I dati della pandemia nelle Marche che si trovano in una fase di plateau epidemico: cosa è cambiato in un anno? La presenza dei vaccini. Che oltre ad essere la risposta più scontata, è anche quella che emerge nitidamente, semplicemente raffrontando i numeri della pandemia attuali con quelli del 9 dicembre del 2020.
E’ il dato dei ricoveri quello che segna la differenza più eclatante rispetto all’anno scorso: 365 giorni fa c’erano 603 ricoverati nelle strutture ospedaliere, oggi sono 143. Il 9 dicembre 2020 erano 85 i ricoverati in terapia intensiva, oggi 31. 140 quelli in semi intensiva, 378 in reparti non intensivi, più altre 286 persone fra ospiti in strutture territoriali (260) e pronto soccorso (26), numeri davvero molto più alti di quelli odierni che dicono 33 persone in semi intensiva, 79 in reparti non intensivi, più altre 120 persone fra ospiti in strutture territoriali (96) e pronto soccorso (24), unico dato rimasto praticamente invariato a 365 giorni fa.
Venendo ai casi e contatti in isolamento domiciliare c’è una sostanziale differenza: sono 11.225 asintomatici e 252 sintomatici per un totale di 11.477 di cui 186 sanitari oggi, un anno fa i numeri parlavano di 10.096 asintomatici (dato in linea con quello attuale) ma di ben 3.353 sintomatici per un totale di 13.449 di cui ben 486 sanitari. Altro dato che fa riflettere è quello sul numero dei morti: furono nove quelli legati al Covid il 9 dicembre 2020 ed inseriti nel bollettino del Servizio Sanità, oggi sono quattro. Infine, venendo ai casi giornalieri, sono praticamente gli stessi: 229 l’anno scorso su 1.246 tamponi processati, oggi 195 su 1.404 esaminati, numero che però risente del minor numero di tamponi analizzati l’8 dicembre, festa dell’Immacolata. L’incidenza dei positivi era però maggiore (18% di allora contro il 13,9% odierno).
«Il dato più rilevante è quello della terapia intensiva – spiega l’assessore Filippo Saltamartini -. Su 31 casi di ricoveri sono solo 7 le persone vaccinate, ricoverate per gravissime comorbidità. Prova evidente che la vaccinazione ci difende dal Covid. In aggiunta a questo, siccome abbiamo scoperto che il vaccino ha una copertura limitata (5-6 mesi), rispetto all’anno scorso abbiamo possibilità di intervenire con gli anticorpi monoclonali. Ci insisto perché gli anticorpi ce li abbiamo. L’applicazione clinica in diversi casi ha dimostrato che le persone sono tutte guarite con questo tipo di terapia. E sono tutte persone immunodepresse, come trapiantati e malati di cancro.
Ai primi sintomi si può chiedere ai medici di medicina generale di proporre agli ospedali l’impiego degli anticorpi monoclonali per non far aggravare la patologia e per non far pesare ancora di più il Covid sulla sanità dopo due anni. La pandemia non finisce oggi, la porteremo avanti come tante altre patologie. Non dobbiamo aspettare camper e organizzazione dei palazzetti, ma dobbiamo seguire un percorso organizzativo già fatto, attraverso distretti, medici generali e pediatri. Dobbiamo tornare nella normalità del sistema, senza cui tante persone che hanno diritto di essere curate non possono farlo perché i posti letto e le professionalità sono occupati dai malati covid. Il sistema aveva pochi anestesisti. Senza anestesisti non possiamo neanche fare interventi chirurgici. Tutta una serie di ore cliniche che non sono fattibili perché gli anestesisti sono occupati nelle aree Covid. Non ci deve più spaventare, ma deve diventare una malattia come altre che conosciamo, forse non la più grave».
(Redazione Cm)
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Chissà come mai fino al 2019 le epidemie finivano senza nessun bisogno di vaccini, senza mai durare più di due anni… chissà per quale legge zodiacale le ondate della pandemia dovrebbero seguire il calendario…
La pandemia si combatte con più armi: le mascherine, il distanziamento, il vaccino che funzionicchia e del quale non si vogliono rilevare le reazioni avverse.
Solo dopo 2 anni si comincia a parlare troppo timidamente di cure come quella degli anticorpi monoclonali che sembrano efficaci.
Pavoni, le epidemie d’una volta erano meno telegeniche e può essere benissimo che l’ondata di quest’anno, magari per via delle varianti, sia d’un altro segno.
D’un altro segno zodiacale.
L’esperienza dei mesi scorsi ha insegnato che il vaccino funziona positivamente dalla sesta alla ventesima settimana dopo l’inoculazione e negativamente dalla prima alla sesta.
Funziona per cento giorni ma con effetto ritardato. Per questo in Inghilterra hanno pensato a una vaccinazione trimestrale, che però stresserebbe e scasserebbe il sistema immunitario. D’altra parte è molto impegnativo vaccinare 50-60 milioni di persone in 90 giorni. Bisogna riconoscere la genialità di questo vaccino per il benessere e la salute delle industrie farmaceutiche.
Leggo che come al solito ai fatti si risponde con “pugnette”!
Per fortuna sempre i soliti.
Noi pugnettari s’ha giustappunto la funzione di mettere in evidenza l’immensa fortuna di non essere come noi.
Se poi oltre che di epidemiologia astrologica fosse un fatto di epidemiologia quirinalizia e l’ondata in Italia non potesse arrivare finché dura il semestre bianco e non s’elegge un nuovo Quirinalman?
I fatti dicono grazie al vaccino, sì in Germania grazie al vaccino la situazione è molto diversa dal dicembre dell’anno scorso, grazie al vaccino, vaccino grazie…
https://www.worldometers.info/coronavirus/country/germany/
…dei fori bis.
Facendo il rapporto contagiati/morti, purtroppo si evince che la sanità italiana è la peggiore nel mondo occidentale.
PAESE………… % mortisu contag.
ITALIA…………. 2,6869
POLONIA………. 2,3933
MONDO………… 1,9976
GRECIA………. 1,9486
CROAZIA……. 1,7944
GERMANIA……. 1,7783
BELGIO……….. 1,7499
SPAGNA………. 1,7232
CANADA……….. 1,6648
LETTONIA….. 1,6332
PORTOGALLO.. 1,6227
US……………… 1,6147
FRANCIA……… 1,5879
CECHIA…..…… 1,5619
UK……………… 1,4413
LITUANIA……. 1,4288
SVIZZERA…….. 1,4184
SVEZIA………… 1,2708
SLOVACCHIA… 1,2607
SLOVENIA……. 1,2470
MALTA……….. 1,1949
AUSTRIA……. 1,1031
IRLANDA……… 1,0333
LUSSEMBUR. 0,9818
AUSTRALIA…… 0,9791
SERBIA………. 0,9191
ESTONIA…… 0,8059
PAESI BASSI… 0,7758
FINLANDIA.. 0,7193
ISRAELE………. 0,6101
DANIMARCA 0,6084
CIPRO……….. 0,4594
NORVEGIA….. 0,4134
ISLANDA…….. 0,2000
Chiaramente i dati si riferiscono soltanto al Covid-19, per le altre patologie sappiamo che la nostra sanità ha delle eccellenze
Il rapporto del commento 11 è detto “tasso di letalità”. Per esempio al febbraio 2021 secondo l’ISS in Italia era al 2,4%.
(https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/cs-n%25C2%25B09-2021-covid-19-letalit%25C3%25A0-su-casi-confermati-%25C3%25A8-del-2-4%2525-nella-seconda-fase-epidemica#:~:text=CS%20N%C2%B09%2F2021,nella%20seconda%20fase%20epidemica%20%2D%20ISS)
Il tasso di letalita’ in Italia è più alto perché non funziona a dovere il sistema di tracciamento dei positivi. Diversi studi stimano che il numero reale sia almeno doppio di quello riscontrato. E quindi il tasso di letalita’ reale scenderebbe al livello di altri paesi europei. https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/11/24/tasso-di-mortalita-tasso-di-letalita-decessi-con-o-per-il-covid-19-come-si-leggono-questi-dati-spiegato-bene/
Certo, a tracciare i positivi son buoni tutti, noi siamo più scienziati e li stimiamo.
Questa vostra scienza?? https://www.fanpage.it/attualita/farmaci-per-cavalli-venduti-on-line-per-curare-il-covid-nas-oscurano-30-siti/
Noi sempre usa medicina di cavallo, anche prima di pandemia, dà noi da bambini nostro sciamano di tribù.
Che poi con uno dei nostri leader che fu l’Armandino di Febbre da Cavallo…
Quello che con l’appello alla disobbedienza civile ha provocato il crollo dei consumi?
L’ivermectina è anche estremamente economica. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Therapeutics peer-reviewed ha mostrato che il costo dell’ivermectina per altri trattamenti in Bangladesh è di circa $ 0,60 a $ 1,80 per un corso di cinque giorni. Costa fino a $ 10 al giorno in Israele, ha detto Schwartz. Nello studio di Schwartz, circa 89 volontari idonei di età superiore ai 18 anni a cui è stato diagnosticato il coronavirus e che soggiornano in hotel COVID-19 gestiti dallo Stato sono stati divisi in due gruppi: il 50% ha ricevuto ivermectina e il 50% ha ricevuto un placebo, in base al loro peso. Gli sono state date le pillole per tre giorni di fila, un’ora prima di un pasto.
I volontari sono stati testati utilizzando un test PCR standard del tampone nasofaringeo con l’obiettivo di valutare se c’è stata una riduzione della carica virale entro il sesto giorno – il terzo giorno dopo la cessazione del trattamento. Venivano “tamponati” ogni due giorni. Quasi il 72% dei volontari trattati con ivermectina è risultato negativo al virus entro il sesto giorno. Al contrario, solo il 50% di coloro che hanno ricevuto il placebo è risultato negativo. Inoltre, lo studio ha esaminato la vitalità della cultura di laboratorio, il che significa vedere quanto fossero infettivi i pazienti, e ha scoperto che solo il 13% dei pazienti con ivermectina era infettivo dopo sei giorni, rispetto al 50% del gruppo placebo – quasi quattro volte tanto. “Il nostro studio mostra prima di tutto che l’ivermectina ha attività antivirale”, ha detto Schwartz. “Mostra anche che c’è quasi il 100% di possibilità che una persona non sia infetta in quattro o sei giorni, il che potrebbe portare a ridurre i tempi di isolamento per queste persone. Ciò potrebbe avere un enorme impatto economico e sociale”.
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/israele-studi-dimostrano-che-l-ivermectina-cura-il-covid-in-italia-e-tabu-753051_pg_2.html
In Italia nessun farmaco è migliore della tachipirina…
Certo, Er Pomata, quello che si vole fa crolla’ tutto quello che già crolla da sé.
https://www.fanpage.it/attualita/farmaci-per-cavalli-venduti-on-line-per-curare-il-covid-nas-oscurano-30-siti/