Maxi risarcimento per la riqualificazione di via Trento, la Nvt smonta pezzo per pezzo la linea difensiva del sindaco Romano Carancini. E’ arrivata infatti la risposta degli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Maria Fusari, legali della società Nuova Via Trento, nel lodo che ha condannato il Comune a un risarcimento milionario. Il primo cittadino aveva affrontato la questione in diversi punti, a circa 48 ore dalla sentenza e dopo aver studiato con attenzione le carte. I legali contestano praticamente quasi ogni affermazione fatta dal sindaco, comprese le colpe scaricate sui tecnici dell’amministrazione Meschini, sulla mancata realizzazione delle bretella di collegamento di via Murri, sull’ultima palazzina del complesso verso nord considerata abusiva e sull’entità del risarcimento.
Ecco, anche in questo caso punto per punto, la replica della Nuova Via Trento alle affermazioni del sindaco.
(a) Si è parlato di sentenza condizionata perché il risarcimento per la palazzina “C” verrebbe meno se, per fatti nuovi (compresa una soluzione amministrativa che sanasse le irregolarità) l’immobile fosse commerciabile. Non è così: il risarcimento è dovuto, qui e ora, senza condizioni.
(b) Si è detto che il 5% sulla somma di 2.184.633 di euro riconosciuta a Nvt per essere ancora oggi la Palazzina “C” non utilizzabile, né vendibile, si applicherebbe una tantum. Non è così: il 5% è per ogni anno dal 2.3.2010 al 16.1.2018; altrimenti gli arbitri non avrebbero indicato il periodo in cui calcolarlo (come chiaramente si legge a pag. 21 del lodo); è per questo che il risarcimento è di circa 4 milioni.
(c) Si è accennato a una richiesta iniziale di Nvt di oltre 8 milioni ridotta dagli arbitri a poco più di tre, che legittimerebbe la resistenza in giudizio del Comune. Nvt non aspetta altro che l’impugnativa del Comune per proporre a sua volta appello incidentale e reclamare i restanti 5 milioni, negati dagli arbitri in modo non convincente, visto che hanno riconosciuto i presupposti per ottenerli a causa delle plurime responsabilità, inadempimenti e colpevoli ritardi dell’ente.
(d) Si è detto che “ la bretella non c’entra niente con la condanna”. No. E’ proprio la bretella la causa di tutto, come rimarcato dagli arbitri: “ Singolare sul punto la sottovalutazione da parte del Comune degli effetti delle modifiche del progetto della bretella del 2007-2009 sul progetto delle palazzine” (p. 61 del lodo).
(e) Non se ne parla, ma il convitato di pietra c’è: il Comune poteva non realizzare la bretella, ma il ripensamento imponeva atti ufficiali da assumere d’intesa con la Provincia e rinegoziando gli accordi con Nvt. Il rimprovero degli arbitri è che il Comune, non solo non li ha assunti, ma ha addirittura ostacolato l’adempimento degli obblighi e la realizzazione della bretella: “Indice di un atteggiamento non coerente del Comune è la scelta di non realizzare la bretella senza procedere ad una chiara modifica del piano senza considerare che proprio la bretella (…) costituiva elemento imprescindibile dell’accordo di programma (….) Il Comune di Macerata (…) avrebbe potuto pretendere e rendere possibile la realizzazione della bretella piuttosto che ostacolarla” (p. 56 del lodo).
(f) Il Sindaco ha escluso sue colpe indicando quelle di chi l’ha preceduto; ciò non interessa particolarmente Nvt, ma è sufficiente leggere il lodo nelle parti in cui si parla di inadempimenti e ostacoli alla realizzazione della bretella per avere risposta.
(g) Il Sindaco ha detto che vi sarebbe stata la disponibilità del Comune a dirimere la questione prima del giudizio arbitrale; a parole. Nei fatti nulla di concreto e soprattutto di inequivocabilmente chiaro è pervenuto dal Comune, il che ha costretto Nvt a reagire per superare lo stallo. Il fallimento di ieri non toglie che la società sia disposta, oggi a esaminare proposte del Comune idonee a risolvere tutte le questioni pendenti, a condizione che siano concrete, pubbliche (alla luce del sole) e assunte nelle forme richieste per gli impegni di un ente pubblico, non a parole.
La superbia è madre dell'arroganza...ma è rimasto poco
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Carancini sei al capolinea, vattene x il bene della citta’, l’hai rovinata completamente con le tue ca**ate.
Il re è nudo. Ma vorrei fare delle domande se c’è qualcuno che sa darmi delle risposte. Il parcheggio a chi appartiene? Chi lo ha in gestione? Doveva passare al Comune? C’erano dei vincoli nella vendita dei garagi? Sono stati rispettati? E così via ….. Credo che ci sia da indagare se ci sono inadempienze da ambo le parti.
Questo non toglie che penso ci sia stata una certa negligenza da parte del Sindaco in merito a tutta la vicenda che in quasi 10 anni di mandato non abbia risolto questa situazione.
La responsabilità erariale di Carancini in questa vicenda è grossa come una casa: nella pronunzia del Collegio Arbitrale (di cui, si badi bene, faceva parte anche un membro espresso dal Comune di Macerata) sono descritti in lungo e in largo tutti gli inadempimenti, le scorrettezze, le prepotenze e le omissioni di cui si è reso colpevole in prima persona l’attuale Sindaco dal 2010 in poi.
Patetico e vergognoso, quindi, il tentativo di Carancini, nella conferenza stampa di qualche giorno fa, di scaricare, tra mille bugie, le colpe sul precedente Sindaco Meschini: una vigliaccheria incommentabile, anche perchè, diciamo la verità, si commenta da sola.
Resta il fatto che questa vicenda è enorme, il danno per le casse comunali, e quindi per i cittadini, è spaventoso, ed è giusto che qualcuno chiami Carancini a rispondere delle sue gravissime colpe dinanzi alla Corte dei Conti: le opposizioni lo hanno promesso, e non c’è motivo questa volta per avere dubbi al riguardo.
Ma la cosa più grottesca di tutta questa storia è che – come tutti sanno – la scelta caranciniana di essersi messo di traverso rispetto alla Nuova Via Trento, sino al punto di commettere gravissimi illeciti civilistici, amministrativi e, a mio avviso, anche penali, scaturisce da vicende terra terra, da antipatie personali, da lavori non più assegnati dalla NVT nel cantiere a imprese vicinissime al mitico Romano e alla sua famiglia.
Nel frattempo continua l’assordante e servile silenzio del PD, del gruppo consiliare PD, degli altri partiti e gruppi consiliari di maggioranza, del candidato Narciso Ricotta. Probabilmente si vergognano parecchio e non sanno come uscire dall’impasse, perchè Carancini, a fare il Sindaco, ce l’hanno messo loro e dal 2010 in poi gli hanno consentito di fare tutto quello che voluto, anche in storiacce che definire oscene è poco: l’acquisto del Park Sì, il flop annunciato delle piscine di Fontescodella, e adesso quest’altro grandissimo flop di via Trento.
Perché siete tristi? Verrà il giorno del fine mandato, che darà lo stesso piacere, o meglio, sollievo, che si prova quando ci si toglie un paio di scarpe troppo strette!
Scrive Il Sig. Iacobini:
“Perché siete tristi? Verrà il giorno del fine mandato, che darà lo stesso piacere, o meglio, sollievo, che si prova quando ci si toglie un paio di scarpe troppo strette!”
Sarà un sollievo???
Ma quanto ci viene a costare tra l’acquisto del parksi che già nostro, il brodetto della piscina e questi ultimi del flop di via Trento???
La cosa più triste è che il sindaco e i suoi fedeli amministratori non pagheranno un solo euro di tasca loro.
Ripeto sarà un sollievo???
“La superbia è madre dell’arroganza…ma è rimasto poco”
e l’arroganza è la figlia dell’ignoranza