Sfuma l’accordo Scipioni-Pierantoni:
«I nostri programmi non coincidono»

CORRIDONIA VERSO IL BALLOTTAGGIO - Il terzo classificato nel primo turno spiega i motivi della mancata intesa col centrosinistra: «Su temi principali come l’ippodromo, il mattatoio, l’Ipsia abbiamo idee diverse. Quindi abbiamo deciso di lasciare libera scelta all'elettorato»

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Sandro Scipioni e i suoi davanti alla sede elettorale dopo il voto

 

di Giulia Sancricca

«I programmi non collimano». Sfuma l’accordo tra Sandro Scipioni e Manuele Pierantoni in vista del ballottaggio del 26 giugno a Corridonia. Lo ha reso noto il candidato arrivato terzo all’ultima tornata elettorale durante una conferenza stampa organizzata questa mattina.

«Abbiamo fatto una analisi del voto con le nostre liste civiche – dice Scipioni – considerando la nostra sconfitta elettorale e analizzando dove ci sono mancati i sostegni a livello cittadino. Da un punto di vista di autocritica – ammette – forse anche noi abbiamo commesso degli errori per l’inesperienza e la mancanza di strutture organizzative. Credo che sia comunque un ottimo risultato: i mille voti ottenuti sono un patrimonio da cui ripartire per chi vorrà continuare questa esperienza. Ci costituiremo in una associazione a settembre, la chiameremo “Missione rinascita” e io sarò un semplice aderente per dare la possibilità a chiunque di entrare e dare il suo contributo di idee».

corridonia_risultati_definitivi_fbScipioni ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Siamo un po’ rammaricati – confida – per chi si pensava ci fosse vicino, ma poi abbiamo visto che nelle realtà dove doveva venir fuori il risultato elettorale non c’è stato». Infine la puntualizzazione su un eventuale accordo in vista del ballottaggio. «Considerato che io all’inizio dissi di no ai partiti e ai sindaci del passato – dice – ho incontrato il centrosinistra in un dialogo molto amichevole e cordiale con Manuele Pierantoni. Abbiamo però visto che i nostri programmi non coincidono su temi principali come l’ippodromo, il mattatoio, l’Ipsia. Da questo, sentendo i nostri, abbiamo deciso per la libera scelta e il libero voto. I nostri elettori potranno scegliere qualche candidato e se andare o no a votare. Ho ribadito ad entrambi i candidati – conclude – che non accetterò mai, qualora me lo propongano, il ruolo di presidente del consiglio comunale: ho perso le elezioni e debbo fare il consigliere comunale in maniera pacifica e serena. Corridonia ha visto troppi litigi in questi anni».

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