Ludivina Cinti, Diego Camillozzi, Fabrizio Curcio, Giuliano Pazzaglini
Autocertificazione per il mantenimento dei requisiti Cas e Sae, il capo nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio rassicura i terremotati, gli anziani o coloro che non saranno in grado di presentare la documentazione in modalità telematica, riceveranno l’aiuto necessario.
Si è tenuto questa mattina a Roma un incontro alla presenza di Curcio, del senatore Giuliano Pazzaglini, di Diego Camillozzi e Ludvina Cinti, dell’associazione dei terremotati “La terra trema noi no”.
Spiegano Camillozzi e Cinti: «E’ stato un incontro molto proficuo, a seguito delle problematiche evidenziate dalla nostra associazione sulla presentazione telematica dell’autocertificazione sul mantenimento dei requisiti per Cas e Sae, si era reso necessario un incontro chiarificatore. Poiché la certificazione dovrà essere obbligatoriamente presentata in forma telematica, la nostra preoccupazione è stata di garantire l’aiuto a chi non è in grado di ottemperare all’obbligo. Curcio ha garantito che provvederanno a fornire sostegno ai Comuni per l’espletamento delle pratiche».
I due componenti dell’associazione hanno chiesto di attivare per tempo la piattaforma telematica in cui dovrà essere inserita la documentazione e hanno anche trattato il tema di chi ha perso il Cas dopo aver acquistato l’abitazione, oggetto di un ricorso al Tar: «Abbiamo chiesto che l’ordinanza, e l’attivazione della piattaforma avvenga quanto prima per dare il tempo necessario alle popolazioni terremotate, dandone opportuna comunicazione attraverso i mezzi informativi a disposizione affinché nessuno rimanga escluso. Auspicando che la compilazione sia semplice e di facile comprensione per tutti, si è chiesta la possibilità di non dover ripetere la procedura tutti gli anni, questo aspetto Curcio, ha assicurato che verrà valutato. L’incontro è stata anche occasione per ribadire le problematiche emerse a seguito delle ordinanze 614 e 670 che hanno fatto perdere il contributo di autonoma sistemazione, discriminando tra le diverse situazioni di chi ha perso la casa. Siamo molto soddisfatti di aver finalmente potuto confrontarci con il capo di Protezione Civile, dottor Curcio e lo ringraziamo per la disponibilità, un grazie al senatore Pazzaglini per il suo contributo».
È stato chiesto di trovare una soluzione definitiva al problema sollevato dall’ordinanza 670, che ha tolto il Cas a tutti coloro che sono proprietari di un immobile nel Comune di residenza, in uno limitrofo, o in un altro nel quale si sono trasferiti. Continua a percepire il Cas chi ha acquistato casa dopo l’emissione dell’ordinanza stessa, creando situazioni diverse tra terremotati, oggetto di ricorso da parte dell’associazione, per cui Camillozzi ha chiesto un intervento in materia, in modo da non continuare con le vie legali, trovando una soluzione non discriminatoria e definitiva.
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