C’è anche Vanda Pagani 93enne, partigiana all’incontro per il sì al referendum costituzionale con l’ex ministro Luigi Berlinguer. La testimone dell’ultimo conflitto mondiale e della Resistenza era presente oggi pomeriggio nella sala consiliare di Civitanova dove è stato ricevuto Berlinguer. A lei il Pd ha voluto regalare una targa di riconoscimento, accompagnata dalla lettera della Fiap (Federazione italiana associazioni partigiane). «Partiamo da qui per dare un segnale, il referendum non è un oltraggio alla Costituzione e oggi premiamo proprio chi è stata testimone della Resistenza, ha combattuto i nazifascisti, è stata al fianco dei partigiani nascondendo nella sua bici armi e documenti». E proprio dai valori fondanti la Costituzione è partito anche Luigi Berlinguer che ha ricordato un altro referendum, quello per la scelta fra Monarchia e Repubblica: «oggi è vero che la situazione è molto diversa, ma un aspetto in comune c’è – ha detto Berlinguer – siamo chiamati a votare per mantenere quello che c’è o andare avanti, esattamente come scelse il cambiamento chi votò per la Repubblica. La Costituzione sebbene sia fondante per questo Paese ha qualcosa che non funziona e non è più attuale». Tra i punti a sostegno del sì Berlinguer sottolinea quello riguardante il Senato: «Gli altri paesi europei hanno una sola Camera, non due che fanno le stesse cose. Noi ci siamo tenuti due Camere perché uscivamo dal fascismo e si è pensato che due camere avrebbero tenuto più forte la democrazia». E contro chi dice no aggiunge: «lo schieramento del no vuole far cadere Renzi. Ma qui si vota la Costituzione non Renzi, non si fa confusione per uno schieramento di partito perché così non si ha rispetto fino in fondo della Costituzione. Se bocciamo questa legge che è buona anche se non perfetta chi ci garantisce che la prossima sarà meglio. Voterò sì con la mano destra, con la sinistra pugno chiuso».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
non sapevo l’aula di un consiglio comunale potesse essere usata anche per fini elettorali del PD. disgustoso.
il boato che si è sentito non è il terremoto. è quello dei partigiani si sono di colpo rivoltati nelle tombe
Alla domanda se si vuole mantenere quello che c’è non si capisce perché non si possa rispondere in senso affermativo. Magari lo vorrebbe, se potesse esprimersi, anche il fratello Enrico.
giusto le mummie possono votare per il si…
adesso poi la boschi minaccia di togliere gli 80 euro come ritorsione per chi avesse intenzione di votare no.
tranquilla voto no ugualmente,io con 80 euro in meno campo bene lo stesso,tu invece se cade Renzi torni a fare le marchette,che poi è l’unica cosa che sai fare.
Cioé un anziano di 93 anni vota si per andare avanti? All ora io che sono giovane devo per forza votare no. Adesso ho le idee più chiare, grazie!
Bisogna prenderci esempio con chi ha 93 anni….ce ne fossero di questi!!!hanno esperienza…..
E pensare che Renzi ha chiamato “accozzaglia ” chi vota No contro di lui. Con tutto il rispetto per chi dice che bisogna tener conto degli assurdi cambi che si vorrebbero fare, votando Si, come si fa a non esprimere No, dopo aver letto le parole infide di Berlinguer per cacciare anche lui e chi gli sta vicino nelle foto sopra e nel Pd. Arrivano addirittura ad usare la Signora Pagani, consegnandogli una targa che avrebbero potuto consegnargli in qualsiasi altra occasione. Non mi meraviglierei che l’idea sia stata dell’assessore alla nettezza urbana professor Silenzi, ma nella foto sopra vedo altri specifici elementi che avrebbero potuto averla avuta. Io sono contrario ai vari movimenti del Sì e del No che tutto sommato hanno già rotto i biscottoni che fa rima con bidoni. Non siamo così stupidi da capire o non capire su che cosa siamo chiamati a decidere. Mentre sto scrivendo, la radio sta sputando una pubblicità ( come se fosse una bibita ) a favore del Sì. Roba da matti, non basta Renzi che apre il telegiornale per sputare anch’egli tutte le due cose che ripete all’infinito: risparmio, cambiare l’Italia e velocizzare la formazione delle Leggi. Sono tre le cose, ma non valgono per una. La prima sul risparmio, che tanto non è e che comunque verrebbe sprecato in altra maniera. Qui si taglia su tutto, questo è il senso del risparmio che significa togliere ancora a sanità ecc. E poi non c’è bisogno che lo dica io, lo sappiamo tutti come stiamo messi e la colpa non è solo dell’ultimo arrivato. I precedenti non è che abbiano brillato e chi seguirà è probabile che non sia migliore. Renzi mi fa tornare la voglia di Berlusconi che adesso, visto che tutte le leggi ad personam che poteva fare l’ha fatte, potrebbe dedicarsi anche al paese. In fondo l’unica legge meritevole di questo nome che ricordi la fece lui raddoppiando la miserevole pensione detta delle “casalinghe ” con cui tutt’oggi ci si mantengono seppure a stenti molte persone. Mi sono perso. Ah, la seconda è cambiare l’Italia che è come dire di cambiare gli italiani. Quindi la terza, la super menzogna di velocizzare le leggi che se sono come quelle che ha fatto lui, sarebbe meglio affogarle sul nascere. Di vero c’è che le leggi le farebbe solo lui o chi con lui ci lucra. Lasciamo stare Silenzi che quello, chi c’è c’è, da politico navigato, come viene spesso descritto è inaffondabile e un posticino per ricordarci che lui ci sarà sempre , lo trova. Quindi trattarlo è del tutto ininfluente, ma gli altri, del Pd, quelli che veramente contano qualcosa? Possibile che Renzi non si renda conto che oramai sono con lui perché se cade si trascina tanti di quei renziani e alfiani che per cercare nuovi deputati mi dovrò candidare anch’io, così con le pezze al cubo ci andate tutti. Buona Domenica
Fottichia. Bravo.
Ma vergognati Berlinguer..una costituzione che toglie diritti e potere ai cittadini!
Ma Berlinguer chi? Quello della riforma scolastica?… andiamo bene.
Menti oblubilate non tanto dall età ma dall ideologia di partito e scusate ma quando hai più di 80 anni. Lascia spazio a chi ne ha 20 che il futuro lo state fregando voi
Sempre all’insegna di “ognuno commenta come vuple, alias democrazia”, ma non vedo nel panorama politico italiano personaggi migliori di Renzi…
Cmq oramai ci siamo alla fatidica data..così finirò di leggere cz..
Voglio vedere se con la nuova costituzione andasse al potere l estrema destra..forse la considerazione cambierebbe
Concordo pienamente Sig Fiorentino.
E.T. telefono casa.
Votano NO: D’Alema, De Mita, Bersani, Fini, Cirino Pomicino, Belusconi, Landini ecc. Mi sembra di ricordare che si siano sempre scannati (a parole)fra di loro ma, questa volta, hanno trovato un ideale comune e, precisamente il mantenimento delle POLTRONE e dei PRIVILEGI e delle vecchie logiche.
Se una 93enne va fuori di questi schemi penso sia molto più giovane di tutti.
l’età della decadenza e della dominazione straniera lascia all’Italia maschere classiche, tra cui due tipi particolarmente compiuti, Sganarello e Dulcamara. (Engels)
Il comportamento di certi personaggi sono vergognosi e non rispettosi della posizione dell’A.N.P.I. politici di rango che espone la bandiera della nostra associazione, dicendo “sono iscritto è voto no”,Quest’ultima la dobbiamo segnalare come vergognosa, Usare una carissima partigiana senza coinvolgere nella consegna il Presidente Provinciale, Mi domando questo accanimento quando potrebbero insultare tutta la destra italiana. Probabilmente preferiscono di NO, anche perché dovrebbero attaccare Lupi, Alfano,Verdini, Cecchitto,oggi compagni di viaggio, governatori del nostro paese. Una cosa e certa non mi scandalizzo dei loro metodi,li conosco molto bene, ci ho vissuto una vita, conosco molto bene i loro metodi.
Scusate l’errore ma con questa gente!
“sono iscritto è voto SI”
PD E ISOLAMENTO A SINISTRA
Sa di “strumentale” secondo molti l’iniziativa del PD civitanovese a favore del SI al referendum costituzionale. La premiazione della “partigiana” 93enne (il pezzo non chiarisce se “partigiana” o “collaboratrice”) con targa del PD e riconoscimento della “Federazione associazioni partigiane”. Non si parla di ANPI (non risulta l’iscrizione della “partigiana”), a cui il PD dovrebbe per la sua storia far riferimento. Come noto l’ANPI, principale associazione dei partigiani, è schierata per il NO al referendum. Poi l’intervento di Berlinguer (Luigi) a favore del SI che parte (con quale coraggio) dal ricordo della Resistenza, da cui originano i valori della Costituzione. Arriva, l’ex ministro dell’Istruzione (uno dei peggiori del dopoguerra) ad accostare il referendum del 4 dicembre a quello “Monarchia o Repubblica” del 1946. Un assurdo storico e politico avvicinare una “riformicchia” della Costituzione, come quella del Governo Renzi, ad una scelta istituzionale fondamentale quale quella a favore della Repubblica. Rifiutando la monarchia che aveva portato il fascismo, le leggi razziali e la seconda guerra mondiale. Stupisce che simili concetti siano rappresentati da un accademico (ex rettore dell’Università di Siena), che da ministro assestò un “colpo fatale” all’Università italiana. Sua la riforma dei corsi di laurea 3+2, portati tutti alla durata di 5 anni, mettendo in crisi una delle università migliori al mondo. Ad onor del vero il ministro successivo, Moratti, tentò di invertire la tendenza, ma il “treno era partito”! Berlinguer (Luigi) si dichiara a favore del SI per “andare avanti” (illustri costituzionalisti sostengono che le modifiche renziane complichino le procedure) e chiude affermando di votare con la mano destra, tenendo il “pugno chiuso” con la sinistra. Ci vuole un bel coraggio, quando il PD per il referendum (e in genere per la linea politica del segretario Renzi) appare isolato a sinistra. Poco collegamento con la sua area sociale di riferimento: “pugno chiuso” signigica unità dei lavoratori. La CGIL, maggiore sindacato italiano (con milioni di iscritti) è schierata per il NO al referendum. D’altra parte il PD ormai non raccoglie più voti nei “quartieri popolari” (lasciati ai “grillini”), lo hanno dimostrato le recenti elezioni amministrative delle grandi città. A Roma, per esempio, il PD riceve tanti consensi nel “quartiere bene” dei Parioli. Non riporta il pezzo gli interventi degli altri ospiti della serata: la “storica” on. Manzi, ma la sua espressione con in mano la targa è eloquente. Non si riferisce dell’intervento della “urlatrice” segretaria del PD civitanovese, Franco, che starà richiamando i fuggiti iscritti al partito (nel 2016 non sono state rinnovate le tessere). Dispiace che non vi siano nel pezzo le riflessioni del vicesindaco Silenzi, che ultimamente a livello di presenza pubblica “perde colpi”. L’avrà buttata come suo solito “in politica”, a difesa del governo, non riuscendo ad accreditare per “serie ed essenziali” le modifiche di Renzi alla Costituzione. Carta che prima tutta la sinistra difendeva e ora il PD, che da quell’area origina, mortifica con riforme ridicole.