Monte Prata, dove è sempre il 2016:
benvenuti tra ruggine e desolazione
Ma cova il progetto dei nuovi impianti

CASTELSANTANGELO - La stazione sciistica è ferma da anni, chiuso il punto di ristoro Nido delle Aquile e il rifugio hotel la Baita è da demolire e ricostruire. Il sindaco: «E' in corso la progettazione con i fondi del Pnc, per la sostituzione della seggiovia ormai giunta a fine vita tecnica, la seggiovia biposto sostituirà lo skilift». L'importo delle opere è di 4 milioni e 458mila euro. Sul fronte degli impianti, via libera per la stazione di Sassotetto e Santa Maria Maddalena di Sarnano

- caricamento letture

IMG-20230105-WA0031-650x488

Impianti fermi a Monte Prata

di Monia Orazi

È tutto fermo a sei anni fa a Monte Prata, la stazione sciistica le cui piste raggiungono quota 1850 metri, che si trova nel territorio di Castelsantangelo. Il rifugio hotel la Baita, di proprietà privata che fu gestito da Maurizio Montalbini è da demolire e ricostruire, sul profilo della montagna stanno silenti i tralicci della seggiovia, il punto ristoro Nido delle Aquile con la sua struttura a vetri ed i tavoli con le sedie sopra, sembra essersi preso una lunga pausa, in attesa che qualcuno venga ad aprire porta e finestre, a togliere la polvere e a far entrare di nuovo l’aria.

IMG-20230105-WA0033-650x488Campeggia in bella vista l’insegna del noleggio sci, è un monumento all’attesa di partire il tapis roulant del campo scuola, mentre appare rovinato il garage di rimessaggio del battipista, probabilmente da demolire.

Di nuovo c’è solo l’asfalto sul piazzale che una volta era il parcheggio della stazione sciistica, a cui salendo si arriva dalla provinciale che nasce davanti alla chiesetta della Madonna della Cona, anch’essa perfettamente asfaltata per intervento della Provincia di Macerata: due misteriosi cartelli gialli ed un segnale di divieto a terra, avvisano che la strada è chiusa per lavori, cosa che non risponde a verità visto che il percorso è perfettamente transitabile lungo la strada meticolosamente asfaltata e circondata da guard rail nuovi di zecca. A svelare il mistero di una stazione sciistica che sembra ormai perduta, ci pensa il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci: «La strada non è transitabile perché non è stata consegnata dall’ente proprietario che è la Provincia, in quanto manca la segnaletica orizzontale sul piazzale. Per il resto è in corso la progettazione con i fondi del Pnc, per la sostituzione della seggiovia ormai giunta a fine vita tecnica, la seggiovia biposto sostituirà lo skilift. Sarà costruito un sottopasso per evitare di attraversare le piste, che ospiterà i locali tecnici e la biglietteria. Il Nido delle Aquile sarà completamente rinnovato. Abbiamo raggiunto con il parco nazionale dei Sibillini l’accordo per realizzare in quota un laghetto di accumulo da circa 7mila metri cubi, con due cisterne sotto terra. Avrà la funzione di riserva d’acqua per abbeverare gli animali al pascolo e servirà anche per l’impianto di innevamento artificiale. La quota dove si trovano gli impianti è in alto la zona e ben coperta, per poter usare la neve artificiale. Bisogna puntare a mantenere la stazione in attività tutto l’anno, anche on estate con escursioni, trekking e mtb».

IMG-20230105-WA0039-e1672930671427In questo momento è in corso l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori, per un importo pari a 4 milioni e 458mila euro. Considerati i tempi tecnici si dovrà attendere qualche anno prima di poter tornare a sciare a Monte Prata.

Sul fronte degli impianti sciistici finanziati dal Pnc, via libera anche al restyling della stazione sciistica di Sassotetto e Santa Maria Maddalena di Sarnano. Dalla struttura del commissario straordinario alla ricostruzione è giunto negli ultimi giorni dell’anno il bollino verde per la riqualificazione degli impianti di risalita.

Adesso ci sarà l’approvazione definitiva del progetto da parte della giunta comunale e poi via alla gara d’appalto da parte della Suam, la stazione unica appaltante della Regione Marche.

IMG-20230105-WA0038-650x488

Saranno finanziati con 6 milioni e 125mila euro di fondi del piano nazionale complementare sisma, gestiti dalla struttura commissariale, per i progetti relativi agli impianti di risalita: sarà sostituito lo skilift di Sassotetto con uno nuovo, perché è giunta a fine vita tecnica.

Sarà realizzato in quota anche un nuovo bacino di accumulo sotterraneo, con una linea adduttrice per completare l’impianto di innevamento artificiale, con la sostituzione di alcuni cannoni sparaneve. Sarà alimentato dall’acqua piovana raccolta tramite le griglie che saranno installate sul piazzale di Sassotetto. Commenta Luca Piergentili, sindaco di Sarnano: «Si tratta di un primo via libera importante, la procedura è stata modificata richiedendo tempi leggermente più lunghi, in accordo con la Regione. Per noi il bollino verde è un traguardo importante, il tempo che è trascorso è servito a dissipare i dubbi sulla procedura. Finalmente ci possiamo dedicare allo sviluppo dell’opera, fondamentale per lo sviluppo futuro della stazione sciistica e  per l’economia della zona. Ci metteremo subito al lavoro per completare l’iter amministrativo, lavorando in accordo con la Suam».

IMG-20230105-WA0037-650x488

IMG-20230105-WA0036-650x488

 

IMG-20230105-WA0034-650x488

IMG-20230102-WA0023-650x488

IMG-20230105-WA0032-650x488

IMG-20230105-WA0030-650x488

IMG-20230105-WA0029-650x488

IMG-20230105-WA0028-650x488

IMG-20230102-WA0016-650x488

IMG-20230105-WA0027-650x488

IMG-20230105-WA0026-650x488



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X