L’allenatore di calcio studia da sindaco:
Giovanni Ciarlantini scende in campo
«Mi metto in gioco per la mia Caldarola»

ELEZIONI - Candidatura nel nome della continuità amministrativa per il post Giuseppetti. Tra gli obiettivi «ricostruire il tessuto sociale dopo il sisma, lavorare per rivedere la piazza tornare viva, dovremo valorizzare tesori naturalistici». Sul fronte progressista quasi pronta una lista a sostegno di Giuseppe Fabbroni

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Giovanni Ciarlantini

di Francesca Marsili

Già impegnato nell’amministrazione uscente, Giovanni Ciarlantini rompe gli indugi e si candida alla carica di sindaco di Caldarola nelle prossime amministrative di giugno. Per il dopo Luca Maria Giuseppetti, che si avvia alla conclusione del secondo mandato da primo cittadino, Ciarlantini è quindi il nome che punta alla continuità amministrativa del piccolo comune dell’entroterra.

«Il desiderio era quello che qualcuno dell’amministrazione uscente portasse avanti nella maniera migliore i tanti progetti imbastiti in questi anni – spiega Ciarlantini (che è stato anche vicesindaco) – . Cosi mi sono confrontato con gli attuali componenti della maggioranza e, con il beneplacito di tutti, ho deciso di mettermi in gioco in prima persona con l’intento di proseguire il mio servizio al paese e alla comunità in cui vivo», aggiunge definendosi pieno di passione ed entusiasmo.

Civico, eletto nel 2019 nella lista “Per il bene comune”, la stessa del sindaco uscente, Ciarlantini attualmente è consigliere comunale con deleghe allo Sport, al Turismo, alla Sicurezza e al Personale. Luogotenente dei carabinieri in pensione ha sulle spalle 35 anni da allenatore e coordinatore tecnico del settore giovanile di molti club calcistici della provincia: ha allenato per parecchi anni il Corridonia in Eccellenza e Promozione (categoria dove ha guidato anche Aurora Treia e Civitanovese) e attualmente è responsabile tecnico settore giovanile del Caldarola e allenatore dei Giovanissimi regionali. «Ora – aggiunge Ciarlanini, 64 anni ad agosto – mi sto impegnando nel formare la squadra che dia a Caldarola l’aiuto necessario per crescere attraverso la realizzazione dei progetti che sono stati messi in cantiere».

Anticipa quella che sarà la linea del suo programma: «La ricostruzione post sisma è importantissima, ma prima ancora bisogna ricostruire il tessuto sociale da troppo tempo spaccato in più parti. Occorrerà lavorare per rivedere al più presto la piazza tornare a essere abitata e frequentata come un tempo e bisognerà dare a Caldarola una ben definita struttura urbanistica che consenta al paese stesso di riconquistare un’appetibilità necessaria affinché giovani famiglie lo scelgano come luogo di residenza. A mio avviso il paese deve essere per quanto possibile rivisitato, pur dovendo chiaramente provvedere alla ricostruzione di quelle opere, come il palazzo comunale, il palazzo delle associazioni, per i quali sono già stanziati i fondi. A questo aggiungo che dovremo farci trovare pronti nel momento in cui ci sarà la riapertura al pubblico del castello Pallotta, da sempre importante volano di promozione per il turismo. Dovremo anche pensare a una rivisitazione delle nostre frazioni per la promozione delle stesse unitamente a quella della montagna e del lago. Ritengo, infatti, che il paese vada valorizzato non solo nel suo aspetto storico e architettonico, ma anche sotto il profilo naturalistico attraverso la conservazione e la promozione della montagna, dei sentieri naturalistici per gli amanti del trekking e della Mountain bike, del progetto che investe il lago di Caccamo. Si tratta di una serie di situazioni che vanno seguite e che potrebbero dare lustro al paese e al suo territorio».

La corsa alla poltrona da sindaco, almeno per ora, sembra essere a due: spunta il nome di Giuseppe Fabbroni, con una lista di orientamento progressista. Nato e cresciuto a Caldarola, 72 anni, laureato in Scienze Politiche, vive da anni a Tolentino. Dopo aver frequentato a Roma il corso per segretari comunali, ha vinto il concorso al Comune di Tolentino come dirigente ufficio tributi, divenendo poi dirigente della ragioneria. Nel 1984 ha vinto il concorso per Segretario generale della Comunità Montana di San Ginesio, diventata poi Unione Montana Monti Azzurri, fino al 2015, anno del suo pensionamento. Giuseppe Fabbroni non è nuovo ad esperienze amministrative: dal 1980 al 1987 è stato assessore al Bilancio al fianco dell’allora sindaco Fedro Buscalferri. 

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