Sconti, contributi e un ufficio nel cratere:
Cassa Edile per la ricostruzione

MACERATA - Presentato il progetto "RicostruiAMO" con il quale la Cedem Marche metterà a disposizione incentivi per le aziende impegnate nel post sisma. Tra questi l'apertura di uno sportello a Caldarola

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Da sinistra: Marincioni, Garbatini, De Luca e Falcioni

 

di Mauro Giustozzi

Aliquote ridotte, contributi a fondo perduto ad imprese e lavoratori impegnati nel cratere sismico per la ricostruzione, apertura di uno sportello con proprio personale a Caldarola, dotazione straordinaria di vestiario Dpi ‘speciale cratere sismico’ sia per i dipendenti che per gli imprenditori che operano nei comuni devastati dal terremoto. Sono alcuni dei vantaggi che la Cedem, la Cassa Edile delle Marche, ha inserito nel progetto RicostruiAmo che vuol porsi al fianco e al servizio sia dei lavoratori che saranno impegnati nei cantieri della ricostruzione e sia per le imprese che, marchigiane o non, vorranno cimentarsi in una sfida che, in realtà, a tre anni dal sisma, non è ancora iniziata. Ad illustrare le concrete iniziative messe in campo, stamattina nella sede della Camera di Commercio di Macerata, c’erano il presidente del Cedam Marche, Aramis Garbatini, assieme al vice presidente dell’ente bilaterale Massimo De Luca (segretario della Fillea Cgil), con il direttore del Cedam Marco Falcioni e Cinzia Marincioni in rappresentanza di Confartigianato. Un pacchetto di interventi che sono completamente finanziati dalla stessa Cassa Edile, la cui contribuzione arriva per cinque sesti dai datori di lavoro e per un sesto dai lavoratori.

cassa-edile«La Cassa Edile è accanto ad imprenditori e lavoratori di questo territorio –ha affermato il presidente Garbatini- che operano nella ricostruzione. Con interventi concreti, come ad esempio l’apertura della sede distaccata di Caldarola rispetto a quella centrale di Ancona che rappresenta un’eccezionalità che non si è mai verificata ma che abbiamo ritenuto di attuare visto le problematiche in cui si dibatte il settore a tre anni dal terremoto per una ricostruzione che ancora non è veramente partita. In questo modo offriamo un servizio e diamo anche un segnale di vicinanza a chi opera in quei territori». Altri aspetti importanti dell’operazione lanciata dalla Cedam riguarda un presidio mensile nelle sedi di associazioni artigiane situate nelle aree del cratere, consulenze specialistiche gratuite, formazione gratuita per dipendenti e imprenditori, ulteriori iniziative con corsi di formazione specifici, visite mediche non obbligatorie, attivabili su richiesta dell’impresa in aggiunta alle visite in cantiere. Uno dei punti più qualificanti sarà l’apertura di una sede operativa decentrata della Cassa Edile, con proprio personale, a Caldarola. «Tutti i mercoledì questo ufficio sarà a disposizione di imprenditori e lavoratori –ha detto Massimo De Luca- e per questo ringraziamo il sindaco di Caldarola che ha messo a disposizione gratuitamente questo locale in uno dei container che ci sono in paese. Bisogna salvaguardare l’imprenditoria edile del nostro territorio, nel rispetto delle regole, perché è ovvio che le nostre aziende non potranno sobbarcarsi la mole di lavoro che arriverà dalla ricostruzione ma riteniamo che le pmi locali debbano essere “agevolate” rispetto ad imprese che vengono da fuori e che sono più strutturate».

sisma-2-650x433Dal canto suo il direttore della Cedam, Marco Falcioni, ha voluto ricordare quelle che sono altri concreti vantaggi a disposizione di imprese e lavoratori. «Ci sarà una riduzione complessiva dell’aliquota pari allo 0,11% che le imprese già pagano alla Cassa Edile, nei comuni ricompresi nel cratere simico, a partire dal 1° giugno 2019 e per un periodo di tre anni  –ha ribadito Falcioni- Dotazione di vestiario speciale per lavorare in zone di montagna: poi abbiamo pensato di dare un contributo forfettario di 2.000 euro a sostegno dei lavoratori e dei titolari che, durante la ricostruzione, spostino la residenza della propria famiglia in uno dei comuni del cratere e la mantengano ameno per un anno. Per quanto riguarda le imprese del cratere che hanno avuto la sede danneggiata e resa inagibile dal sisma, potranno accedere ad un contributo forfettario di 1.000 euro». E’ stato ricordato come proprio la Cassa Edile sia l’ente che deve rilasciare alle imprese il cosiddetto Durc di congruità, cioè quel documento che indica quanta manodopera è necessaria per lavorare in quel determinato cantiere della ricostruzione. Senza tale certificazione l’impresa non potrà avere il contributo statale previsto per la ricostruzione. Ha concluso Cinzia Marincioni ricordando come «questa serie di interventi sostengono e sono vicini alle persone che dovranno operare nella ricostruzione. E’ importante che nelle imprese marchigiane cresca la cultura dell’associazionismo e dell’aggregazione tra pmi anche in ottica di potersi aggiudicare degli appalti per la ricostruzione e non solamente lavorare per le aziende che giungono da fuori. Per questo è necessaria la costituzione di Consorzi, Associazioni temporanee di impresa o Reti di impresa soprattutto quest’ultimo uno strumento agile e non troppo costoso che consente la partecipazione a bandi e gare che altrimenti singolarmente le nostre piccole imprese non riuscirebbero a sostenere».



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