Recuperata con l’elicottero
la croce del monte Bove (FOTO)

IN QUOTA - Caduta a causa delle intemperie, oggi è stata agganciata sulla vetta e riportata a terra. In corso il progetto per realizzarne una nuova che potrebbe essere pronta a settembre

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La croce del Bove

 

Recuperata la croce del Monte Bove ad Ussita, con una spettacolare operazione in vetta e l’utilizzo dell’elicottero. Il manufatto ha resistito ben 37 anni dall’alto dei 1.905 metri della cima del Bove, schiantandosi a terra a causa delle intemperie, neve e gelate, dopo aver resistito anche alle scosse di terremoto. Era il primo pomeriggio dello scorso 2 aprile, qualcuno aveva riferito di aver sentito un boato metallico, gli occhi degli ussitani guardando alla montagna che sovrasta il paese, si erano subito accorti che mancava qualcosa, la sagoma familiare e rassicurante della croce, la più grande posta sulle cime marchigiane, realizzata nel 1982 per sostituire la precedente in legno, andata distrutta a fine anni Settanta del secolo scorso. Il terremoto aveva danneggiato la base ed un tirante e negli anni successivi la forza del vento, delle piogge e della neve ha fatto il resto, gli altri tiranti avevano ceduto e la croce si era piegata all’indietro. Un successivo sopralluogo dei carabinieri forestali compiuto il 18 aprile scorso, aveva evidenziato come la croce non fosse più ancorata a terra e tutti i tiranti che la sostenevano erano stati divelti. Il rischio era che cadesse a valle. L’operazione di oggi ha permesso di recuperarla e portarla a terra grazie all’elicottero, atterrato al campo sportivo di Ussita. E’ stata condotta dai vigili del fuoco in volo a bordo del Drago VF 114 del nucleo elicotteri di Pescara, con personale Saf (Speleo Alpino Fluviale) del reparto volo e Macerata. La squadra ha sezionato l’imponente struttura in ferro, dal peso di oltre 800 chili per 8 metri di altezza, e l’ha portata a valle. E’ in corso la progettazione della nuova croce, che sarà rimessa al suo posto con grande probabilità entro il prossimo mese di settembre. Da qualche mese si è attivato un comitato, composto da varie persone, ne fanno parte anche il commissario prefettizio Giuseppe Fraticelli e Andrea Spaccini, parente di Danilo Riccini runner che amava percorrere i sentieri del monte, dove è morto dopo una tragica caduta, la cui foto era posta non lontano dalla croce caduta.

(M. Or.)

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Foto di Camilla ed Elisa Franconi

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L’elicottero in volo

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Il runner Danilo Riccini

Le foto a seguire sono di Camilla ed Elisa Franconi

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