«Traini ha scritto un libro,
con il ricavato risarcirà le vittime» (VIDEO)

UDIENZA rinviata in Corte d'appello per il 30enne condannato a 12 anni per strage, le parole del suo legale Giancarlo Giulianelli: «Vuole anche iscriversi all'università di Macerata per frequentare Scienze politiche. Il testo è dedicato a Pamela». Racconta del folle gesto che ha compiuto e della sua esperienza in carcere

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Luca Traini oggi in Corte d’appello

 

di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)

«Ha scritto un libro stando in carcere, dedicato a Pamela Mastropietro, e ora sta cercando una casa editrice per pubblicarlo, il ricavato servirà per soddisfare le parti civili. Luca tramite i suoi familiari sta cercando di vendere anche l’Alfa 147».

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L’avvocato Giancarlo Giulianelli questa mattina in Corte d’appello

Sono le parole pronunciate stamattina da Giancarlo Giulianelli, avvocato di Luca Traini, il 30enne condannato dalla Corte d’Assise di Macerata a 12 anni per strage con l’aggravante razziale. Il libro è autobiografico, parla della sua esperienza, del gesto che ha compiuto e della sua esperienza in carcere, delle persone che ha conosciuto e delle sue speranze per il futuro. Oggi era prevista l’udienza alla Corte d’Appello di Ancona, visto il ricorso presentato dal difensore per cercare di rideterminare la pena inflitta in primo grado. L’udienza però è durata appena 15 minuti, poi è stata rinviata al 2 ottobre per l’impedimento del presidente della Corte. Pochi giorni fa, l’avvocato Giulianelli ha depositato alle parti una richiesta per chiedere il rinnovo dell’istruttoria che comprenda la necessità di una nuova perizia psichiatrica su Traini. L’accertamento in primo grado eseguito dal dottor Massimo Picozzi aveva stabilito la capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del raid del 3 febbraio del 2018. In aula, c’erano anche gli avvocati delle parti civili, le vittime ferite nella sparatoria creata dal 30enne per le vie di Macerata: «Ritengo che la sentenza di primo grado sia stata equilibrata – ha detto il legale Paolo Cognini -.  La Corte deve confermare il verdetto e penso che il ricorso della difesa sia infondato, così come la richiesta di rinnovare la perizia psichiatrica». Il libro scritto dall’imputato, ma non solo: «L’intendimento di Traini – dice l’avvocato Giulianelli – è iscriversi all’Università di Macerata per fare il corso di Scienze politiche. Stiamo verificando perché non sappiamo se ci sia un accordo tra il carcere di Montacuto, dove è detenuto, e l’università di Macerata». Traini il 3 febbraio dell’anno scorso uscì dalla sua casa di Tolentino e arrivò a Macerata armato di pistola, dove iniziò a sparare a caso sui neri, ferendone sei, tra cui una donna. Un raid razzista nato nella testa di Traini dopo l’omicidio di Pamela, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata, e basato sulla sua convinzione neri uguale spacciatori. Per quell’omicidio è stato condannato all’ergastolo in primo grado il nigeriano Innocent Oseghale.

(Ultimo aggiornamento alle 16)

 

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