Difendere il sisma dal rischio delle infiltrazioni mafiose, il ministro Luciana Lamorgese che oggi ha incontrato il commissario Giovanni Legnini. Cita il protocollo della prefettura di Macerata come l’esempio da seguire. Proprio per parlare di contrasto alla mafia nei comuni dove deve avvenire la ricostruzione, il ministro Lamorgese, ha presieduto un incontro congiunto con il commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, alla presenza del direttore della struttura di missione per la prevenzione e il contrasto antimafia-sisma del Viminale, Carmine Valente, e dei prefetti i cui territori ricadono nell’area del cratere sismico. Obiettivo: monitorare le iniziative già approntate e rilanciare l’azione complessiva delle istituzioni a vantaggio delle comunità locali. «Dobbiamo fare squadra con il Commissario, andiamo avanti con il massimo impegno – ha detto la responsabile del Viminale – La ricostruzione ha bisogno di tempi certi ma servono anche i controlli di legalità per i quali si può valutare la possibilità di definire uno schema tipo di protocollo, sulla scorta dell’esperienza della prefettura di Macerata, adattabile alle diverse esigenze dell’ampio territorio colpito dal sisma».
Nella prospettiva di un’accelerazione della ricostruzione, grazie anche alle recenti misure adottate con il decreto semplificazioni e alle ordinanze del commissario straordinario, nel corso dell’incontro è stata ribadita la necessità di dare attuazione ai presìdi di controllo della legalità esistenti attraverso la più ampia sinergia di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. E di dare attuazione agli strumenti e ai meccanismi di vigilanza previsti dal decreto legge 189/2016, con una particolare attenzione al rafforzamento di quelli destinati ad arginare le possibili infiltrazioni criminali nella realizzazione delle opere e alla tutela dei lavoratori impiegati nei cantieri, assicurando la regolarità del reclutamento della manodopera. «Più si semplifica, più aumentano i rischi – ha detto il commissario Legnini -. La semplificazione è una scelta che condivido in pieno ma che rende necessario accelerare e rafforzare le procedure e gli strumenti per garantire una ricostruzione trasparente».
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“Più si semplifica più aumentano i rischi……” Una frase che è tutto un programma! “Complicare” invece rende la ricostruzione più rapida ma soprattutto i tempi ed i costi diventano certi vero?
La prima frase di Legnini è in contraddizione piena con la seconda. Che voleva dire?
Legnini e Lamorgese sono chiarissimi, di fronte a rischi di infiltrazioni criminali e a esigenze di legalità e trasparenza, “più si semplifica, più aumentano i rischi”. La scelta che si sta facendo è di accettare una parte di questi rischi per semplificare e accelerare la ricostruzione. Ma certo occorrerà garantire anche i presidi e le procedure di controllo, meglio ancora se partecipati dalle parti sociali come con il Protocollo della Prefettura che anche Legnini e Lamorgese valorizzano.