Il sindaco Romano Carancini non c’era ieri sera alla riunione di maggioranza che prevedeva tra i punti all’ordine del giorno la discussione sulla condanna per la Nuova Via Trento e sul risarcimento milionario chiesto da Domenico Intermesoli. Si è parlato anche della brochure di fine mandato, commissionata al costo di 46mila euro al consulente di fiducia di Pizzarotti, politicamente vicino al vice sindaco Stefania Monteverde. C’erano invece gli assessori Marco Caldarelli, Alferio Canesin, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde e Mario Iesari.
La vicesindaco Monteverde ha criticato l’uscita dei consiglieri e della segreteria del Pd che hanno preso le distanze dalle “scelte inopportune” dell’amministrazione attraverso un comunicato stampa (leggi l’articolo). L’assessore ha anche detto che la vicinanza con Pizzarotti non c’entra niente e che la delibera è stata portata da Carancini dopo una buona referenza avuta dall’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli. Secondo la Monteverde – sostenuta nella discussione da Paola Medori (Macerata Bene Comune) e Marco Menchi (La Città di Tutti) – il Pd prima di uscire pubblicamente avrebbe dovuto chiedere chiarimenti. Le è stato risposto che consiglieri e partito si sono ritrovati per l’ennesima volta davanti a una decisione presa da una parte della Giunta senza nessuna comunicazione. E dopo aver appreso la notizia dalla stampa, il Pd non poteva far altro che prendere le distanze. Nel 2010 per la relazione di fine mandato l’amministrazione Meschini aveva speso 20mila euro. E a differenza di oggi erano compresi i costi per stampa e distribuzione. La maggioranza ha dunque richiesto di inserire queste spese nei 46mila euro deliberati.
Per quanto riguarda la vicenda del maxi risarcimento è stato chiesto all’amministrazione di riprendere un dialogo con La Nuova via Trento. L’assessore Ricotta si farà portavoce col sindaco per cercare di convincerlo a instaurare un rapporto, anche per portare a termine la riqualificazione della zona. Alcuni consiglieri del Pd sono molto critici su Carancini ma la posizione del partito -così come dell’intera maggioranza – ad oggi è quello di andare avanti con lui e tenere duro fino a fine mandato visto che mancano circa 200 giorni alla conclusione del secondo mandato.
«Il Partito Democratico – dichiara Stefano Di Pietro, segretario cittadino – ritiene questa fase molto preoccupante e delicata, auspichiamo che l’amministrazione tenga in considerazione l’obiettivo finale della riqualificazione di questa importante zona della città e anche a difesa degli interessi dei residenti che hanno manifestato più volte difficoltà in merito a un cantiere mai chiuso».
Tra i presenti anche Massimiliano Sport Bianchini, leader di Pensare Macerata che aveva chiesto un tavolo politico ma è stato scontentato: «C’è l’esigenza di parlare di questioni che riguardano il futuro della città, quali il Gus, l’ingresso della Fondazione Carima in Apm, l’associazionismo. Ma la questione della Nuova Via Trento ha travolto tutto». L’indicazione data dall’assemblea è quella di trovare una soluzione di buon senso che non scontenti né il privato, né l’amministrazione: «Vanno evitate cause su cause – sottolinea Bianchini – e bisogna rovesciare anche la piramide mettendo in cima l’interesse dei cittadini». Pensare Macerata intanto guarda alle prossime elezioni: «Sono sempre più convinto che serva una candidatura diversa per le primarie (al momento l’unico nome è quello di Narciso Ricotta, assessore Pd, ndr), serve una persona non coinvolta nella fase politica amministrativa. Riunirò numerose associazioni che sceglieranno il soggetto più adatto».
L’assemblea ha deciso di proporre alla cittadinanza due iniziative pubbliche, una sull’associazionismo e l’altra sull’ambiente. Assente anche l’Udc in polemica con l’amministrazione che non ha presentato, fino agli ultimi giorni, in Prefettura il patto sulla sicurezza come previsto dalla mozione sulla “mutualità di vicinato” approvata un anno fa.
(Redazione CM)
Brochure di propaganda, il Pd prende le distanze da Carancini: «Scelte inopportune»
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La cosa strana e ridicola è che il PD (inteso come partito, gruppo consiliare e candidato/non candidato) ha fatto un comunicato per dissociarsi dalla Giunta Carancini sulla vicenda del depliant autocelebrativo (46.000 euro), mentre nulla ancora ha detto sulla gravissima vicenda della Nuova Via Trento s.p.a., di ben maggiore importo (quasi 4 milioni di euro) ed imputabile solamente all’arroganza e alla incompetenza del Sindaco, che d’imperio ha ritenuto di “cancellare” una strada prevista dai progetti e dalle convenzioni in essere, senza nemmeno, per ben 10 anni, rinegoziare un diverso accordo ed un nuovo progetto.
Un comportamento omissivo gravissimo, che – come tutti sanno – ha radici, oltre che nella arroganza ed incompetenza di cui sopra, anche nella profonda antipatia di Carancini, di natura pure familiare, verso il socio di riferimento della NVT (NVT di cui peraltro è socio anche il Comune di Macerata, che, per Statuto, esprime il Presidente del CdA della società, il che rende la sciocca guerra e gli insulti caranciniani ancora più assurdi).
Io credo che il PD, il gruppo consiliare del PD e il candidato/non candidato del PD Narciso Ricotta non possano cavarsela con qualche mugugno fra quattro mura: il danno per la cittadinanza è troppo pesante e del tutto ingiusto. Essi – consiglio ovviamente non richiesto, che sarà di certo disatteso – dovrebbero chiedere scusa alla città e apertamente esprimere tutta la loro disapprovazione per questa vicenda e la condotta altamente censurabile del Sindaco, uscendo dalla posizione di completa e servile sottomissione sin qui pubblicamente manifestata, che sinceramente non fa onore e toglie dignità umana e politica a chi se ne fa portatore.
200 giorni rimanenti per fare altre cavolate, povera Macerata come sei ridotta.
Ancora una volta un’occasione persa. Di fatto non cambia nulla. Questa amministrazione andrà avanti nonostante tutto, perché manca solo 200 giorni alla fine del mandato. Siamo alle comiche. Questo è il vero degrado di Macerata: il PD.
…”Brochure celebrativa”…mah..chissà cosa c’era da celebrare poi!? Forse i quarantaseimila euro!? gv
Diciamola tutta: l’opposizione, invece di chiedere le dimissioni di Carancini, dovrebbe recarsi in delegazione al Palazzo e chiedere al nostro beneamato Sindaco, ormai ampiamente bollito, di rimanere in carica sino alla fine del suo mandato. Più rimane il mitico Romano e più danni arreca alla sua maggioranza, al PD e al candicato/non candidato Ricotta, che continua a rimanere attaccato al suo “dominus” come una cozza allo scoglio.
Carancini è il vero asso nella manica dell’opposizione da qui al maggio 2020.
La cosa strana è che sorridono (o ridono) sempre. Faccia tosta?
I rospi li ingoiano solo e sempre i cittadini. Loro escono sempre alla grande.
Ridicoli pagliacci. Una vergogna per la città intera.
Secondo me, il centro-destra dovrebbe chiedere l’impeachment x l’inadeguatezza del sindaco.