di Claudio Ricci
Prevale un generale senso di indecisione sul voto che domenica chiamerà l’Italia a decidere se modificare o meno 47 articoli della Costituzione. Il referendum spacca in due il Paese e il campione raccolto nel mercato del mercoledì a Macerata riflette i sondaggi (più o meno oscillanti verso il sì, o verso il no) fino ad qualche giorno fa riportati dalla stampa prima del silenzio previsto dalla legge. Il dato certo però è che per i più l’argomento rimane oscuro, più avvolto dalle chiacchiere di politici e opinionisti che non svelato nella sua essenza tecnica e nelle conseguenze pratiche. Giovani e meno giovani, studenti o pensionati ammettono di non avere ancora un’idea precisa ma rivelano l’intenzione chiara di andare a votare. Questo è solo uno degli ultimi fotogrammi del lungo altalenante variare dei pronostici iniziato già in estate, non è un campione e non ha valore statistico. Stavolta non è previsto il quorum per la validità del voto e dunque l’ultima parola ce l’avranno gli italiani e sembra che almeno la percentuale dei votanti possa essere alta.
Saranno 32.286 i maceratesi che andranno al voto: 15.107 maschi e 17.179 femmine. Mentre saranno due i neo diciottenni maceratesi che andranno al voto per la prima volta. Si tratta di Alessio Arcangeli (nato il 3-12-96) e Claudia Francioni (nata il 2-12-96). I diciottenni che andranno al voto per la prima volta sono 186, di cui 84 femmine e 102 maschi. Si voterà solo nella giornata del 4 dicembre, dalle 7 alle 23. Subito dopo la chiusura dei 44 seggi prenderanno il via le operazioni di spoglio delle schede. Nel referendum costituzionale, a differenza di quello abrogativo, non è previsto un quorum: la validità della consultazione, cioè, non dipende da quante persone voteranno. Il risultato sarà valido qualunque sia la partecipazione al voto. Per poter votare l’elettore dovrà esibire la tessera elettorale, insieme a un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera o per chi avesse completato tutti gli spazi a disposizione, potrà essere richiesto un duplicato all’ufficio elettorale in viale Trieste 24 aperto anche sabato dalle 8.30 alle 12.30. Ulteriori informazioni e modulo per richiedere il duplicato a questo link.
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Soltanto 2 nuovi diciottenni a Macerata?….annamo bene!!!
I giovani devono. votare NO, questo governo per loro non ha fatto nulla. Anzi ha detto loro che in caso di assunzione dovranno essere schiavi.
Se si è nell’incertezza, votate contro il cambiamento.
La costituzione è una cosa seria, non possiamo permettere a chiccessia di cambiarla a suo favore e piacimento.
I padri costituenti erano persone di spessire sociale e politico, non ladri cialtroni come quelli odierni.
La costruzione va applicata, non cambiata. L’indecisione deriva da una bassa conoscenza del nostro stato sociale, pochi italiani conoscono il vero signigicato della parola costituzione, molti meno hanno letto e/o studiato i suoi articoli.
Perché Renzi ha preso voga in prima persona? Ve lo siete chiesto? È un referendum, non una campagna elettorale.
Leleggi ci sono, basta applicarle. Non ne servono altre. Basta non rubare e fare il bene del popolo. Fin’ora, qualche governo ha pensato ai cittadini? Stanno pensando ai terremotati?
Meditate gente, meditate.
L’ignoranza regna sovrana e a qualcuno va bene così !
Rispetto alla data dell’ultima consultazione elettorale sol in due a Macerata hanno compiuto 18 anni? Che è una bufala dei sostenitori del SÌ o del NO
I neo-diciottenni dovrebbero essere quelli nati nel 1998 e non nel 1996 come avete scritto (Alessio Arcangeli e Claudia Francioni)…
Il dato dei due neoelettori era palesemente assurdo e grottesco eppure è stato concepito (evidentemente dalle istituzioni municipali) e riferito, arrivando a sfoggiare le proprie sapienze esoteriche fino a nominare i due fortunati che si apprestano ad assaporare le gioie della votazione. Dopo qualche tempo di riflessione il dato è stato corretto e da 2 si è passati a 186, ripartiti secondo sessualità biologica. Però, per i possessori di buonsenso e di modeste cognizioni aritmetiche anche questi 186 paiono assai inverosimili e improbabili. Infatti se la precedente votazione risale al giugno 2015, i neoelettori appartengono alla classe 1998 (per 11 dodicesimi) e alla classe 1997 (per la metà). Ora, se i residenti sono 42000, gli stranieri 4000 e gli elettori 32000 possiamo stabilire che i minorenni sono 6000 cioè circa 330 per ogni classe dal 1999 al 2016 e verosimilmente per le classi 98 e 97, se moltiplichiamo 330 per 1,5 otteniamo un dato di circa 500 assai lontano dai 186 di cui si dice. Questo ci fa capire quanto le informazioni che ci giungono dalle istituzioni siano false e non per una questione di malafede o di ignoranza ma per un loro istintivo riflesso pavloviano a mentire, credo si tratti di una necessità fisiologica…
Coraggio, da lunedì sarà più semplice anche far di conto.