di Monia Orazi
Ricostruire le case distrutte dal sisma, con mattoni nati dai resti di paglia della lavorazione della pasta artigianale. E’ questo uno degli obiettivi del progetto di economia circolare portato avanti da Massimiliano Ossini, popolare conduttore di “Mezzogiorno in famiglia” e Linea bianca, che oggi è stato ospite dell’università di Camerino per il convegno “La tutela della natura: dall’emergenza alle buone pratiche”, che lo ha visto protagonista insieme a Giuseppe Marconi, appassionato di economia circolare e sostenibilità ambientale, nella mattinata moderata dal professor Sauro Vittori.
«E’ questione di stile di vita, che coincide con quello che facciamo nel programma – ha detto Ossini – e con quello che porto avanti nella mia vita. Più che parlare di economia circolare, parlerei di economia sferica che mette al centro l’uomo. Nelle Marche, una regione bellissima dobbiamo ricominciare ad essere produttori, anche di piccole cose, cereali, frutta e verdura. Si è pensato di guadagnare di più trasformando le materie prime, che arrivano da fuori, perché i margini sono più alti ed i rischi più bassi, ma la conseguenza è che i giovani sono andati via, ci sono meno posti di lavoro, oggi assistiamo ad un cambio di rotta, il mondo ci richiede prodotti di qualità, più salutari». Ossini, da imprenditore è impegnato nella riqualificazione sostenibile di un pastificio a Grottammare, in collaborazione con Unicam: «Usiamo le università del territorio, per studiare come produrre coltivazioni a basso impatto ambientale, con minore consumo di acqua, ad esempio cereali che rilasciano sostanze preziose nel terreno – ha spiegato – Non possiamo fare come una volta, ma unendosi a poli di ricerca universitari diamo vita ai migliori prodotti, che però vanno anche fatti conoscere. La comunicazione è fondamentale, altrimenti nessuno saprà qual è il prodotto migliore, dobbiamo essere testimoni, facendo acquisti consapevoli, sapendo cosa mangiamo. Questo stile di vita può essere fondamentale per le zone terremotate, ingolfate nel ripartire. Siamo responsabili, dobbiamo ricostruire per i nostri figli, recuperando materiali di scarto, riutilizzandoli nel territorio, la cosa più bella che si possa fare». Ossini ha poi esortato a non essere schiavi della tecnologia, ad uscire fuori, liberi dal telefonino che ci rende sempre più soli ed incapaci di una comunicazione reale con l’altro. «Andare due ore a passeggio nei boschi è provato scientificamente che aumenta del 16 per cento le difese immunitarie – ha detto – è a costo zero e chi ama qualcosa difficilmente la distruggerà. Stiamo andando così veloci, che stiamo perdendo il senso della vita». E’ intervenuto anche il rettore Unicam Claudio Pettinari.
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Ossini faccia il suo lavoro, quello di conduttore TV e basta.
E’ una ricetta de “La prova del cuoco”. Riguardo al fatto che difficilmente si distrugge ciò che si ama , un bel regalo per chi non conosce questa meravigliosa canzone incastonata in un bellissimo filmato :https://www.youtube.com/watch?v=ZrBkBoz0_Hw
Vecchi alcolizzatati, saccenti, ripetitivi, ossessivi e inspiegabilmente razzisti proprio “per partito preso ” senza un minimo di autoriflessione dove chiedersi: “Ma io chi sono per permettermi di odiare gli altri quando è così evidente da quello che scrivo di che razza di aberrante individuo sono?”, astenersi. Mi piace, quel razzista ” per partito preso “. Non me ne sono accorto subito ma è una bella battuta e quindi rido: ahahahahah, ahahhahah, ahahahahah.