Antonio Pettinari
di Maurizio Verdenelli
Salta la fusione per incorporazione della Quadrilatero nell’Anas, socio di maggioranza (al 93%). L’assemblea della società che sta portando avanti i lavori della superstrada mare-monti e di altre importanti infrastrutture legate al territorio maceratese, tenutasi ieri a Roma, ha dovuto prendere atto della ferma volontà di Provincia e Camera di Commercio di non cedere le proprie quote. Un doppio no che ha bloccato al momento un’operazione che non darebbe alcuna garanzia di future realizzazioni e futuro progresso alla già malandata viabilità provinciale. Un doppio ‘no’ venuto dall’uomo ‘dei ponti’, il presidente Antonio Pettinari che a Roma, nella sede Anas, ha parlato in rappresentanza del proprio ente (Provincia) e di quello presieduto da Giuliano Bianchi, avendone avuto pieno mandato. Un fronte che vittoriosamente si è opposto ad una fusione già preannunciata e decisa il 10 settembre scorso, la data di riferimento della lettera inviata ai soci dal nuovo presidente Anas Gianni Vittorio Armani. Presente il notaio, pronto a verbalizzare e a ratificare la ‘devolution’, hanno detto ‘sì’ la Regione Umbria, tramite il rappresentante di Sviluppumbria (la regione non ha più alcun interesse nelle opere che restano ancora da completare in carico alla Quadrilatero) mentre si è astenuto il rappresentante della Regione Marche, segnando così un mezzo passo indietro rispetto alla decisione di aderire, alla vigilia, alla fusione da parte dell’Anas. Assenti sono risultati gli altri due soci: le Camere di Commercio di Ancona e di Perugia.
Ed ora? “Nessun problema se ci saranno date assicurazioni riguardo ai finanziamenti delle infrastrutture da completare” dice Pettinari. La reazione di Anas? Difficile dire se aderirà alla richiesta della comunità maceratese, compatta dietro al presidente che aveva, all’uopo, anche convocato Consiglio provinciale e conferenza dei sindaci (Cal) ottenendone mandato pieno affinché Quadrilatero restasse. Si pensa comunque che l’uomo voluto dal ministro Delrio, il grande eversore delle Province, successore di Maurizio Lupi, al posto di Pietro Ciucci possa ricorrere alle procedure ordinarie in tema di società oppure ad una ricapitalizzazione. Replica ‘one man’ in conferenza stampa indetta questa mattina, subito dopo i lavori di giunta: “Poco importa: resteremo seppure ai minimi sempre soci. Attualmente lo siamo all’1,016% per un valore nominale di 508.000 euro del capitale sociale che è pari a 50 milioni. Ho già detto in assemblea che i maceratesi sono stati già oggetto di un altro grave caso di prelievo forzoso, come il crac di Banca Marche dimostra. Siamo dunque già stati vittime di un’operazione che ha generato delusione cocentissima che ha intaccato risparmi e la stessa capacità di sviluppo: non ne vogliamo subire una seconda che non offre garanzie”.
Un’operazione di centralizzazione che per il momento non ha messo neppure a disposizione un tavolo tecnico per un accordo di programma (“figurarsi ne ho gli armadi pieni…” chiosa Pettinari il duro), nè un comitato di monitoraggio, peraltro tutti organismi previsti dalla bozza di fusione. Fatta la fusione, gabbata lo santo…. “Andiamoci piano, certo: per la bretella Mattei-La Pieve, collegamento strategico per il capoluogo alla grande viabilità c’è un accordo consolidato ed ufficializzato, però quando si finisce in un grande calderone, chissà. Invece siamo addirittura indietro per le bretelle intervallive San Severino-Tolentino, per la pedemontana Sforzacosta-Sarnano, per le opere in uscita della superstrada a Civitanova, ormai prigioniera dle traffico in quel punto ormai intasatissimo con Palasporet e centri commerciali. All’Anas ho chiesto di accellerare…naturalmente mi hanno risposto di ‘sì’”.
Pettinari in conferenza stampa ha distribuito l’odg del consiglio provinciale contrario alla fusione, ritenuto “che il solo accordo di programma quadro non costituirebbe uno strumento istituzionale e politico efficace a garantire la partecipazione dei territori alla effettiva realizzazione dell’intero progetto infrastrutturale” e ribadita “ l’importanza dlela soc. Quadrilatero quale strumento di regia per consentire la partecipazipme delle comunità locali alle scelte prioritarie per lo sviluppo del territorio”.
“Avete capito? Una cosa è sedersi intorno al tavolo come socio, un’altra come contraente con il classico cappello in mano a richiedere ed ottenere incoraggiamenti e al massimo qualche ‘sì’ senza sostanza. Vogliamo restare soci, e vogliamo che Quadrilatero, che è una società di progetto e che fa le ‘cose’ dunque, resti. Per darci una mano a migliorare la nostra viabilità ottocentesca”.
Parola dell’uomo ‘dei ponti’. Che oltre a bloccare la fusione e dunque la fine anticipata della Spa voluta da Mario Baldassarri e costituita ufficialmente nel 2008, ieri a Roma ha riscosso (pure) la simpatia del notaio arrivato alla sede dell’Anas per ratificare quella fine, riconoscendo caratteri d’interesse nella battaglia del ‘popolo’ eternamente lontano dal Palazzo (quello maceratese, s’intende) alla guida del presidente-Masaniello.
(foto di Andrea Petinari)
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A proposito di Quadrilatero attendiamo fiduciosi notizie sul completamento e relativa apertura dell’intera tratta Foligno-La Maddalena…
A proposito del commento precedente, attendiamo fiduciosi anche di sapere quanto verranno a costare i lavori di messa in sicurezza delle gallerie chiuse al traffico in seguito alla denuncia di un operaio, alla giornalista Gabbanelli di REPORT, con la quale ha dichiarato che lo spessore del cemento armato delle volte delle gallerie stesse era di molto inferiore a quanto previsto; in un primo momento la Quadrilatero ha smentito e contestato tale denuncia come non vera, ma poi, in seguito a controlli ordinati dalla Magistratura, è stata appurata la fondatezza: tale operaio è da premiare con una onorificenza al valore civile.
Francamente sono a dir poco perpelsso, siamo ancora qui a parlare di fusioni e quote ma che fine ha fatto l’apertura dell’intera tratta della SS77 Civitanova Marche – Foligno ??? Doveva avvenire nei primi mesi del 2015, rimandata più volte con varie scuse, inaugurato un breve tratto, poi chiuso e di nuovo riaperto, rimandate le aperture di nuovi tratti con la scusa di voler aprire i pezzi mancanti dell’intera tratta a fine Dicembre 2015, ebbene ci siamo, nessuno che informi sullo stato dei lavori e dei ritardi, niente di niente, come sempre…
Quando ci vuole ci vuole e d’altra parte, a suon di prodezze, un modo lo si dovrà pur trovare per giocarsi anche quella “viabilità ottocentesca” ch’è già troppo evoluta rispetto all’antropologia della provincia.
LE BUGIE, L’AVARIZIA, IL MENEFREGHISMO e la totale irresponsabilità dei nostri governi, hanno tolto al popolo anche la più minima briciola di credibilità. Mi auguro e auguro a tutti di no; ma il crak bancario e lo scandalo della S.S. 77, se non viene risolto in breve tempo e in maniera totalmente positiva e a spese totalmente dei ladri di Stato, potrebbe indurre il popolo a eventi incontrollabili.
Ma Pettinari che conosce bene l’arch. Romozzi, nonché direttore amministrativo generale della Quadrilatero, con una carriera fulminante tanto da abbandonare la presidenza della Eos velocemente, trasformandosi da progettista in amministratore, perché non si documenta di prima mano sulle nefandezze della Quadrilatero? Può aiutarlo un articolo di Sandra Murri del 23 gennaio 2006 sull’Unità facilmente rintracciabile in internet, così come può aiutare la procura per capire fino in fondo di chi stiamo parlando e di che cosa
Ecco l’articolo per la conoscenza di Pettinari, della procura e di chi vuole documentarsi:
Quadrilatero, il progettista si trasforma in amministratore Ancor a «strane» consulenze sulla società «ideata» dal viceministro di An Baldassarri. Allarme dell’opposizione
di Sandra Amurri
Nei giorni scorsi abbiamo informato i lettori del pericolo di un’operazione capestro, chiamata Quadrilatero, che rischia di condurre gli Enti Locali nel baratro di un debito enorme. Il tutto in cambio del miraggio di uno sviluppo viario, necessario sì, ma realizzabile solo con risorse certe e senza la magia della finanza creativa. Abbiamo anche raccontato le faraoniche spese per le consulenze pagate – in un solo anno 7 miliardi delle vecchie lire – alla Quadrilatero spa, società a capitale pubblico, «ideata» dal viceministro dell’Economia di An, Mario Baldassarri, per collegare con due assi paralleli le Marche all’Umbria. Affidati i lavori per i due assi SS76 e SS77, «i cantieri partiranno a marzo», ha assicurato con enfasi pre-elettorale il Presidente della Quadrilatero Pieralisi. E i progetti? Ecco una prima «strana» curiosità saltare all’occhio. Per assegnare i servizi di supporto alla progettazione del maxilotto 1 (opera il cui quadro tecnico progettuale comprende: SS77, Colle Sentino-Muccia, Muccia-Colfioroito, Colfiorito-Foligno, e vari allacci) è stato bandito dall’Anas un appalto il 22-12-2003, importo lordo di 4 milioni di euro. Gara la cui aggiudicazione provvisoria è avvenuta il 27-05-2003, importo netto di 2 milioni e 800 mila euro (5 miliardi e 500 milioni delle vecchie lire). Gara vinta da un raggruppamento di imprese di ingegneria tra cui la EOS di Macerata. Mentre erano in corso le procedure per l’assegnazione, amministratore unico della EOS – incarico ricoperto fino al 22-05-2003, (fino a cinque giorni prima dell’aggiudicazione provvisoria della gara – , era l’architetto Fabrizio Romozzi. Lo stesso che diventerà, casualmente, Direttore Generale della Quadrilatero costituita con atto del notaio Castellini di Roma rep/n.66983 il 6-06-2003, cioè esattamente 15 giorni dopo che l’architetto Romozzi aveva lasciato l’incarico di amministratore unico della EOS (calcolo comprensivo dei sabati, domeniche e della Festa della repubblica). Quindi l’architetto Romozzi (fino al 2003 anche consulente del viceministro dell’Economia Baldassarri, come da retribuzione della Ragioneria Generale dello Stato, 24 mila euro nel 2002 e con 87 mila euro nel 2003) che ha lasciato, come amministratore unico, la EOS, cinque giorni prima che la stessa si aggiudicasse la gara per i «servizi di supporto» (al gruppo di progettazione Anas, per la progettazione preliminare, comprensiva delle indagini necessarie, dell’adeguamento alla categoria B della strada ss77 per la tratta Foligno-Muccia e per la redazione dello studio d’impatto ambientale comprensivo delle indagini necessarie per la tratta tra Foligno e Ponte La Trave) va, come Direttore Generale, alla Quadrilatero spa, società che metterà a gara il progetto del maxilotto 1. Progetto realizzato, cosa singolare, con i servizi di supporto di un raggruppamento di imprese di cui una è la stessa EOS, di cui Fabrizio Romozzi era amministratore unico fino a 15 giorni prima della nascita della Quadrilatero. Ricordiamo anche che lo studio di fattibilità per la stessa opera era stato realizzato nel 2002 da un gruppo di professionisti tra cui l’architetto Romozzi. Tornano alla memoria le parole dell’onorevole diessino Eugenio Duca: «La Quadrilatero è una sovrastruttura costosa che danneggia il territorio e una mangiatoia del centro-destra». E le forti preoccupazioni dei due ex ministri Bersani e Visco: «Ha tutta l’aria di un imbroglio». Per la cronaca: lo studio di impatto ambientale ha prodotto il ricorso straordinario al Capo dello Stato di Legaambiente e Italia Nostra contro la società Quadrilatero e il CIPE, ora al Tar del Lazio, in cui viene denunciato il devastante impatto ambientale che le opere avranno in un territorio carsico dove c’è un’ importantissima riserva idrica che rifornisce gran parte dell’Umbria. La Quadrilatero è difesa dall’avvocato Marco Annoni, coinvolto in Tangentopoli, in passato sospeso dal consiglio dell’ordine per presunti reati contro la pubblica amministrazione (pena patteggiata) come da interpellanza dei sen. ds Montalbano e Brutti. Lo stesso che compare nella lista delle spese d’oro per le consulenze pagate dalla Quadrilatero nel 2004 (7 miliardi delle vecchie lire) e che contribuirà a gonfiare quelle per il 2005. E l’Anas, azionista pubblico al 51%, cosa fa? Si saprà il 26 gennaio quando si riunirà il Consiglio di Amministrazione. @BE:AMUSAN
21 January 2006
pubblicato nell’edizione Nazionale (pagina 8) nella sezione “Interni”
Che silenzio loquace!