Il procuratore Giovanni Giorgio insieme al questore Antonio Pignataro e al commissario capo Maria Raffaella Abbate
di Gianluca Ginella
«La cannabis light è illegale». Lo dice la Corte di cassazione che si è pronunciata oggi a sezioni unite, dopo un ricorso che era stato presentato dalla procura di Ancona che aveva fatto un sequestro in coordinamento con la procura di Macerata (la prima in Italia ad agire contro la vendita di prodotti che hanno un contenuto di thc). Il gip del tribunale di Ancona aveva revocato il sequestro di 13 chili di prodotti a base di cannabis light effettuato il 22 giugno, da qui il ricorso della procura finito alla Cassazione. Oggi la pronuncia, attesa in tutta Italia. I primi sequestri erano stati fatti nel giugno dello scorso anno in provincia di Macerata con la chiusura di due negozi. Provvedimenti di chiusura che erano stati disposti dal questore Antonio Pignataro da mesi in prima linea per contrastare la vendita di prodotti che contengono thc «per tutelare i più giovani e dare risposta ai genitori che si sono rivolti a me, preoccupati per i loro figli» ha più volte sottolineato il questore.
Operazioni che hanno sempre avuto il sostegno del procuratore Giovanni Giorgio che ha mantenuto fermi in questi mesi i fascicoli d’indagine sulla cannabis light in attesa proprio della sentenza di oggi. Ora quei fascicoli continueranno il loro corso, secondo quanto indicato dalla Suprema corte. In particolare, dicono gli “ermellini”: «A qualsiasi titolo è vietata la commercializzazione al pubblico di prodotti derivanti dalla cannabis sativa. Salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante». Di thc non ce ne deve essere. Le sezioni unite hanno dato un indirizzo per dare risposta ad una incertezza legislativa (a febbraio c’era stata una sentenza della Cassazione che diceva che la vendita della cannabis light era legale e aveva annullato un sequestro effettuato in un punto vendita di Prato. Il procuratore Giorgio: «Sono soddisfatto per questa sentenza, perché la tesi che avevo sostenuto, portata avanti dal questore, è stata ritenuta fondata, motivo per dare corso ulteriore ai procedimenti penali già avviati».
Due a inizio maggio le sospensioni di attività di negozi a Civitanova. Era il 9 maggio e quel giorno il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in visita nelle Marche per la campagna elettorale, si era fermato a Civitanova per complimentarsi con queste operazioni. Un mercato in crescita quello dei prodotti a base di canapa, con tanti negozi nati nel giro degli ultimi anni a cui ora la sentenza della Cassazione dà uno stop. Non vuole comunque dire che non si possano vendere prodotti fatti con la canapa ma la sentenza di fatto vieta la cessione di quei prodotti (tisane, foglie, infiorescenze) che possono essere consumate da chi li acquista. Salvo che il tasso di thc sia zero. Chi vende prodotti con thc rischia la denuncia per spaccio di droga. Il primo sequestro di cannabis light in Italia è stato fatto a Macerata il 21 giugno del 2018. Due i negozi che la polizia chiuse quel giorno, uno in via Lauri, il secondo a Piediripa. Nel corso dei mesi sono stati fatti altri sequestri e sospese ulteriori attività.
80 milioni buttati alle Ortiche complimenti !!
Ma il punto è che la cannabis LIGHT si chiama così perché non "sballa" e infatti la trovi in negozio. Che scrivono a fare che fanno eccezione i prodotti senza thc?? Stanno parlando proprio di quello!
Invece le sigarette in tabaccheria fanno bene! Anzi ci mettono anche l immagine dei tumori e dei danni che possono creare ahhahaha quanto fate ridere!! Ma la cosa piu comica che per prendere le sigarette al distributore ti chiedono la TESSERA SANITARIA hahahahaha ITALIA FALLITA
Bene.... É dopo che glielo hanno fatto aprire, di colpo non è più legale. Chi risarcisce adesso questi ragazzi,che hanno investito in questa attività? Complimenti!
Vorrei capire una cosa: se questi negozi svolgono un'attività giudicata illegale, chi gliel'ha data a suo tempo l'autorizzazione ad aprire e a vendere cannabis light?!?!?
Massimiliano Macellari te lo spiego io prima di fare la legge è stato fatto fare uno studio al ministero sanità dove è venuto fuori che lo 0.5% di thc è ok a questo punto fatta legge negozio aperto adesso i giudici contro il parere medico dicono che è illegale bisogna aspettare è vedere
Massimiliano Macellari e soprattutto chi vende loro con regolare fattura prodotti illegali
Giusto il tempo di modificare 4 o 5 cose, mettere tutto sotto Monopolio e come per magia, la cannabis light non sarà più un pericolo.
Ridicoli.....con tutte le droghe sintetiche e il ritorno dell'eroina tra i giovanissimi e i gran soldi dati alle varie mafie sempre più sul mercato è opportuno vietare una camomilla piantata sul vaso
e dal medioevo è tutto
Prossimo passo sarà rendere illegale la pornografia... fin qui tutto bene...
Intanto a Clarck County destineranno 2 milioni di dollari ai senza tetto, tutti provenienti dalla tassazione del mercato legale. Noi ancora a parlare degli 80€ di gente come Renzi o del finto reddito di cittadinanza dei pandistelle. Piantiamola
Solite leggi italiane fatti a cavolo..prima li fanno aprire e investire soldi poi li fanno chiudere .
Altra chicca del PD e M5S che hanno consentito di aprire attività illegali. Ora vaglielo a spiegare a chi ha investito migliaia di euro nella cannabis light.
Soddisfatta
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Antonio Pignataro, Giovanni Giorgio rimanete con noi ne abbiamo tanto bisogno.
…poverini, quanti diritti in..fumo!!! gv p.s.: e niente arrosto, stavolta; meno male!!
Finalmente la sentenza della Cassazione che ha portato chiarezza: le cosiddette droghe leggere non esistono perché sono tutte pericolose in quanto spesso rappresentano soltanto il primo gradino per un successivo passaggio ad altre più pesanti da cui troppi giovani sono stati rovinati e con essi le loro famiglie e la società per tutti i problemi connessi, l’apertura di esercizi commerciali per la rivendita di tali prodotti cosiddetti “light” è stato un incentivo ed un inganno pericoloso.
leggo i commenti e resto basito. Invece di esultare per un pronunciamento che dirimere, anche se tardivamente, molti dubbi ed incongruenze, ci si preoccupa di chi ha investito in questa attività, fregandosene se poi, dei ragazzi, in questa finora totale confusione, la usano col rischio di provare poi qualcosa di più pernicioso. Giovani che hanno bisogno di certezze e nuovi interessi e valori per la propria vita futura. Alla fine ecco dimostrato, e non ce n’era bisogno, che il questore Pignataro e il procuratore Giorgi, erano nel giusto.
Complimenti a Giorgio, a Pignataro e a tutti quelli che hanno combattuto questa battaglia comune, nell’interesse di tanti ragazzi sacrificati sull’altare di pesantissimi interessi economici.
Chi vende prodotti con thc non ‘rischia’ la denuncia, come dice l’articolista: viene semplicemente denunciato.
Massimiliano Macellari, la legge n.242 che ne consentiva il commercio è del 2016. Domanda: chi c’era al Governo nel 2016? Il PD. Ma adesso, a parte il cambio di Governo, la Corte di Cassazione a sezioni unite, si è espressa contro la sua vendita. Questa è la legalità, oggi, piaccia o non piaccia, mentre il Questore Pignataro, con la massima tempestività, non fa altro e sempre che far rispettare leggi e sentenze.
Niente desideriamo di più di quello che non ci è consentito.
(Publilio Siro)
Ciò che è lecito non dà piacere, quello che è proibito infiamma.
(OvIdio)
Proibito. Investito di un nuovo irresistibile fascino.
(Ambrose Bierce)
Se due persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” gli fai la multa, se venti persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” chiedi loro di spostarsi, se duecento persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” togli il cartello.
(Winston Churchill)
Elenco dei sapori:amaro,.dolce.salato.aspro.proibito.
Il proibire una moltitudine di azioni indifferenti non è prevenire i delitti che ne possono nascere, ma egli è un crearne dei nuovi.
(Cesare Beccaria)
Difficile contraddire certi cervelloni ma soprattutto inutile quando anche l’esperienza di ognuno di noi se normali, insomma nella norma, non educati dalle Orsoline che anzi ci darebbe ancora di più il senso del proibito e le sue voluttà da scoprire o dai Carmelitani scalzi dove potrebbe essere vietato anche alzare gli occhi sulla Torta Sacher. Quindi? Siamo ancora anzi siete sulla strada sbagliata, io sto sulla mia e me la giudico da solo e non devo risolvere questi drammi sociali dove più si proibisce e più si alimenta. Quindi che fare? E chi lo sa! Per il momento scriviamo al posto di BENVENUTI a Macerata o a Civitanova o Montecanepino.. la seguente frase:
Qui La morale assoluta: tutto è vietato.
(Gabriel Laub)
Visto che c’è chi, anche in questa vicenda, vuole fare una distinzione “politica” tra buoni e cattivi, travisando la realtà, vorrei precisare una cosa.
Le Sezioni Unite della Cassazione ha puntualizzato che è la legge stessa che non consente la commercializzazione della cannabis e di prodotti derivati, contenenti anche un minimo principio attivo, come una interpretazione giurisprudenziale più ” permissiva” aveva fatto intendere, ma solo la coltivazione delle varietà “per uso a fini medici” di canapa.
Diversamente la Cassazione non sarebbe stata neanche chiamata a pronunciarsi e i negozi non potevano essere chiusi a prescindere.
Detto ciò anche io sono contrario alla vendita libera di prodotti che abbiano anche solo un lontano riferimento a sostanze stupefacenti.
Sauro Micucci sempre al top degli interventi, dopo le decisioni
prese dagli organi competenti,
mi aspetto che siano chiarite
perché prima dare e poi togliere
licenze, ci sono dei danni oggettivi, chi paga questi danni?
Prima di permettere questa vendita dove stavano gli organi competenti? erano al corrente delle forme chimiche possibili da commerciare senza incappare in giochi simili che costano ai cittadini coinvolti
in denaro e diffamazione?
C’ e troppa superficialità…..
e qui deve subentrare il buon senso sopratutto da chi deve controllare e non seguire
i capricci del politico del momento.
La storia ci insegna quando il proibizionismo è stato abolito
la malavita è quella che ha perso….
Penso proprio che molte persone, alcune delle quali a prima vista sembrano anche intelligenti, non riescano a comprendere, o non vogliano ancora capire (magari per ideologia, per partito preso, per odio di parte o per convenienza), che se il consumo di droghe (tutte, anche le “light”, che sono droghe) negli ultimi venti anni, all’incirca, è aumentato vertiginosamente, è dipeso soprattutto dal fatto che il cosiddetto proibizionismo (come accusano alcuni) non c’è proprio stato, anzi. Infatti, al di là delle leggi, più o meno valide, quasi tutto è stato, in un modo o nell’altro, permesso, tutto è stato perdonato e quasi tutto, sempre sul fronte droga, è stato accettato. Anche in conseguenza di ciò fare uso, anche “sportivo” o “modaiolo”, di una qualche sostanza stupefacente, è diventato addirittura “figo”, di moda, da “vippete” (!!), mentre trenta o quarant’anni fa, a parte alcuni stra miliardari che si dovevano “tener su”, e magari con la cocaina, in genere, chi si drogava era soprattutto una persona con grossi problemi personali o esistenziali o con delle situazioni familiari drammatiche (anche se non sempre, ovvio, molto dipendeva anche dall’educazione ricevuta che oggi, anche con i negozi di droga “legali” viene decisamente a mancare). Condannare il cosiddetto proibizionismo, ed in questo caso contestato con la chiusura dei negozi, equivale, in questo particolare periodo, poi, a dare un segnale altamente permissivo è “legale” sull’uso di stupefacenti e quindi altamente negativo a livello educativo, poiché si sa (e da più di quarant’anni, per chi ancora non ne fosse informato) perfettamente che le droghe tutte fanno male, anche quelle light, si, light come le mozzarelle!!! Ma mi facci il piacere!!! gv
E’ strano e anzi preoccupante che quasi nessun medico si esprima mai circa i pericoli cui vanno incontro coloro che si drogano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Uso_medico_della_cannabis#/media/File:Legality_of_cannabis_for_medical_purposes.png
“dunque lo sforzo realmente teso verso il bene deve fallire.”
Chi non è giovane si ricorda la questione del talidomide (https://it.wikipedia.org/wiki/Talidomide), un farmaco messo in vendita negli anni sessanta e poi ritirato dal commercio in quanto causava in alcune persone deformità fisiche anche gravi. Doveva forse continuare a stare in commercio in quanto aveva superato tutte le prove che si fanno prima della sua commercializzazione?
…che, per caso, qualcuno ha dimenticato il mio..commentino!? gv
In realtà il problema è politico e solo politico in quanto ciò che rende legale o illegale una sostanza è una legge. Null’altro. Si possono fare esempi a volontà ma basta l’esempio dell’alcol per farci ricordare che anche l’assunzione dello stesso ha effetti che comportano mutamenti psicofisici temporanei eppure la vendita ed il consumo non sono illegali. L’asticella di ubriachezza ce la da una legge ed uno strumento non una sensazione. Quanto poi alla sentenza della cassazione esiste una postilla di riserva ( in assenza di legislazione precisa ) che lascerà ad un giudice giudicare cosa può essere considerato effetto drogante o meno caso per caso. Quindi questa ennesima vittoria morale dei perbenisti tranquillamente spernacchiabili, non mi riferisco al questore che giustamente deve far rispettare la legge ed in assenza della quale bene fa a sollecitare l’intervento della magistratura, sarà ancora soggetta a revisione in quanto è lecito aspettarsi che verrà fissata un’asticella DALLA POLITICA su ciò che sarà effetto drogante.
Per Iddas. Il problema è sì politico ma la politica deve (è obbligata a) sentire ciò che dicono i medici (l’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio) per poi legiferare in modo appropriato, ossia tenendo in mente un bene importante dei cittadini, la salute psico-fisica.
…mah, che fossi anche un “perbenista tranquillamente spernacchiabile”, nel corso degli anni, mi era sfuggito, ma, considerando che a questo mondo c’è anche chi riesce a “confrontarsi” solamente con le pernacchie, be’, credo proprio di poter stare più che tranquillo sulla mia moralità. Ossequi ai “pernacchioni”!! gv
…”strada facendo vedrai..che qualche commento scorderai”..!! Eh!! gv
Iacobini – Il legislatore può (non deve) chiedere il parere dell’ISS. IL parere di quest’ultimo in ogni caso non è vincolante tanto che proprio in proposito sono disponibili dei pareri (negativi per mancanza di studi) sulla vendita di prodotti con THC seppure minimo. Il ministro della salute che ha potere decisionale per conto non ha tenuto conto del parere dell’iss ritenendo il bene comune la vendita di prodotti a base di thc minimo. Il legislatore per contro conformemente al parere del iss vieta la vendita e distribuzione di un particolare mais che i nostri avi hanno coltivato per secoli per la stessa mancanza di studi sulla nocività del prodotto. Ripeto il problema è SOLO politico. Tutto il resto della macchina burocratica è semplicemente lineare.
Per Iddas. Va bene, allora quando io ho il raffreddore vado dall’assessore… da uno che di salute non capisce una beata mazza.
L assessore non capirà una mazza , il ministero della salute manco, ma l’organizzazione mondiale della sanità che ne favorisce l’uso terapeutico rimuovendola dalle sostanza pericolose ? Manco loro capiscono una mazza ?
Per Iddas. L’uso terapeutico presuppone una prescrizione medica, ossia la famosa ricetta. Il brocardo “Medice, cura te ipsum” (Medico cura te stesso) è riferito, appunto, ai medici.
Iacobini ad esempio lei per comprare un moment in farmacia ha bisogno della prescrizione medica? Che farmacie frequenta?
Per Iddas. No, ma chiedo al farmacista se è il caso di prendere Moment, che in ogni caso è un farmaco. Ci sono prodotti da banco e prodotti da ‘bando’ (da bandire)!
” Il piacere va quindi assecondato, non negato. Si tratta solo di indicargli la via come l’ auriga di cui parla Platone la indica al cavallo indomito. Questo per dire che le campagne pubblicitarie con le loro minacce e con le loro raccomandazioni tautologiche – just say no “dì di no e basta” – mancano di efficacia perché, trascurando la natura del desiderio e la qualità del piacere, dicono cose in cui sono del tutto trascurati gli incanti della vita. E ognuno sa che senza incanti la vita non ha più voglia di vivere. “
La nave è affondata sotto un mare di chiacchiere e i topi e da un pezzo che sono scappati. Tutta questa querelle sulla light quando in giro si parte direttamente da qualsiasi cosa che sia già strong!!! E si vuole essere anche talmente ipocriti e ciechi da non voler capire e non volere ammettere che solo persone predisposte da situazioni conflittuali personali oppure coinvolte nella classica confusione sociale super peggiorata negli ultimi dieci venti anni e a volte vista senza speranza ecc. ecc. siano la causa dell’uso di droghe quando non siano solo una ricerca di piacere o di stoppare ansia e depressione, comunque tutto ciò che impedisce di vivere in maniera sopportabile ma anche amabile o comunque accettabile. Si può cominciare da cannabis light ma penso che una buona partenza sia anche uno o due bicchieri di vino per scoprire che ci sono sostanze che in maniera veloce ti danno euforia ecc. ecc. e poi quel che sarà in divenire si vedrà. L’ho già detto e non le ripeto più quindi non lo dico…
Iacobini bene lei fa a chiedere al suo farmacista le raccomandazioni del caso. Ma l’oggetto del contendere non è la conoscenza delle droghe del suo farmacista ma la legittimità alla vendita di canapa con THC inferiori allo 0,6 che è il limite del contenuto medio delle coltivazioni legali e ribadisco che la cassazione non specifica cosa è o no drogante e da li lo spernacchiamento di cui sopra rivolto ai soliti ultrà che godono dell’insoddisfazione altrui più che della soddisfazione propria.
Pavoni, Iddas, vi plaudo.
…mah..anche questa mi mancava, eppure non sono più così giovane: essere, quindi, una persona che gode più dell’insoddisfazione altrui che della soddisfazione propria!! Al di là del fatto che, per quanto mi riguarda, credo che non valga la pena nemmeno di spiegare l’assurdità di questa affermazione, considerando anche il fatto che chi la dice non sa nemmeno a chi si rivolge, questa frase mi fa venire in mente un ragazzo che conobbi tempo fa e che era tutto tatuato e col quale, parlando dei suoi tatuaggi, gli dicevo che secondo me essi esprimono, il più delle volte, partendo da un senso un po’ di insicurezza di fondo che può derivare da vari complessi, soprattutto un modo di apparire, ed apparire ancor di più di una persona che non si fa dei tatuaggi. Ovviamente la mia era una considerazione basata su alcune conoscenze ed anche sul mio pensiero. La risposta, immediata, è stata quella di dirmi “tu sei solo invidioso”!!! Ai paccheri l’ardua sentenza!! gv
Iddas, se parliamo di soddisfazione io penso che vada cercata là dove non si parla di THC, ma là dove prima, durante e dopo c’è romanticismo, in una love story:
https://www.youtube.com/watch?v=9TrYG45B4HE
Signor Aldo lei continua a rigirare la frittata spostando il discorso su un altro tema peraltro piacevole, tuttavia se mi permette dovendo volendo passare una serata io virerei in questa direzione-
https://www.youtube.com/results?search_query=sparring+partner+paolo+conte