Noemi Tartabini, Francesco Acquaroli e Mirco Braconi
di Luca Patrassi
La sindaca uscente di Potenza Picena Noemi Tartabini ha ufficializzato questa mattina la candidatura bis alla guida del Comune. Lo ha fatto nella stessa sede, quella della pro loco in piazza della stazione, scelta cinque anni fa per l’annuncio della discesa in campo. Al fianco di Tartabini c’erano il governatore della Regione Marche ed ex sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli e il presidente del Consiglio comunale Mirco Braconi.
In prima fila, fianco a fianco, i coordinatori provinciali Gianluca Pasqui (Forza Italia) e Luca Buldroni (Lega) nonostante i recenti scontri
In platea la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale FdI, il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il vicesindaco Giulio Casciotti, i vertici provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, rispettivamente Massimo Belvederesi, Luca Buldorini e Gianluca Pasqui (questi ultimi due si sono perfino seduti vicini dopo il duello rovente su Appignano), il referente di Azione Guido Grandinetti, c’era anche l’assessora civitanovese (per effetto della sentenza del Tar) Manola Gironacci assieme alla coordinatrice della Lega Civitanova Veronica Fortuna, non sembra in rappresentanza del sindaco Ciarapica. Attenzione puntata evidentemente su Potenza Picena, presenze a parte.
Acquaroli ha sottolineato com’era Potenza Picena venti anni fa con la guida del centrosinistra (la fogna a cielo aperto che scaricava in mare nonostante da 20 anni c’erano i finanziamenti per risolvere la questione) e le opere realizzate invece in questi ultimi anni, dalle scuole agli impianti sportivi passando per la valorizzazione di Villa Buonaccorsi e i finanziamenti arrivati per la viabilità. Sulla stessa lunghezza d’onda la sindaca Noemi Tartabini che ha raccontato il lavoro fatto in questi ultimi cinque anni pur avendo dovuto attraversare l’emergenza della pandemia.
Ad aprire l’incontro è stato il presidente del Consiglio comunale Braconi: «Il nostro percorso è iniziato dieci anni fa con l’allora sindaco Francesco Acquaroli e poi con Noemi Tartabini. Sono stati dieci anni intensi nei quali siamo riusciti a dare una forte impronta alla nostra città. Dieci anni fa l’argomento principale era l’edilizia scolastica: ora non si pone la questione, problema risolto. C’erano zone cittadine trascurate, ora ci troviamo con moltissimi lavori fatti e in via di realizzazione: per limitarsi a un esempio la zona del polo scolastico di Porto Potenza dieci anni fa sembrava un teatro di guerra, adesso è stata riqualificata con relativi servizi. Dieci anni fa la stagione estiva del Comune era l’organizzazione di tre serate: noi siamo riusciti a creare una stagione che parte da aprile ed arriva al Grappolo d’Oro grazie anche alle associazioni. La città è cresciuta sotto tutti i punti di vista».
Il microfono passa al governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: «Ricordi belli, in questi dieci anni sono successe tante cose in un territorio che non è più una Cenerentola ma ha ora un ruolo importante.
Francesco Acquaroli, presidente della Regione ed ex sindaco di Potenza Picena
Abbiamo realizzato una scuola da sei milioni di euro, l’inaugurazione di una scuola non è una cosa normale: in dieci anni abbiamo fatto l’adeguamento sismico della scuola media di Potenza Picena, poi la scuola elementare, sta per arrivare alla fase deinitiva anche la scuola media di Porto Potenza, altro intervento epocale. Investimenti per venti milioni di euro, strutture che danno forza al tessuto sociale anche in termini di sicurezza. La crescita sociale è quella che mi fa più piacere, il paese vive se sprigiona valori e capacità attrattiva. Infine un ricordo: eravamo sotto Covid quando il sindaco mi dette notizia che il Comune aveva vinto un bando impoirtante per il centro storico mettendo mano ad edifici ed aree degradate. La politica e l’amministrazione sono aspetti determinanti per la comunità, l’approccio deve essere di responsabilità. Abbiamo dato centralità e orgoglio a questo territorio, a questa comunità. Non abituiamoci a vedere tutte queste cose come normali, non lo sono: orgogliosi e consapevoli del lavoro fatto, le cose fatte non si erano mai viste in precedenza. Non c’è alternativa alla conferma di Noemi Tartabini e della sua squadra. I cittadini dovranno dire se andare avanti così o scegliere altro».
Al centro il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale di Fatelli d’Italia
Infine la sindaca uscente Noemi Tartabini: «Abbiamo lavorato con dedizione ed amore in questi cinque anni per ricambiare la grande fiducia dataci dai cittadini. La carta vincente è stata la dedizione nei rapporti umani, il contatto con le persone. Abbiamo affrontato l’emergenza Covid ma gettato i semi di un programma di sviluppo, alcuni semi sono fiori, altri necessitano di più tempo. Ci sono opere che richiedono procedure particolari, fondi ingenti e tempo. Questo tempo ulteriore lo chiediamo ai cittadini, chiediamo loro ancora fiducia. Questi cinque anni hanno visto il nostro impegno a tempo pieno per rispondere alla città: sicuramente abbiamo fatto degli errori, anche di comunicazione ma abbiamo da raccontare anche il tanto che abbiamo realizzato dall’edilizia scolastica al centro storico ma sempre mettendo al centro i rapporti umani. Ricordo i volti delle tante persone che abbiamo incontrato e sono certa che quelle stesse persone ricorderanno i nostri volti dandoci ancora fiducia. In questo percorso nuovo ci saranno persone che già conosciamo e tanti volti nuovi, tante persone che si sono avvicinate in questi cinque anni».
Elena Leonardi, coordinatrice regionale di FdI
Infine la polemica, sollevata dal candidato sindaco del Pd Mario Morgoni, sul post reputato razzista dell’ex segretario cittadino di Fdi: «Ognuno ha la responsabilità di quello che dice, certamente non devo intervenire io in quanto Celestino Faraci non ha alcun ruolo istituzionale e quindi ancora non capisco per quale motivo il candidato del Pd continui impeterrito a tirare in ballo me e il governatore Acquaroli. Se questi sono gli argomenti del candidato Morgoni per le elezioni, allora sono tranquilla», conclude Noem Tartabini.
(foto di Federico De Marco)
Gianluca Pasqui e Luca Buldorini
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Se non c’è alternativa alla Tartabini non si buttino i soldi per le elezioni a Potenza Picena.
Non c’è alternativa a cosa???????!!!!!!!!!
Battutona fantastica!!!!
Magari lasciamolo decidere ai cittadini se c’è un’alternativa.
Dove ti giri il vuoto assoluto. Le alternative non sono alternative! Ogni volta che si va a votare le toppe sono peggio dei buchi. In questo l’alternanza e certa. Sono sempre gli stessi e non si capisce perché si ripresentano. Possibile che facciano gola le nuove indennità raddoppiate che vanno agli eletti? Mi sa proprio di sì. Ma perché uno prima di mettere la fatidica X non si chiede ” Ma che cosa sto facendo, mi sto ripetendo, ma perché?”. E poi una scelta così ristretta, così ridotta, ma che significa? Roba da nichilismo puro.