Sarà il direttore de L’Unità a perorare la causa del sì al referendum negli incontri in programma lunedì. All’hotel Ginestra di Recanati alle 18,15 e all’Antico Uliveto di Porto Potenza Picena alle 21,15. A Recanati interverranno in favore della riforma per cui si voterà il 4 dicembre anche il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, il coordinatore del circolo del Pd di Recanati Gianfilippo Simoni e il coordinatore del comitato per il sì Filippo Romoli. A Porto Potenza Picena coordinerà l’incontro Enrico Garofolo, segretario comunale del Pd. Ad entrambi gli appuntamenti sarà presente il senatore Mario Morgoni.
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I sì vinceranno perché il renzismo, come già il fascismo, è l’autobiografia della nazione. Alludo a un grande articolo di Piero Gobetti scritto poco meno di un secolo fa, subito dopo la marcia su Roma, quando ancora molti credevano che Mussolini sarebbe stato una parentesi, una malattia morale passeggera (parole di Benedetto Croce). Gobetti gli attribuiva invece l’intenzione di allontanare gli italiani dalla lotta politica e vedeva nel fascismo un sintomo di infantilismo, “il trionfo della facilità, della fiducia, dell’ottimismo, dell’entusiasmo”. Che altro c’è dietro gli hashtag di Renzi, #lavoltabuona, #italiariparte, #bastaunsi? Un appello simile a quello simile a quello mussoliniano, un invito a rifugiarsi in un apatico ottimismo rinunciando per pigrizia a informarsi, pensare, organizzarsi, combattere.
Forse qualcosa si può ancora fare per impedire la vittoria dei sì e l’instaurazione del regime; di certo non basta però dar credito ai sondaggi e ignorare la diffusa indifferenza degli italiani.
http://espresso.repubblica.it/visioni/2015/11/20/news/gli-italiani-sono-fascisti-dentro-1.240254