Maxi risarcimento a Nuova Via Trento,
il Comune impugna il lodo

MACERATA - L'amministrazione ha deciso di ricorrere contro la decisione del collegio che l'aveva condannata a pagare oltre 2,8 milioni alla società

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Una delle palazzine di via Trento

 

Caso via Trento, il Comune impugna il lodo arbitrale. L’amministrazione del sindaco Romano Carancini ha deciso infatti di ricorrere formalmente contro la decisione del collegio che lo aveva condannato a un risarcimento milionario alla società Nuova Via Trento spa per per la vicenda della riqualificazione di via Trento appunto. Al Comune è stata imputata la mancata realizzazione della bretella di collegamento che doveva scendere da via Trento fino alla nuova viabilità che va verso Villa Potenza e il mancato restyling dell’ex Vam in via dei Velini. Nel complesso: 2.184.633 euro di risarcimento per la bretella fantasma e 690mila per il resto. In tutto circa 2,8 milioni a cui si sommano gli interessi per un totale di 3 milioni 830mila euro. E così dopo aver perso il ricorso in Cassazione sull’attribuzione della competenza giuridica, secondo l’amministrazione questa sarebbe dovuta essere materia da Tar e non da collegio arbitrale, ora la partita si sta giocando su due fronti. Da una parte appunto l’impugnazione del lodo, vista l’imminente scadenza dei termini. Dall’altra una trattativa con la società fondata sulla sanatoria dell’abuso edilizio relativo alla palazzina C del complesso, così da renderla commerciabile e quindi far decadere uno dei principali motivi alla base della condanna stessa. Insomma la partita è ancora lunga.



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