I sindaci durante l’incontro con Giuseppe Conte
Fare il punto sulle proposte e sulle nuove norme che riguardano i territori colpiti dal sisma. Questo l’obiettivo dell’incontro, terminato da poco a Roma a palazzo Chigi, tra il premier Giuseppe Conte, il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, i presidenti delle Regioni colpite dal sisma (compreso Luca Ceriscioli per le Marche), il presidente Anci nazionale e molti sindaci del cratere.
Giuseppe Conte e Giovanni Legnini
«E’ stato fatto il punto sulle richieste delle Regioni per dotarsi di strumenti normativi semplificati e su particolari misure di ulteriore agevolazione in favore delle popolazioni colpite, contenute in un documento Anci condiviso con le stesse amministrazioni regionali. Le proposte – spiega la Regione Marche in una nota -, riguardano la Governance, la Ricostruzione Pubblica e Privata, il Personale, il Rilancio Socio–Economico, l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund. Luca Ceriscioli ha riferito la piena disponibilità del Governo ad accogliere le richieste e a mettere in atto azioni concrete come il rinvio del termine per la presentazione dei progetti sulla ricostruzione cosiddetta “leggera” al 30 novembre. Il presidente Conte ha ipotizzato l’ecobonus in area del sisma con tempi più lunghi, interventi per la banda ultra larga nelle aree interne e il Recovery Fund Sisma.
Luca Ceriscioli
Ceriscioli nel suo intervento, oltre a rinnovare la richiesta di semplificazione delle norme sulla ricostruzione sul modello del ponte di Genova, la proroga della presentazione dei progetti per la ricostruzione leggera e il Contributo di autonoma sistemazione, aveva sollecitato anche la previsione di tempi più lunghi per gli strumenti di aiuto: almeno 10 anni di zona franca urbana; la sospensione dei mutui, compensazioni fiscale comuni, contratti dei lavoratori con possibilità di stabilizzazione, strumenti incentivanti come l’ecobonus. Ceriscioli ha inoltre fatto presente la necessità di ricostruire le opere pubbliche e di adeguati investimenti strategici per l’area sisma pedemontana, il completamento della Salaria e il collegamento Ascoli Teramo, la Mare-Monti e l’elettrificazione della ferrovia».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Continuano a non capirci nulla! Lo strumento per ripartire esiste: si chiama Zona Economica Speciale; c’è un tavolo tecnico che da oltre due anni ha redatto una proposta di Legge ma la politica italiota non vuol capire!!!