduto l’occhio su un articolo che mi ha veramente “colpito”.
prato_via_roma-3-300x225All’ingresso della città di Macerata, poco prima del passaggio a livello di Collevario c’è un “museo a cielo aperto”. Così è stata definita quella “discarica” che il Cavaliere (non ricordo il nome) ha riempito, prima un piccolo pezzetto di terra, poi anno dopo anno invadendo quasi tutta la collina, di “cose antiche e rare” (secondo il giornale). Certo la vasca tutta rovinata e zozza con la scritta “Alex Britti” o gli sci vecchi e rotti, o le spazzole dell’autolavaggio pietosamente luride, o l’insegna luminosa di un bar ed altre schifezze (a mio avviso) sono da considerarsi antiche e rare! Io mi sono sempre vergognata di questa bruttura che sono costretta a vedere ogni volta che esco o rientro a Macerata. Quando sono venute persone da fuori e alle quali ho fatto fare la visita della città ho evitato accuratamente quel pezzo.
Vorrei sapere se è mai stato chiesto ai cittadini di Macerata se apprezzano questo lavoro e se lo vogliono come “biglietto da visita” in una rivista.
prato_via_roma-1-300x224Sono anche curiosa di sapere se questo Signor Cavaliere ha una autorizzazione particolare per riempire l’ingresso della nostra città? Se paga regolarmente qualche tassa per tenere le cose che forse non può tenere a casa sua? Solo noi dobbiamo pagare una tassa per occupare il suolo pubblico o privato che sia! Io per mettere su una pergotenda nel mio giardino ho fatto una domanda regolare al Comune e ho pagato una tassa. Forse io non capisco l’arte (ma a questo punto ne sono veramente felice), ma mi ha dato fastidio leggere che quella discarica possa essere considerata un museo a cielo aperto.

 

 

 


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