La sala d’attesa del Pronto soccorso di Macerata
di Luca Patrassi
Nominate le tre bed manager che, nelle intenzioni degli amministratori regionali che hanno introdotti tali figure, dovrebbero affrontare le emergenze nei Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere dell’Area Vasta 3 legate alle indisponibilità di posti letto. La direzione di Area Vasta, con la direzione medica ospedaliera e con il dirigente delle professioni Sanitarie area infermieristica/ostetrica, ha individuato tre infermiere già con incarico di coordinamento, cui affidare le funzioni necessitate: si tratta di Francesca Contigiani, di Luigia Carelli e di Vita De Luca che andranno ad operare da subito rispettivamente negli ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino. «La figura del bed manager – si legge nella determina appena firmata dalla direttrice dell’Av3 Daniela Corsi – operativa h12, è finalizzata ad assicurare, attraverso il coordinamento e l’integrazione delle aree produttive ospedaliere e dei percorsi diagnostico/terapeutici, la tempestiva prosecuzione della presa in carico del paziente che afferisce al Pronto Soccorso. In ogni struttura il Bed Manager avrà la responsabilità di garantire il percorso di ricovero più appropriato e tempestivo, potendo disporre di un’adeguata percentuale di posti letto, giornalmente comunicati dalle Unità operative. di riferimento, a completa copertura delle necessità ed attivando efficaci sinergie con i Distretti per favorire un rapido deflusso dei pazienti di Pronto Soccorso».
L’ingresso del Pronto soccorso di Civitanova
Questo nelle intenzioni, nei fatti la situazione nei Pronto Soccorso – in particolare a Macerata e a Civitanova – resta difficile da gestire per i pochi medici ed operatori sanitari in servizio e fonte di proteste per gli utenti ed i loro familiari. Centinaia gli accessi quotidiani cui al Pronto Soccorso fanno fronte con organici non adeguati, in più è tornata ad impennarsi la curva dei ricoveri Covid. Diverse proteste degli utenti sono nuovamente arrivate in redazione nei giorni scorsi.
Non più tardi di pochi giorni fa l’Asur aveva annunciato il ricorso a misure straordinarie, come l’esternalizzazione dei servizi e nuovi bandi di ricerca del personale, pur di evitare quella che l’azienda stessa definisce «interruzione di pubblico servizio» per l’impossibilità di coprire i turni, eppure si continua a tenere aperte unità operative che non attirano utenti ma assorbo preziose risorse mediche.
Intanto è stata definita dalla commissione esaminatrice la terna di idonei per il ruolo di direttore della Neurologia dell’Area Vasta 3: il primo è uno jesino, il dottor Emanuele Medici, seguono Fabrizio Forconesi e Maurizio Paciaroni. Il colloquio finale ha ribaltato la prima graduatoria fatta in base ai titoli.Sarà ora la dirigente dell’Av3 a scegliere all’interno della terna, motivando la scelta nel caso non si tratti del primo in graduatoria.
Pronto soccorso 2.0 con bed manager, comfort e taglio alle attese: «Piano sperimentale per 3 mesi»
Il dottor Paciaroni forever!!!.....
Michela Pediconi ma dici sul serio?
Anna Fraticelli no....io tifo x Paciaroni xché conosco la sua professionalità e competenza super....poi non so chi nominerànno
Michela Pediconi Magari!!!!
Il posto letto è oro
Riaprite gli ospedali che hanno chiuso Spacca e Ceriscioli in questi 15 anni e assumete infermieri-e e dottori invece di assumere dirigenti x continuare la distruzione della sanità pubblica.
Un altra fantasia del ns Assessore,ma mi dite se è mai possibile che i cittadini vengano considerati così stupidi da credere che le bed manager siano in grado per magia di reperire posti letto per i ricoverati al PS.Ma finiamola,basta a tutto c'è un limite.
Le bed manager? Ne hanno inventata un'altra . Quando la soluzione è peggiore del male.
Le attese di giorni interi con ferite sanguinanti in testa.. C è molta poca voglia di lavorare FIDATEVI... Rimandate tutto al turno successivo continuamente!
Poi non ci sono i soldi per dotare il medico del 118 di un infermiere, si ritrova a lavorare ai codici rossi con i volontari della Croce Rossa (successo settimana scorsa)
Se andassero a prestare servizio in ps anziché...fare le centraliniste....sarebbe più utile
Altro carrozzone....
E che Dio ce la mandi buona
Le bed manager ci andrò anchio
Michela Angelelli cara signora, come si vede che uno scrive senza sapere. Una di loro è mia cognata e le assicuro che non è questo rose e fiori quel lavoro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Benissimo, all’ammalato sarà garantito un percorso caratterizzato da una tempestiva e programmata prosecuzione dopo la presa in carico al triage.
Peccato che poi c’è una probabilità di cadere nelle mani di una dottoressa notoriamente incapace.
ma non ho capito siamo in Italia oppure no? bed manager ??? Non possiamo scriverlo in italiano, siamo un paese di idioti.
Graduatoria fatta sulla base di titoli e colloquio? Ah ah! Uh uh! Nomina seriamente motivata se chi viene scelto non è il primo? Uh uh!! Ah ah!
L’unico a non conoscere crisi di nessun genere è il carrozzone politico parassitario dei partiti, pagato con denaro pubblico. Proprio si sentiva la mancanza professionale per la gestione dei letti negli ospedali. Chiudere le regioni e le risorse che si recuperano adibirle per la sanità e ad altro, no è.