La nuova chiesa
di Monia Orazi
Visso ha riacquistato un altro piccolo angolo di normalità. E’ stata celebrata oggi pomeriggio la prima messa nella nuova chiesa, che dovrebbe in futuro essere intitolata a Santa Margherita, costruita nell’ex area Park Hotel, dove si trovano le nuove strutture commerciali e la piazza provvisoria. L’occasione è stata quella della festa del patrono, san Giovanni Battista ed ha permesso di riprendere dopo sei anni che non si faceva più, la tradizione della processione per le vie del paese, con la banda cittadina che ha prestato servizio, come avveniva prima delle scosse.
In testa al corteo la Croce, poi un gruppo di donne due a due, infine il parroco don Gilberto Spurio ed il vicario del vescovo, monsignor Mariano Ascenzo Blanchi, il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi, accanto al gonfalone del Comune, scene di vita di paese normali fino all’estate del 2016, che sono ormai tornate, anche se tutto intorno lo scenario è profondamente diverso, ma che testimoniano la voglia dei vissani di fare propria quella voglia di semplice normalità che accompagna le vite di tutti.
E’ stato un lavoro corale, quello per portare i banchi e gli arredi liturgici dalla collegiata in piazza Martiri Vissani alla nuova chiesa, una staffetta ideale dalla storia secolare dell’antica chiesa, a quella provvisoria, in attesa che torni fruibile l’antico edificio, i cui lavori di restauro dovrebbero iniziare nella primavera del 2023.
«Li abbiamo caricati quattro alla volta sul camion, perché essendo zona rossa non si può andare in auto – racconta il sindaco Spiganti Maurizi – Abbiamo fatto l’allestimento interno tutto da soli ma è una grande soddisfazione, inaugureremo l’area commerciale quando saranno rientrati tutti i negozianti. La nuova chiesa è una struttura bellissima che dentro è spaziosa. Ci mancava quel punto aggregativo dove fare matrimoni, comunioni, le celebrazioni della comunità, è un pezzetto di normalità che ritorna».
C’è chi si è emozionato a vedere il catafalco di San Giovanni, ispirato al dipinto rinascimentale di Tiziano nell’atto di benedire, portato a spalla dai vissani che lungo il tragitto, dalla porta di ingresso della piazza, a via Cesare Battisti sino ad arrivare all’area commerciale, si sono dati il cambio. Prima di entrare, la benedizione dei due sacerdoti ha consacrato la chiesa per i fedeli che da oggi in poi avranno un luogo dove ritrovarsi. Dall’altare don Gilberto Spurio ha esortato: «Abbiamo ritrovato un’unità da vivere insieme sotto San Giovanni Battista nostro protettore, è un momento che non vivevamo più da diversi anni, qui abbiamo portato i banchi della collegiata, sono contento di vedervi raccolti qua per la festa del patrono. Abbiamo passato un terremoto, e una difficile pandemia, è l’occasione per rivedere la nostra vita ed il nostro modo di essere, per sentire che non camminiamo più da soli, ma tutti insieme, ritrovandoci anche in questa chiesa, molto importante per le sue caratteristiche».
Ad accompagnare la messa il suono dell’organo, suggestiva l’offerta dei ceri, altro momento storico della festa del patrono. Novità per la ricostruzione del centro storico. Al via la progettazione dell’intervento unitario sull’isolato della chiesa di San Francesco a Visso, per una spesa complessiva di 11 milioni e 400mila euro e a breve il programma straordinario di ricostruzione sarà approvato definitivamente dalla conferenza dei servizi permanente, che raccoglie tutti gli enti previsti e si terrà il prossimo sette luglio, diventando esecutivo.
Altra novità è il fatto che la giunta comunale, guidata dal sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi ha approvato il documento di indirizzo per la progettazione dell’intervento unitario isolato di San Francesco nel capoluogo, inserito nell’ordinanza speciale varata dal commissario straordinario alla ricostruzione nell’agosto 2021. L’isolato è costituito dalla chiesa del Santissimo Crocifisso, dalla Porta Ponte Lato, dell’edificio ecclesiastico di proprietà dell’Istituto Divino Amore, dalla chiesa di San Francesco, dalla sede del Parco nazionale dei Monti Sibillini (porzione dell’antico convento) e da un fabbricato di proprietà privata adiacente alla chiesa del Santissimo Crocifisso.
Ai fini di semplificare il processo di ricostruzione la presentazione dell’istanza per l’erogazione del contributo avviene in maniera unitaria e con le modalità previste per la ricostruzione pubblica. «Si tratta di due passaggi molto importanti – spiega il sindaco – perché consentiranno di accelerare la ricostruzione del capoluogo e delle frazioni di Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio e vedranno il Comune stesso impegnato in prima linea nella programmazione e gestione degli interventi di ricostruzione privati e pubblici, nonché nell’esecuzione di quello che è sicuramente uno degli interventi di ricostruzione pubblica più delicati del nostro bellissimo centro storico». Con l’inizio dell’iter per la progettazione degli interventi di ripristino per l’isolato di San Francesco si inizia ad intervenire nel cuore del centro storico di Visso, si stima che ci vorranno almeno uno o due anni prima di vedere le gru in azione nella zona.
Vedere la "mia" comunità riunita per la prima messa nella nuova chiesa di Visso, é stata un emozione forte...
Complimenti la Chiesa casa del Signore è la nostra casa ,il nostro rifugio specialmente nei momenti particolari,,,,
C'è pure chi mette i cuoricini ddiolatro
Preghiamo perché i soldi per le armi da mandare allucraina si trasformino in mattoni per ricostruire la ns casa, dal 26 ott 2016 ancora da ricostruire. Amen
Ammazza quant'è vella, pe quessa sci che cunvinìa buttacce li sordi!
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