Pettinari contro “Golia” Anas:
“Non voglio una strada senza uscite”

RITORNO SULL'ALTOPIANO/2 - Il presidente della Provincia: "Senza assicurazioni sulle opere mancanti non si chiude la Quadrilatero"

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VIAGGIO NELLA QUADRILATERO/2 - Le richieste del presidente della Provincia Antonio Pettinari all'Anas
Antonio Pettinari

Antonio Pettinari

 

di Maurizio Verdenelli

Mercoledì 27 prossimo va in scena a Roma l’assemblea che non avrebbe dovuto tenersi. Se non ci fosse stato di mezzo, a metà dicembre presente il notaio pronto a verbalizzare l’incorporazione con soddisfazione massima degli incorporandi, quel ‘guastafeste’ del presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari pure nella sua doppia veste di delegato della Camera di Commercio. Due soci, due presenze da niente (la Provincia detiene l’1,016%) del pianeta Quadrilatero Spa all’interno dell’universo cosmo Anas che della società ‘creata’ post sisma da Mario Baldassarri detiene il 93%. Una bazzecola, che è bastata tuttavia a bloccare la devolution, a fermare ‘i giochi’ e a vederci chiaro su un momento cruciale per la ‘povera’ viabilità maceratese tradizionalmente vestita di ‘stracci’. Un’occasione storica da non perdere per la provincia negletta da Roma, un’occasione germinata dalle sventure del terremoto. Facendo scongiuri perché quelle grandi speranze di ricostruzione non finiscano insieme con l’ultimo bagliore di una cerimonia tutta fanfare e sbrigativa. E dunque non conclusiva rispetto alle cose ancora da fare come quella che vide a Colfiorito il Presidente Napolitano nell’ottobre del 2007 a dieci anni dal sisma.

QUADRILATERO“Ormai sembra non esserci però più feeling tra Quadrilatero e la sua ‘creatura’: la maremonti. Ed aspettiamo pure decisivi passi per le aree leader e per l’interporto di Chiaravalle-Falconara che ne rappresenta il punto focale” sospira Gabriele Santamarianova, giovane sindaco di Serravalle di Chienti che quasi 19 anni or sono, fu epicentro del terremoto umbro-marchigiano. E che ora attende l’unico ‘frutto’ vero promesso dallo Stato a compensazione dei guasti operati dalla Natura: la nuova strada che dovrebbe essere aperta ad inizio estate, dopo un’attesa di oltre un anno rispetto all’annuncio dell’allora presidente dell’Anas, Pietro Ciucci ‘mandato a casa’ dal ministro Delrio che con il premier Renzi taglierà l’ultimo nastro. Una lunga attesa resa necessaria per i controlli che una denuncia sul settimanale Rai ‘Report0 hanno reso indilazionabili. Non solo se si pensa che quasi subito dopo l’ultima inaugurazione, nel gennaio 2014, il tratto Bavareto-Colfiorito è stato oggetto di verifica: da poco è stato riaperto il lato ascendente e, viceversa, chiuso il discendente. Quello che da Colfiorito porta nel Maceratese, nella zona calda ormai al centro di un monitoraggio costante da parte di Pettinari.

Dice l’uomo del ‘no’: “Già perché se si taglierà quel nastro in estate a Colfiorito senza che sia stato risolto uno dei problemi ancora in piedi (non dico la maxi area di servizio Pav, l’uscita di Muccia e la contabilità tra le varie società ed Anas) allora bisognerà dire che l’occasione di risolvere il problema numero uno del nostro territorio è andato in fumo tra lo sventolio di bandiere di una inaugurazione, alla svelta, che avrà per noi il sapore di una beffa”.

QUADRILATERO 2In particolare…?  “Parliamo di Macerata e Civitanova. Vogliamo di più?! Ha ragione l’amico Santamarianova a dire che c’erano accordi stabiliti in sette anni di trattative per la maxi area e per Muccia, terminale della Fabriano-Ancona, e che adesso questi risultano stralciato, ma capirebbe meglio (si fa per dire) se gli facessi vedere il mio armadio pieno anche questo di carte firmate e controfirmate. A cominciare dall’accordo consolidato ed ufficializzato per la bretella Mattei-La Pieve. Due km per collegare l’ex statale 77 alla rotatoria intitolata alla memoria del fondatore dell’Eni, cittadino onorario di Macerata. Snellendo via Roma e superando il ‘terribile’ passaggio a livello al centro di ingorghi ad ogni ora. Una bretella provvidenziale essendoci già l’accordo con la Quadrilatero per collegarla alla nuova Valdichienti”.

Invece…? “Invece quello che sembrava cosa fatta già nel 2009, è ancora nel gran libro delle promesse mancate”.

Perché?  “La bretella costa undici milioni di euro, nove finanziati dagli enti locali, il resto dall’Anas. La Provincia e il Comune di Macerata sono con i soldi in mano… ”

Invece l’Anas?  “All’assemblea di metà dicembre, su mia sollecitazione, l’Anas ha promesso che avrebbe accelerato la conclusione delle opere concordate…”.

Particolare del tracciato del Progetto Quadrilatero Marche Umbria

Il tracciato del Progetto Quadrilatero Marche Umbria

Le ultime notizie non sono invece incoraggianti. Mancando il progetto esecutivo, ha dichiarato l’ing. Michele Vigna (vicedirettore Area Centro sud di Anas e dirigente distaccato alla Quadrilatero) il collegamento maceratese non risulterebbe finanziato. Lo sarà in tempo con Renzi e Delrio sul far di quest’estate a Colfiorito? Incalza Pettinari: “Suggerirei, per l’occasione, un doppio taglio del nastro per la ‘maremonti’. Uno ai monti, sull’altopiano, l’altro al mare, a Civitanova cioè per verificare se nel frattempo siano state completate le opere per l’uscita della superstrada in un’area soffocata dal traffico dell’intera provincia intorno ai centri commerciali e al nuovo palasport. Si tratta, anche in questo caso, di infrastrutture fondamentali come anche l’intervalliva San Severino-Tolentino e la pedemontana Sforzacosta-Sarnano. Sono tutte richieste forti che facciamo alla Quadrilatero, ancora da soci, da piccoli azionisti, non elemosinando però con l’eterno cappello in mano. Diremo ‘si’ senza problemi e alla svelta all’incorporazione – lo ripeterò tra dieci giorni a Roma nella sede dell’Anas- se ci saranno fatti non ad eterne promesse. Perché se perderemo anche quest’ultimo treno per Yuma, la nostra provincia risulterà davvero per sempre cassata dalla modernità e non solo come ente col pretesto della spending review”.

2/fine (leggi la prima parte)



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