Giorgia Latini
Nuovo appuntamento a Corridonia con la Lega che, dopo il focus su imprese e lavoro, punta i riflettori su cultura e sport. L’appuntamento è per le 18 di lunedì 30 maggio al salone superiore dell’Abbazia di San Claudio dove l’assessore regionale Giorgia Latini illustrerà opportunità e prospettive di due settori fondamentali per il tessuto sociale, culturale ed economico di Corridonia.
All’incontro interverranno il commissario Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti, il commissario provinciale Luca Buldorini, la candidata sindaco Giuliana Giampaoli e tutti i candidati della lista Lega Corridonia
«Abbiamo scelto un luogo che esprime l’indubbia centralità di Corridonia nel panorama della storia e all’archeologia mondiale – spiega il coordinamento di Corridonia del partito – Dalle ipotesi sulla presenza della corte carolingia fino al primo etruscologo, Luigi Lanzi, passando per il patrimonio architettonico che presenta vere e proprie unicità, la città è naturalmente vocata all’integrazione dell’economia tradizionale con la cosiddetta economia della cultura. Ne parleremo con il nostro assessore Latini che, grazie alla stretta collaborazione con il territorio e sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni sta portando avanti anche la candidatura del nostro teatro Velluti a patrimonio Unesco».
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Attendiamo con trepidazione le decantazioni e le lodi del grande Giorgio Rapanelli!
Come mai non ha ancora scritto?
Non ho scritto perchè sto scrivendo adesso a lei, piccolo Romulado Mattioni, e caro amico. Perchè se avesse letto (recito da polemista, ma quanto scrivo lo dico alla Lega) i 13 libri scritti dal prof. Giovanni Carnevale (approvati da Gillo Dorfles), e quelli in italiano, francese, inglese e tedesco della discendente di Carlo Magno, Elisabeth de Moreau d’Andoy, e l’azione della tedesca Angela Schulze Raestrup in Germania e in Europa, saprebbe che proprio qui, nella contrada isolata di San Claudio, era l’Aquisgrana di Carlo Magno e che da qui partì la civiltà giudaico-cristiana che ha caratterizzato l’Italia e l’Europa, fino a quando la massoneria nera e il materialismo storico non hanno iniziato a distruggerla da duecento-cento anni. E lo stanno continuando ancora oggi.
Se adesso la Lega si è accorta della chiesa di San Claudio lo dobbiamo non all’assessore Monica Sagretti, interessata solo alla festicciola di contrada insieme ad altre “pie donne”, e alla stessa Amministrazione Cartechini, ma al Centro Studi San Claudio al Chienti, che, d’accordo con la Chiesa, ha ripulito da piccioni morti ed escrementi la sala superiore, facendola usufruire anche ai 50 mila turisti che nei tempi pre-pandemici giungevano a San Claudio. Per poi, purtroppo, andare a mangiare e a dormire altrove, dato che qui non esiste neanche una zona camper attrezzata.
Il convegno della Lega sarà l’occasione per fare capire che, come storica Cappella Palatina di Carlo Magno, San Claudio attirerebbe oltre mezzo milione di turisti, che adesso, in circa due milioni, vanno ad Aachen a visitare la falsa Cappella Palatina, fatta costruire da Federico Barbarossa, una volta persa l’Italia. E che le ossa di Carlo Magno potrebbero non essere quelle dell’Imperatore, nascoste dai Benedettini, ma forse di Carlo il Grosso, e spacciate per quelle di Carlo Magno.
Comunque sia, ne parleremo al convegno della Lega. Che forse capirà che la Cappella Palatina di San Claudio favorirà il turismo nell’intera regione Marche, oltre al potenziamento viario di San Claudio con ponte sul Chienti e svincolo sulla superstrada, insieme allo sviluppo abitativo, industriale e commerciale di quella zona, oggi bloccato. Perchè, da semplice contrada comunale, e senza l’Aquisgrana di Carlo Magno, disconosciuta pure dall’ignoranza voluta del PD provinciale, di particolari professori universitari, dall’amministrazione Cartechini e dal suo assessore Monica Sagretti, la contrada di San Claudio – ripeto – sarebbe limitata come interesse. Mentre invece, con Carlo Magno, si avrebbe la giustificazione trainante verso quello sviluppo sognato, ma irrealizzato.