Sisma, 28 sindaci “ribelli”:
«Ci sospendiamo dalla Cabina
se il rappresentante resta Capponi»

NEL MACERATESE sale la protesta, guidata da Sandro Parcaroli, Vincenzo Felicioli, Alessandro Gentilucci. Lettera all'Anci: «Le difficoltà connesse al tema ricostruzione possono essere affrontate in maniera più idonea e appropriata da uno dei sindaci dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto». Il nome indicato è quello di Michele Franchi (Arquata)

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Da sinistra: Vincenzo Felicioli, Alessandro Gentilucci, Sandro Parcaroli

di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)

Ventotto comuni del Maceratese sospendono la loro partecipazione alla Cabina di coordinamento sisma 2016 nell’Anci Marche se la presidente regionale Valeria Mancinelli non procederà alla revoca della nomina del sindaco di Treia, Franco Capponi, in tale organismo rappresentativo di tutti i paesi colpiti dal terremoto. Sostituendolo col sindaco di Arquata, Michele Franchi, ritenuto dalla maggioranza dei municipi scelta più opportuna per ricoprire tale incarico.

Provincia_FF-4-650x434Una lettera che parte oggi con destinazione il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli, il presidente Anci Antonio De Caro e Valeria Mancinelli presidente marchigiana dell’organismo che riunisce tuti i comuni, con questa richiesta e vergata dalle firme di 28 sindaci del cratere sisma maceratese (ma analoga sottoscrizione di questa petizione verrà estesa nei prossimi giorni anche i territori di Fermo e Ascoli compresi nel cratere) è stata resa nota da Sandro Parcaroli, presidente della Provincia di Macerata, Vincenzo Felicioli, consigliere provinciale con delega alle aree interne e al sisma e da Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, che indica il perché di tale presa di posizione e della richiesta di un incontro da svolgersi in tempi ravvicinati proprio con la Mancinelli per evitare che questa frattura con la maggior parte dei comuni interessati dal sisma diventi un punto di forte criticità nella gestione della ricostruzione. Nella missiva si legge che in relazione alla nomi a del sindaco di Treia «tale scelta ha immediatamente suscitato la contrarietà da parte della quasi totalità  dei sindaci del cratere.

Provincia_FF-3-650x434 Sarebbe stata più opportuna la scelta del primo cittadino di Arquata. Tale scelta invece va a svilire l’enorme lavoro svolto in materia di ricostruzione dai sindaci dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto, si colloca esclusivamente all’interno di logiche politiche di parte senza tenere nella dovuta considerazione le problematiche e le esigenze dei territori.

Le difficoltà connesse al tema ricostruzione possono essere affrontate in maniera più idonea e appropriata da uno dei sindaci dei comuni maggiormente colpiti dal sisma. Per cui i sindaci che sottoscrivono il presente documento chiedono un urgente incontro con la presidente di Anci Marche per un approfondito confronto sulle questioni e, nell’attesa, si intende sospesa la loro partecipazione all’organismo associativo dei comuni nella Cabina di coordinamento della ricostruzione post sisma 2016».

Da parte di Parcaroli, Gentilucci e Felicioli si è ribadito che non si tratta di un attacco diretto verso la persona del sindaco di Treia Franco Capponi ma della necessità di avere in quel ruolo un sindaco maggiormente coinvolto dai danni del sisma e dalla ricostruzione rispetto ad un primo cittadino di un paese periferico rispetto a quelli più colpiti dal sisma.

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Il sindaco Alessandro Gentilucci con il presidente della Provincia e sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli (a destra)

«Con questa lettera chiediamo semplicemente a Mancinelli di essere ascoltati – esordisce il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -: avevamo chiesto un incontro sulla nomina del rappresentante Anci nella Cabina di coordinamento, la Mancinelli, essendo una sua facoltà, aveva nominato in tale ruolo il sindaco di Treia. Noi non abbiamo nulla contro Franco Capponi, ma diciamo che non è tanto rappresentativo del cratere in quanto è ai margini. La nostra proposta era quella del primo cittadino di Arquata del Tronto, località dentro il cratere e fortemente colpita dal sisma raccogliendo attorno a questa nostra proposta 28 firme di sindaci maceratesi che appoggiano tale proposta. Sino a quando questo incontro non ci sarà concesso i sindaci sottoscrittori del documento sospendono la loro partecipazione all’organismo della Cabina di coordinamento del sisma. Io rappresento questi sindaci del maceratese e non ci sentiamo rappresentati dal sindaco di Treia, centro ai margini del terremoto e meno colpito di altri paesi. Nessun attacco alla persona di Capponi a livello personale, istituzionale o politico ma una questione legata all’opportunità di chi deve ricoprire quel ruolo».

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Il sindaco Alessandro Gentilucci

Sulla stessa linea anche Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino nonché sindaco di Pieve Torina che, in caso di diniego di incontro da parte della presidente di Anci Marche, si spinge anche verso altre soluzioni all’interno della Cabina di coordinamento ricostruzione sisma 2016. «In subordine, se non verremo ascoltati dall’Anci Marche –spiega Gentilucci- non solo sospendiamo la nostra partecipazione a questo organismo ma chiederemo alla Regione Marche di avere un suo rappresentante in questa Cabina di coordinamento (l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, ndr) per poter conoscere quali provvedimenti verranno adottati. Gran parte dei sindaci del maceratese ha bocciato questo provvedimento adottato dalla presidente Mancinelli che non ci ha voluto ascoltare. E’ evidente che i problemi legati al sisma devono essere rappresentati da chi li vive quotidianamente: c’è un’ordinanza, la 101, che individua quello che è il cratere ristretto, più distrutto e danneggiato.

E’ evidente che le tematiche che hanno queste zone sono più urgenti di altre che per fortuna hanno avuto meno danneggiamenti dal terremoto: le esigenze della popolazione e di chi lavora in questi paesi può essere rappresentato solamente da chi vive ogni giorno tali problematiche. Per questo chiediamo che il rappresentante nella Cabina di regia del sisma sia un sindaco del cratere ristretto, nello specifico il primo cittadino di Arquata, essendo il Comune con più morti e più distruzione nella nostra regione. Poteva rappresentare tutti: chiediamo quindi alla Mancinelli di rivedere questa sua nomina che non è condivisa dai sindaci del cratere».

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Il sindaco di Fiuminata, Vincenzo Felicioli

In qualità di sindaco di Fiuminata minaccia di abbandonare addirittura l’Anci Vincenzo Felicioli, consigliere provinciale con delega alle aree interne e al sisma, se la richiesta di questo incontro con la presidente regionale non verrà accolta. «La partecipazione all’organismo è già sospesa ma non escludo un’uscita del mio paese dall’Anci se non verremo ascoltati – ha ribadito Felicioli -. La scelta di Capponi può essere legittima a parte della Mancinelli che un anno e mezzo fa tenne per se questa delega che ora ha visto la nomina del sindaco di Treia. Però a livello etico non mi pare che sia una scelta adeguata alle richieste che vengono dai sindaci del maceratese e in generale del cratere sismico marchigiano. Si è parlato di alternanza tra Ascoli Piceno prima e Macerata poi per giustificare questa scelta di Capponi mentre noi primi cittadini ci eravamo già espressi per il sindaco di Arquata senza fare discorsi di campanile. Siamo coscienti che il rappresentante in Anci deve essere per tutto il cratere marchigiano, non di una sola provincia. E ribadiamo che la scelta deve essere quella di Michele Franchi. Non voglio polemizzare con nessuno, ma la constatazione di dare alla provincia di Macerata il rappresentante nella cabina di regia al sindaco Capponi senza considerare che ci sono tanti paesi martoriati dal sisma che sono ben davanti a Treia nella eventuale scelta di nomina del rappresentante. In questa fase riteniamo che il sindaco di Treia non debba e possa rappresentare i sindaci dei paesi del cratere sismico».

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