Quadrilatero, il tratto di Serravalle
Termineranno entro febbraio i controlli sulla Foligno-Civitanova che interessa il tratto compreso tra Marche ed Umbria. A renderlo noto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, insieme all’assessore Giuseppe Chianella. “Hanno fornito anche un quadro dello stato di attuazione delle principali direttrici di collegamento della regione – si legge nella nota della regione Umbria – Riferendo del recente incontro con il ministero delle Infrastrutture e i vertici dell’Anas, sul sistema della Quadrilatero, la presidente ha detto come sia prevista da Anas entro febbraio la conclusione della procedura di verifica sulla Foligno-Civitanova mentre sul tratto Perugia-Ancona i lavori stanno procedendo velocemente con la parte umbra che sarà aperta nell’anno in corso, risolvendo molte problematiche nei collegamenti fra Umbria e Marche”. La fine dei controlli lascia ben sperare in una possibile apertura entro la fine dell’anno, se non saranno rilevati problemi strutturali gravi. A causare lo stop lungo la direttrice viaria, la denuncia l’anno scorso al programma di Rai 3 Report, di un operaio che aveva parlato di irregolarità nei lavori effettuati lungo alcune gallerie, in particolare l’utilizzo di meno calcestruzzo rispetto al previsto. A seguito di due trasmissioni era scattata l’inchiesta coordinata dalla procura di Spoleto, che aveva disposto verifiche sulla staticità delle gallerie incriminate (leggi l’articolo). Quando sarà noto lo stato reale delle opere, potranno essere previsti i tempi per eventuali interventi e conoscere quando la strada potrà definitivamente essere aperta
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Riaprirà? ma intanto i disagi li paghiamo noi e nessuno ce li rimborserà!!!
Che politica da facce di bronzo!!! E poi vogliamo discutere sul riordino delle regioni? Ma ci facciano il piacere. Ma come possiamo pensare di rimettere in sicurezza le gallerie, se prima non mettiamo in sicurezza la politica disonesta.
mo mettete gli autovelox in autostrada…nelle normali passeranno apette e trattori hahahaha
Se i controlli accertassero irregolarità si potrebbe accusare la politica ma se non vi fossero irregolarità la responsabilità sarebbe del mitomane che ha fatto denunce a vanvera. Ecco, io penso che oltre ai politici, ai quali bisogna chiederlo per primi, poi anche ai cittadini bisogna chiedere conto dell’ ‘ esercizio del senso di responsabilità verso gli interessi comuni. Non si possono fare denunce solo per togliersi soddisfazioni ( visto che non costa nulla ) infischiandomene delle conseguenze in termini di danni, costi , ritardi e disagi.
Magari una superstrada da percorrere lì non ce l’avremo mai, però per aprire nell’alta Val di Chienti una clinica di lusso per gallerie siamo sulla buona strada, verrebbero a farsi controllare tunnel da tutto il mondo, check-up completo in mezzo alla natura.
Se Morgoni, dopo quello che ha scritto, passate quattro ore, non ha ricevuto una cinquantina di pollici rossi, si vede che l’argomento non interessa. 50 perché si presume che sia un lasso di tempo che chi ha ancora un lavoro per questo lo usa, sennò almeno 100 dovrebbero essere i pollicioni rossi.
evidentemente Morgoni non vive in Italia dove abbiamo miliardi di corruzione ancor di piu di evasione ma vive in un’isola felice, evidentemente è cieco e non vede la realta sulle nostre strade, evidentemente non ha la macchina, evidentemente se ha la macchina è raccomandato dal Padreterno che lo proteggerà dagli incidenti personali, di figli ecc ecc., evidentemente è pieno di soldi che può permettersi di non criticare i lavori fatti male e con sperperi sulle strade. In 4 anni di cantiere di una superstrada a 50 metri dalla mia abitazione ne ho viste di cotte e di crude e le ho denunciate ma non frega niente a nessuno. Riguardo ai costi anche senza denunce le nostre strade stranamente costano molto piu delle francesi e spagnole riguardo a disagi anche senza denunce ci vogliono secoli per farle e bisognerebbe sentire i sentimenti dei genitori di chi è morto sulle vecchie strade molto piu pricolose delle nuove