«Decreto agosto migliorabile»
Le modifiche chieste da Legnini

SISMA - Il commissario alla Ricostruzione ringrazia il Governo ma suggerisce alcuni provvedimenti da inserire in fase di conversione. Ottimista anche il deputato dem Mario Morgoni, che invita il territorio a lavorare unito: «Si superino confini di campanile e i particolarismi che causano dannose rivalità»

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Giovanni Legnini e Cesare Spuri, direttore dell’Usr regionale

«I temi posti dai territori colpiti dai terremoti del 2016 sono stati concretamente ed in grande parte affrontati dal governo, che ringrazio». Ma «il testo potrà essere ulteriormente migliorato in sede di conversione parlamentare». Questo in sintesi il messaggio che Giovanni Legnini, commissario alla ricostruzione del centro Italia, lancia all’esecutivo all’indomani della pubblicazione del cosiddetto Decreto agosto, che sblocca diverse norme utili ai territori colpiti dal sisma di quattro anni fa.

«Si tratta di disposizioni molto attese nei territori del Centro Italia, a partire dalla proroga fino al 2021 dei contratti di lavoro per tutto il personale impegnato nella ricostruzione, tra gli Uffici Speciali ed i Comuni, e l’avvio della loro stabilizzazione sia pure, per ora, a valere sulle disponibilità delle Regioni e degli stessi enti locali», ha detto il commissario. Nel Decreto trovano spazio anche la proroga al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza, con il relativo finanziamento di 300 milioni, nuovi e più equilibrati compensi per i professionisti impegnati nella redazione dei progetti, l’estensione dei benefici fiscali della Zona Franca Urbana a tutto il 2021, il rimborso della Tari non riscossa ai Comuni del cratere, il nuovo regime per le agevolazioni tariffarie sulle utenze e per il recupero delle bollette sospese.

«“Insieme a quelle varate poche settimane fa, che prevedono maggiori poteri in capo al Commissario per sbloccare le opere pubbliche complesse, deroghe urbanistiche e semplificazioni delle procedure, sono misure che potranno aiutare ad imprimere una svolta alla ricostruzione, che procede a ritmi ancora troppo lenti. Con il sostegno dell’esecutivo e l’auspicabile forte convergenza dei gruppi di maggioranza e di opposizione, i testi di entrambi i decreti potranno essere ulteriormente migliorati in sede di conversione parlamentare», ha aggiunto Legnini.

In particolare, «sarà necessario aumentare il personale che lavora sulla ricostruzione e rafforzare la possibilità di stabilizzarlo, e questo soprattutto nei piccoli comuni, che sono quelli che avranno minori margini economici per assumerli. Bisognerà apportare anche delle correzioni alle nuove procedure per ricostruire nei centri storici e nelle aree soggette a vincolo paesaggistico stabilite a livello nazionale, che nelle aree colpite dai terremoti possono essere un ostacolo. Serve poi una disciplina definita per collegare il Contributo di Autonoma Sistemazione e il termine ultimo per la presentazione delle domande per la riparazione dei danni lievi, oggi fissato al 20 settembre. Occorrerà, inoltre, migliorare il funzionamento del Superbonus edilizio, collegandolo ai contributi pubblici per la ricostruzione nel cratere, e soprattutto – ha aggiunto Legnini – sarà necessario lavorare su ulteriori misure per lo sviluppo economico dei territori del cratere. La proroga della Zona Franca Urbana è una prima importante risposta, ma occorrono una disciplina stabile sulla fiscalità di vantaggio e incentivi per le imprese. In questo modo – ha concluso il commissario – potremo chiudere definitivamente il cantiere normativo ed avremo tutti gli strumenti necessari per dare attuazione al piano, al quale lavoriamo dai difficili mesi dell’emergenza Covid-19, per il definitivo decollo della ricostruzione e per promuovere una vera ripartenza del Centro Italia».

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Mario Morgoni e Alessia Morani

Dal Partito democratico il deputato Mario Morgoni concorda con l’ottimismo per le norme varate: «Il processo di ricostruzione segna ancora gravi ritardi ma negli ultimi mesi , anche grazie al lavoro encomiabile del commissario Legnini , si è verificata una evidente accelerazione – dice Morgoni -. L’attenzione del governo che di recente ha individuato nella sottosegretaria Alessia Morani la figura di riferimento per lo sviluppo economico delle aree colpite ed oggi onora con le misure del decreto agosto gli impegni già assunti con i parlamentari di maggioranza, autorizza un moderato ottimismo che deve essere accompagnato da un’azione costante e incisiva di tutte le figure istituzionali che rappresentano il territorio dalle quali occorre anche aspettarsi collaborazione, coesione e progettualità che superi i troppo rigidi confini di campanile e i particolarismi che causano dannose rivalità. Le ulteriori risorse previste in questo stesso decreto per le strategie di sviluppo delle aree interne (110 milioni di euro in due anni ) chiamano in causa la nostra capacità di pensare un futuro di crescita e progresso per il nostro territorio alto collinare e montano, decisivo anche per le prospettive dell’intera regione Marche».

Sisma, prorogato lo stato di emergenza Personale verso la stabilizzazione



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