«Subito nuova caserma per i carabinieri
o stacchiamo la spina dall’Unione montana»

CAMERINO - Il sindaco Sandro Sborgia vuole una accelerazione per dare una sede all'Arma. Al momento i militari si trovano nei container

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Il palazzo dell’Unione montana

 

di Monia Orazi

Resta incompiuto il palazzo dell’Unione montana di Camerino, occupato solo per metà dagli uffici dell’ente montano, Agenzia delle Entrate, Inail, sportello Enel ed organismo di mediazione legale. La parte finale, arrivando da Vallicelle non è mai stata terminata. Si è ipotizzato che possa ospitare la sede della caserma della Compagnia dei carabinieri di Camerino, ma al momento non è stato ancora raggiunto un accordo definitivo. I carabinieri sono pienamente operativi nei container posti a Madonna Delle Carceri. Il prossimo 24 ottobre si terrà in Prefettura a Macerata un incontro alla presenza dei rappresentanti dell’Arma e di tutte le istituzioni coinvolte, tra cui Unione montana e comune di Camerino, direttore dell’agenzia del Demanio che metterà i cinque milioni di euro necessari al completamento del palazzo. «Si sta trascinando da troppo tempo la vicenda della caserma della Compagnia dei carabinieri di Camerino – dice il sindaco Sandro Sborgia -. Il consiglio dell’Unione montana aveva deliberato che la porzione incompiuta dell’immobile fosse destinata ad ospitare la Compagnia, senza mettere alcun vincolo. Ora ci viene chiesto il progetto esecutivo, per valutare la possibilità di intervento, ma senza un titolo di possesso non può essere svolto. E’ ora che si giunga ad una soluzione, mi auguro che il 24 si possa raggiungere un accordo». Prosegue il primo cittadino di Camerino: «E’ davvero stucchevole che si sia arrivati a questo punto riguardo alla caserma dei carabinieri, non possiamo più permetterci di perdere tempo. E’ difficile che l’Unione montana riesca a trovare le risorse necessarie per il completamento dei lavori per ospitare la caserma. Il trascinarsi di questa situazione mette a rischio il mantenimento della Compagnia dei carabinieri di Camerino, rischiamo di perdere questo importante servizio, la sicurezza riguarda l’intero entroterra montano. Il voto alla presidenza dell’Unione, con riconferma di Alessandro Gentilucci, aveva come condizione quella di trovare una soluzione per la caserma, se non si troverà la soluzione, Camerino potrebbe staccare la spina all’Unione montana, già prima di dicembre».

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