Una lunga standing ovation (cinque minuti di applausi) segna il successo di Giorgio Felicetti a Macerata. “La terra tremano” è andata in scena ieri sera nella splendida cornice del Lauro Rossi, uno dei teatri più belli delle Marche (e non solo). Lo spettacolo scritto, diretto e interpretato (magistralmente) dal civitanovese Giorgio Felicetti è una vibrazione narrativa lungo l’Appennino attraverso cinquant’anni di sismi, dal 1968 a oggi. Un lavoro che ha il sapore del reportage giornalistico e della denuncia politica. Memorie del sottosuolo, attraverso il Belice (1968), Ancona (1972), Friuli (1976), Irpinia (1980), Umbria e Marche (1997) San Giuliano di Puglia (2002), L’Aquila (2009) ed Emilia (2012), fino ad Amatrice, Norcia, Arquata, Accumoli, Castelsantangelo, Ussita e Visso (2016). Uno spettacolo che fa pensare e che – come la cronaca e la denuncia giornalistica di questi anni di Cronache Maceratesi – serve a tenere accessi i riflettori su un territorio che rischia lo spopolamento. E dove la ricostruzione non è ancora partita.
Ieri era il 30 ottobre e nessuno di noi dimentica quella data, quella scossa di magnitudo 6.5 che ci ha svegliati alle 7,40. Felicetti prova a dare una sveglia attraverso il teatro a un immobilismo insopportabile a tre anni dal sisma. Durante l’estate “La terra tremano” è stata rappresentata in mezzo alle sae, come a Pieve Torina, nei chiostri come a San Ginesio, in riva al lago di Fiastra, in piazze puntellate come a Pievebovigliana, in borghi medievali come a Sarnano, in un rifugio di montagna come a Bolognola, nella “zona rossa” di Visso, in container chiesa come a Monte Cavallo, o ristoranti, come a Ussita, o palestre come a Camporotondo. Le sue storie di sfollati ospitati negli hotel o nei campeggi della costa adriatica hanno commosso anche il Lauro Rossi.
(redazione CM)
sai che bello che sarà stato, peccato non averlo visto
Ho avuto l'onore di assistere al suo spettacolo teatrale a Sarnano questa estate, che dire... magnifico e molto toccante. Per me un emozione unica ❤️
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